April 25, 2024

Da Lulea a Jokkmokk (Svezia) km 206, 25 Gennaio 2012

Diario

Ci svegliamo in una luce soffusa di grigio e bianco con qualche briciola di neve che sfarfalla, a quasi 10 gradi sotto zero. Nella notte la temperatura è scesa a -18°C, un valore finalmente normale da queste parti!

Il mare è una lunga distesa di neve senza soluzione di continuità con la terra: il bosco del campeggio ammantato di neve è, da solo,  uno spettacolo.

Oggi dovremmo arrivare a Jokkmokk, nel cuore della Lapponia svedese, con la segreta speranza di riuscire a vedere un’aurora boreale. Uscendo dal campeggio per andare a Gammelstad  ci accompagna un panorama di neve artico, da profondo nord. Gammelstad è immersa  in un coltre nevosa abbondante, rotta dal colore rosso delle case di legno nel silenzio di  un paesaggio magico: è la terza volta che torniamo in questo posto e ogni volta lo vediamo in condizioni diverse, ma sempre molto suggestive.

Le casette, sviluppate sui pendii della collina su cui sorge la chiesa, sono sempre suggestive: ciò è ancor più vero se sono coperte da tanta neve, proprio come oggi. Percorriamo qualche viuzza sia in camper che a piedi e comprendiamo bene come, senza l’ausilio di veicoli a motore, le classiche slitte che si trovano in questa parte della Scandinavia rappresentino davvero il modo più comodo per spostarsi!

Riprendiamo presto la strada per Boden: sembra di percorrere un viale alberato dipinto di bianco mentre a sinistra si estende un grande lago di cui intuiamo la presenza grazie al navigatore, perché ci appare solo come una distesa bianca. Non riusciamo ad abituarci ai paesaggi  di neve che attraversiamo e che ci incantano sempre di più. Anzi, più ci si inoltra a nord più si rimane stregati proprio da questa magia bianca dell’artico.

Proseguiamo per Jokkmokk con la strada 97, che segue il corso del fiume Lule Alv fino a Jokkmokk. La strada  diventa sempre più bianca di neve, anche se è battuta. Il fondo, in ogni caso, è sempre più crostoso!

Piccoli villaggi di case rosse  spuntano tra gli alberi o in mezzo a bianche distese quasi messi ad arte. Harads un paesone che incrociamo dopo km di sola natura e neve. Passiamo il ponte sul fiume Lule Alv ghiacciato e ricoperto di neve: strano che non sia diventato teatro di sfrenate corse in motoslitta!

La strada riprende il suo percorso tra le foreste innevate mentre la temperatura oscilla tra -13 e -15 sotto zero e il cielo rimane costantemente grigio. Questa strada deve essere particolarmente panoramica d’estate con il fiume, i laghi, le foreste, i villaggi che ora   si distinguono appena nel panorama invernale. Mentre si avvicina la  linea del circolo polare artico il paesaggio diventa ancora più bianco, anche se di renne o alci, per ora, nessuna traccia: probabilmente, il traffico piuttosto sostenuto (specie per ciò che concerne enormi tir) fa sì che gli animali si tengano ben alla larga nel bosco.

Quasi improvvisamente, in direzione Nord, le nuvole girano verso il rosa e aprono spazi di azzurro: ci fanno sperare in un miglioramento del tempo: il cielo assume sfumature indescrivibili, ci fermiamo a fotografare questa meraviglia: è la luce delle 14 del pomeriggio. (-19,2°C).

Il sole è al tramonto e irradia, come un gigantesco riflettore,  una luce dorata dietro gli alberi carichi di neve, dalla forma simile ad  ombrelli chiusi: una vera meraviglia. I riverberi della luce colorano di rosa gli alberi imbiancati, facendoli somigliare, con le debite proporzioni, a tanti gnomi.

Il sole cala all’orizzonte lasciandoci in regalo i riflessi dorati della sua luce alle 14,05. La strada scende in una vallata  di foreste, con lo sfondo rosa del tramonto.

Alle 14,14 arriviamo al Circolo Polare Artico, dopo km  3851 e con una temperatura di -22,5° gradi. Arrivare quassù, potendo godere di spettacoli di questo genere, è sempre una immensa soddisfazione. Il freddo è pungente, il termometro scende veloce fino a -26.5°C per poi attestarsi su -24… Grande lavoro per Efoy e Webasto AirTop Evo 5500, ora utilizzato a potenza 2/3. E’ un freddo molto secco, quasi del tutto privo di umidità. La neve, meravigliosa, è polvere finissima, quasi impercettibile…

Dopo pranzo, quando è ormai buio, proseguiamo per Jokkmokk ci rechiamo all’ufficio turistico per avere un po’ di informazioni, ma, come spesso capita a queste latitudini, ha chiuso alle ore 16.

La temperatura si mantiene a -25°C: per ora nessun problema, se non una leggera tendenza all’appannamento del perimetro dei cristalli laterali in cabina. Nulla di che comunque!

Decidiamo di andare  a dormire  al Circolo Polare Artico quello sulla strada 45, quella che che arriva a Jokkmokk da Lulea.

Arriviamo alle 17,30: il campeggio, seppure completamente illuminato, è coperto da oltre mezzo metro di neve! Parcheggiamo il Kreos nella parte più pianeggiante dell’area, in uno spazio aperto: se l’aurora boreale avesse voglia di venire a trovarci, da qui potremmo vederla!

Le temperature iniziano a farsi severe: il riscaldamento a gasolio lavora ormai a pieno ritmo mantenendo, anche a fronte di temperature particolarmente rigide (alle 23 la temperatura arriva a -28.5°C) 22 gradi interni senza particolari problemi, con un buon bilanciamento tra zona anteriore e posteriore. Indispensabile a queste temperature l’Overcoat, altrimenti i cristalli cabina tendono ad appannarsi e a congelarsi con facilità se non serviti dal riscaldamento del motore. A livello di energia, l’Efoy Comfort 140 lavora a pieno regime ormai quasi tutto il giorno, erogando 5.5Ah. Fino ad ora, comunque, abbiamo consumato una tanica da 10 litri di metanolo (M10) in 10 giorni.

Sul Kreos tutto funziona correttamente: l’unico problema verificatosi al momento è rappresentata dal tappo del serbatoio dell’acqua potabile che, a queste temperature, si ghiaccia praticamente nello stesso istante in cui lo si chiude dopo il rifornimento… Un goccio di acqua calda e tutto torna a funzionare!

Nessun problema, invece, per ciò che concerne lo scarico delle acque grigie: presso il Circolo Polare Artico, dove ci fermiamo per dormire, sono presenti servizi igienici e scarico per la cassetta del wc che ci permettono di scaricare anche il serbatoio di recupero utilizzando una apposita tanica Fiamma. Anche a -25°, la saracinesca di apre e si chiude senza difficoltà.

Verso mezzanotte il cielo si chiude e inizia a nevischiare… sono fiocchi gelidi e veloci, spazzati dal vento. Il cielo si è chiuso… niente aurora questa notte 🙁

 

Itinerario Lulea a Jokkmokk (Polarkreis)
Km parziali 206
Km totali 3884
Rilevamento GPS N 66° 33.030 E 19° 45.816
Condizioni meteo Cielo nuvoloso su Lulea. Schiarite e splendido tramonto verso il Circolo Polare Artico. Neve durante la tarda serata.
Temperatura esterna all’arrivo -25.2°C
Condizioni strade e viabilità Strade innevate con fondo ghiacciato parzialmente fresato.

A bordo del Kreos

Pneumatici impiegati M+S chiodati Pirelli Chrono Winter
Media consumo gasolio 7.9 km/l
Ore di funzionamento Efoy 388
Temperatura interna +22°C

Videodiario

Fotogallery

Michel

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