March 28, 2024

I veicoli ricreazionali, specie quelli di ultima generazione, hanno visto sensibilmente arricchita la ricercatezza delle soluzioni tecniche, stilistiche e della demotica di bordo, avvicinandosi sempre di più, in termini di comfort e di ricchezza degli equipaggiamenti, alle tradizionali abitazioni. Il tutto sia grazie a una crescente dotazione di serie, sia, soprattutto, a una sempre più ricca accessoristica capace di replicare, in versione portatile, le comodità e gli agi a cui la vita di tutti i giorni ci ha abituato e ai quali diventa sempre più difficile rinunciare, specie in vacanza. La filosofia stessa di un veicolo pensato per offrire opportunità di svago è, o almeno dovrebbe essere votata all’offrire il massimo comfort, in ogni sua forma: dalla gestione del corretto clima a bordo alla semplificazione delle trasformazioni e degli allestimenti, fino alla possibilità di svolgere sul proprio veicolo tutte quelle attività legate all’impiego di strumenti multimediali che rappresentano un vero e proprio complemento alla vita quotidiana. L’impianto di riscaldamento, il climatizzatore, il movimentatore elettrico di un letto basculante o di una gamba che sorregge un tavolo, l’illuminazione interna, l’antenna satellitare, la tv lcd e l’inverter sono tutti accessori che, presenti ormai sulla gran parte dei veicoli, ci accompagnano in ogni uscita e pretendono, per poter funzionare, un adeguato supporto da parte delle batterie di bordo. La voracità di un veicolo ricreazionale, in termini di assorbimenti elettrici, è notevolmente cresciuta negli ultimi 15 anni: sono lontani, infatti, i tempi in cui l’impianto di riscaldamento si accendeva tramite l’impiego di un piezoelettrico la cui energia era fornita da due semplici pile stilo mentre la ventilazione era separata dall’elemento radiante e, in caso di scarsità di energia, poteva anche essere esclusa consentendo comunque un minimo di tepore a bordo anche con batterie scariche. Oggi tutto è cambiato: con la gestione elettronica di tutte le apparecchiature di bordo, più potenti ed efficaci ma anche più esigenti in termini energetici, la presenza di una adeguata autonomia da cui poter attingere risulta essere sempre più importante nell’ottica di una corretta gestione del veicolo, in qualsiasi stagione.

Ecco, allora, che chi desidera poter disporre di tutti i comfort previsti a bordo del proprio camper senza dover ricorrere a una oculatissima e spesso poco simpatica gestione dell’energia a bordo cerca di implementarne la capacità di produzione e di immagazzinamento: in questo senso, l’ultima frontiera è rappresentata dalle pile a combustibile. Leggere, silenziose, sofisticate e sufficientemente potenti da soddisfare le richieste delle diverse tipologie di equipaggio, hanno rappresentato, e rappresentano tutt’ora uno dei maggiori step evolutivi che hanno coinvolto i veicoli ricreazionali nell’ultimo decennio, risolvendo una volta per tutte il problema dell’autonomia energetica e permettendo, di conseguenza, un utilizzo del veicolo semplice, efficace e libero da limiti e costrizioni.

Leader assoluto per ciò che concerne la produzione di generatori a pile di combustibile alimentate a metanolo, la tedesca SFC Energy ha recentemente introdotto sul mercato la seconda generazione dell’Efoy, il nuovissimo Efoy Comfort.

Affinato nella tecnica e migliorato nelle prestazioni, il nuovo Efoy Comfort si propone di rinnovare il successo della prima generazione Efoy, venduto in tutta Europa in oltre ventimila esemplari e scelto, come dotazione di serie o optional ufficiale, da oltre cinquanta tra i più prestigiosi costruttori di veicoli ricreazionali. Disponibile in tre versioni (Efoy Comfort 80, Efoy Comfort 140 ed Efoy Comfort 210) con capacità giornaliera di carica di 80, 140 e 210 Ah, rappresenta la soluzione ideale per coloro che desiderano poter disporre, in ogni momento, della massima autonomia energetica sul proprio veicolo, garantita da un sistema di generazione silenzioso, ecologico e pensato per mantenere le batterie al livello di carica ottimale e facendo così fronte ai consumi delle varie apparecchiature di bordo.

Abbiamo provato il nuovo Efoy Comfort 140 durante Laika Arctic Experience: l’utilizzo durante la stagione invernale, specie se caratterizzata da temperature particolarmente rigide come quelle garantite dall’inverno artico, rappresenta un test assolutamente probante per qualsiasi componente, a maggior ragione per un apparecchio sofisticato e di ultimissima generazione come il generatore a celle di combustibile di casa SFC Energy, montato sul Laika Kreos 8010 e utilizzato in abbinamento a due batterie NDS Green Power AGM da 100Ah. Assolutamente fondamentale per garantire la corretta alimentazione ai vari sistemi di bordo, l’Efoy Comfort 140 è stato testato per oltre 865 ore di funzionamento a temperature comprese tra +15 e -30 gradi centigradi con una percorrenza di oltre 13.000 km, due diverse posizioni di installazione e un utilizzo assiduo e spesso in condizioni limite. Ecco come si è comportato.

Che cosa è e come funziona l’Efoy Comfort?

L’Efoy, acronimo di Energy FOr You, è un generatore a celle di combustibile pensato per la ricarica in automatico delle batterie del veicolo ricreazionale. Compatto nelle dimensioni, 44,3x20x36 cm, leggero (solo 8 kg), sfrutta per il proprio funzionamento il metanolo. Il corpo centrale delle pile a combustibile è lo Stack: consiste in cellule individuali ognuna composta da un anodo, da un catodo e da una membrana che serve da elettrolita per separare l’uno dall’altro anodo e catodo. Attraverso questa membrana si diffondono i protoni (particelle elettriche a carica positiva). Dalla parte dell’anodo sono fatti passare acqua e metanolo, dalla parte del catodo invece è condotto l’ossigeno. Durante la reazione sull’anodo si producono ioni H+, elettroni liberi e, come prodotto della reazione, il diossido di carbonio (CO2). I protoni possono attraversare la membrana mentre gli elettroni sono costretti a passare attraverso un circuito raccordato verso il catodo, producendo corrente. Sul catodo, gli ioni H+ reagiscono con l’ossigeno per produrre vapore acqueo. L’energia prodotta è immessa direttamente nelle batterie di bordo: in questo modo è possibile mantenerle sempre cariche compensando gli assorbimenti dovuti all’utilizzo delle utenze del veicolo.

Perché Efoy

Nel progettare un viaggio nel cuore dell’inverno, ben oltre il Circolo Polare Artico ci è apparso subito fondamentale poter assicurare un’adeguata autonomia elettrica a tutti i sistemi di bordo.

Dovendo affrontare temperature potenzialmente proibitive e con pochissime ore di luce al giorno, è stato chiaro sin dal principio che per poter affrontare la sfida era necessario che tutte le apparecchiature dei nostri veicoli potessero e dovessero funzionare al meglio. Occorreva quindi fornire loro un’alimentazione adeguata anche in sosta poiché il numero estremamente esiguo di campeggi e gli elevati assorbimenti dettati dall’utilizzo costante di almeno un sistema di riscaldamento e dell’illuminazione interna su ciascun veicolo giocavano pesantemente a sfavore della gestione dell’autonomia di bordo.

La scelta di installare il nuovo Efoy Comfort è stata compiuta alla luce di tutto ciò e in considerazione dell’utilizzo intensivo che si aveva davanti: rispetto pur alla notevole potenza disponibile installando un generatore con motore a scoppio, Efoy è in grado di garantire un’autonomia basata su un’erogazione continuativa e costante in maniera silenziosa in grado di mantenere nelle batterie una tensione ottimale.  Le dimensioni, la silenziosità e il peso contenuto, poi, hanno giocato decisamente a favore della pila a combustibile.

Perché il 140?

Delle tre versioni disponibili, 80, 140 e 210, la scelta per l’apparecchio da utilizzare per Laika Arctic Experience è caduta sulla versione centrale, la 140.

Con una potenza massima di 72W, una capacità di carica giornaliera di 140Ah e una corrente di carica a 12V di 6 Ah, è leggermente più potente del precedente Efoy 1600 (capace di una carica di 130Ah al giorno) e rappresenta la soluzione ideale per garantire la necessaria autonomia a veicoli di dimensioni medio/grandi. Come detto, l’Efoy Comfort 140 utilizzato per Laika Arctic Experience è stato abbinato, sul Kreos 8010, a due batterie NDS Green Power AGM da 100 Ah, collegate tra loro in parallelo e collocate nell’apposito alloggiamento ricavato nel doppio pavimento posteriore, vicino al garage, e utilizzata per fornire l’energia necessaria all’alimentazione dei vari impianti di bordo, tra cui un riscaldatore autonomo Webasto AirTop Evo 5500, la stufa Truma Combi 6, l’impianto di illuminazione del veicolo (realizzato interamente a led con componenti Tecnoled), l’antenna satellitare Teleco FlatSat Easy 85 con tv lcd Teleco e decoder Fuba e un inverter CBE da 600W a onda sinusoidale pura. Tutte queste componenti sono state utilizzate senza alcun risparmio durante oltre 13.000 km, di cui 9985 nel solo viaggio invernale verso Nordkapp. Data la configurazione del modernissimo impianto elettrico presente sul veicolo, fornito da CBE, l’Efoy Comfort ha inoltre contribuito a ricaricare la batteria della meccanica di base Iveco Daily grazie all’apposita funzionalità garantita dal pannello di comando PC770LK e dal caricabatterie e trasformatore CBE CB 516.

Dopo una valutazione iniziale degli assorbimenti, e valutata anche la capacità delle batterie a cui il generatore a celle di combustibile avrebbe fornito l’alimentazione, la scelta è caduta sulla versione 140, una scelta che, dopo una lunga esperienza sul campo in oltre 40 giorni di viaggio, si può considerare azzeccata. La produzione di energia, infatti, si è sempre rivelata sufficiente, e solo il contemporaneo utilizzo degli impianti di riscaldamento Webasto AirTop Evo 5500 e Truma Combi 6 ha visto la tensione delle batterie scendere a livelli di 12,2-12V. SI tratta, come è facile intuire, di condizioni limite, con temperature esterne nell’ordine dei 30 gradi sottozero, con vento e tempeste di neve che hanno richiesto un utilizzo di ben 11,5kW di potenza riscaldante erogati tramite due potenti ventole da 280 e 287 metri cubi/h e assorbimenti elettrici che hanno attinto appieno dai 6Ah prodotti in costante dall’Efoy Comfort 140. Anche di fronte ad assorbimenti di questo tipo, obiettivamente difficili da ripetere se non in condizioni analoghe, la tensione delle batterie cellula si è sempre mantenuta sopra ai 12V, per ritornare verso la più tranquillizzante soglia dei 13V con lo spegnimento di uno dei due impianti di riscaldamento.

L’installazione

Testare un’apparecchiatura significa impiegarla in maniera seria, portandola, se possibile, ai propri limiti: ecco perché sul Laika Kreos 8010 utilizzato per Laika Arctic Experience si è provveduto a preparare una doppia possibilità di installazione per l’Efoy Comfort 140: una nel gavone anteriore sottopavimento, dotato di fondo in lamiera, e una, più tradizionale, nel garage posteriore, in modo da poter valutare il comportamento dell’apparecchio anche e soprattutto in condizioni di temperature limite.

L’installazione dell’Efoy Comfort è semplicissima: l’apparecchio è infatti mantenuto in sede da un’apposita base da fissare, tramite viti, al fondo del gavone o del garage. La base, dotata di supporti antivibrazioni, è provvista di cinghia di mantenimento con chiusura a velcro che permette un rapido fissaggio della pila a combustibile.

Nei pressi di questa è necessario collocare il supporto destinato a ospitare la tanica di metanolo necessaria all’alimentazione dell’Efoy, mentre per ciò che concerne i cablaggi elettrici SFC fornisce un apposito set di cavi di collegamento per le batterie completi di fusibile di protezione e di sensore di tensione batterie. Il pannello di comando, con schermo LCD, è invece connesso all’apparecchio tramite un normale cavo Eternet.

Non resta quindi che pensare all’evacuazione dell’aria calda prodotta (che può essere destinata all’esterno e convogliata tramite un apposita tubazione in cartone alluminizzato o lasciata a riscaldare il vano) e soprattutto dell’acqua e della CO2 prodotta durante il funzionamento: queste devono essere incanalate all’esterno sfruttando un apposito tubicino in pvc siliconato optando per un percorso il più possibile lineare per evitare ristagni.

Alla luce di tutto ciò, sul Kreos 8010 sono state realizzate due installazioni, entrambe dotate di connettori Plug&Play, per poter spostare l’apparecchio in modo semplice e veloce.

Al fine di analizzare il comportamento antigelo, modalità in cui l’Efoy si avvia in automatico per proteggersi quando la temperatura scende sotto i 3°C, la prima parte del viaggio è stata effettuata con l’apparecchio posizionato nel gavone sottopavimento anteriore, sul lato sinistro del veicolo. Dopo circa 450 ore di funzionamento, a metà del viaggio, si è quindi provveduto a spostare l’apparecchio nel garage posteriore, in un ambiente più riscaldato e protetto, in modo da poter valutare la differenza di comportamento, di prestazioni e di consumi legate alla differenza di temperatura.

Il funzionamento

L’Efoy Comfort è a gestione completamente elettronica: una volta installato a bordo del veicolo, anche se non avviato registra le tensioni delle batterie a cui è collegato e, grazie a un apposito sensore di temperatura, può avviarsi in automatico in modalità antigelo per evitare che le delicate componenti interne possano subire danni in caso di temperature sotto ai 3°C.

Facilmente gestibile tramite un pratico pannello di comando con schermo LCD, l’Efoy Comfort può essere avviato manualmente o in automatico: la prima opzione si rivela particolarmente comoda da utilizzare nei momenti precedenti all’avvio di equipaggiamenti particolarmente esigenti in termini di consumo elettrico (tipicamente impianti di riscaldamento o possenti inverter) per evitare che la tensione delle batterie possa scendere eccessivamente. Se lasciato in modalità automatica, invece, l’Efoy si avvierà da solo quando la tensione scende a 12,3V, per poi spegnersi e tornare in stand-by una volta raggiunto il valore di 14,2V.

Il pannello di comando permette l’impostazione di un gran numero di funzioni: dedicato ai più esperti, consente di programmare la tensione di avvio e di stacco a seconda della tipologia delle batterie a cui è collegato (AGM, Gel o piombo), la visualizzazione dei messaggi in provenienza dall’apparecchio (necessità di sostituzione della tanica di combustibile, di service-fluid) o di errori o messaggi concernenti indicazioni per l’ottimizzazione del funzionamento della pila a combustibile.

Questa, infatti, esegue un processo di autodiagnosi ogni 10 minuti, segnalando eventuali problemi tramite led arancioni/rossi e segnalando precisamente la problematica in corso.

Autonomia e consumi

L’Efoy Comfort, così come il predecessore, è alimentato a metanolo: fornito da SFC, è disponibile in taniche da 5 o da 10 litri (M5 e M10). In vista di Laika Arctic Experience e delle condizioni particolarmente gravose di utilizzo abbiamo ritenuto utile partire con una adeguata riserva di carburante: i gavoni sottopavimento del Kreos 8010 hanno infatti ospitato sette taniche M10 per un totale di 70 litri di combustibile. Ogni tanica pesa 8,4kg, è realizzata in materiale infrangibile ed è dotata di tappo di sicurezza, aspetti che rendono assolutamente impossibili fuoriuscite accidentali del liquido. Dieci litri di metanolo assicurano, in condizioni normali, una produzione di energia di circa 925Ah: questo valore, diviso per i 140Ah di produzione massima giornaliera, fornisce come risultato circa 6,6 giorni di autonomia.

L’Efoy 140 impiegato durante Laika Arctic Experience era nuovo: il pannello di comando, infatti, segnava appena 14 ore di utilizzo. Prima di partire per la Norvegia, il Kreos 8010 è stato utilizzato per alcuni giorni sulle Alpi francesi: si è trattato del primo assaggio di condizioni prettamente invernali, neve e freddo, un piccolo anticipo di ciò che lo avrebbe atteso nelle settimane seguenti. Un test assolutamente necessario per verificare il corretto funzionamento delle componenti di bordo e per prendere confidenza con il veicolo prima di affrontare i percorsi più impegnativi. Durante questi test, condotti su tutte le componenti del veicolo, l’Efoy Comfort è stato utilizzato per un totale di 208 ore: alla partenza ufficiale di Laika Arctic Experience, avvenuta a Stoccarda, l’apparecchio aveva quindi già 222 ore di funzionamento sulle proprie spalle. Era il 15 gennaio 2012: al rientro in Germania, il 20 febbraio, le ore di funzionamento hanno raggiunto quota 785 (866 ore alla riconsegna del Kreos 8010).

Durante la sola spedizione in Norvegia, Svezia e Finlandia, l’Efoy Comfort 140 ha lavorato per 563 ore in 38 giorni: alle 912 ore di durata di Laika Arctic Experience, occorre detrarne 150 durante le quali il veicolo ha sostato presso aree di sosta o campeggi con allacciamento alla rete elettrica (in Svezia, Norvegia e Finlandia, durante la stagione invernale, la sosta presso le poche strutture aperte è quasi obbligata per poter espletare le classiche operazioni di camper service). Il risultato, quindi, è di un totale di 762 ore durante le quali il Kreos è stato utilizzato attingendo, per ciò che concerne l’approvvigionamento elettrico, all’alternatore, durante la marcia, e all’Efoy Comfort durante la sosta. Facendo due calcoli, la pila a combustibile di nuova generazione di SFC ha lavorato per il 73% del tempo, con una media di circa 17 ore e mezza al giorno. Un dato significativo riguardo alle condizioni di utilizzo estremo, e dell’estrema necessità di produrre energia per alimentare gli impianti di riscaldamento di bordo, e che merita una spiegazione.

Come detto, al fine di verificare la capacità dell’apparecchio di operare in condizioni limite, si è proceduto a una doppia installazione: durante la prima, in particolare, l’Efoy Comfort ha lavorato a ciclo continuo, non spegnendosi praticamente mai, nemmeno in viaggio, poiché a causa delle temperature particolarmente rigide si è avviata la modalità antigelo. Occorre, quindi, provvedere a fare un ulteriore conto, questa volta dedicandoci unicamente alla seconda installazione, con il generatore inserito nel garage posteriore a una temperatura media di 21°C. In questo ambiente, l’Efoy Comfort 140 ha lavorato per 314 ore su un totale di 552: tolto un centinaio di ore dovute a soste presso campeggi, si ottiene un funzionamento a pieno regime dell’apparecchio del 69%  del tempo a disposizione.

Un dato che diventa ancor più significativo considerando che è in questa modalità di montaggio che l’Efoy ha alimentato alla perfezione il veicolo mentre questo affrontava i rigori dell’interno della Svezia e della Finlandia, con temperature medie giornaliere di -25°C, e che quindi fa pendere l’ago della bilancia verso un’installazione completamente interna dell’apparecchio.

Il consumo di metanolo, rilevato nelle 563 ore di utilizzo, è stato di 43 litri di metanolo: il dato è stato ottenuto valutando, oltre al consumo completo di quattro taniche M10 da 10 litri, pesando la quinta tanica impiegata e detraendo dal valore ottenuto la tara del contenitore vuoto. A conti fatti, significa un consumo di un litro ogni 13 ore di funzionamento, naturalmente sempre a pieno regime, con una produzione di circa 3280Ah. Un valore tutto sommato corretto e in linea rispetto alle aspettative, con sostituzioni delle taniche avvenute a 357, 488, 608 e 736 ore.

L’assiduità dell’opera svolta dalla pila a combustibile racconta a dovere quanto questa si sia rivelata assolutamente indispensabile durante lo svolgimento di Laika Arctic Experience: l’Efoy Comfort 140 è una fonte di energia silenziosa e affidabile, potente e configurabile a piacere a seconda delle necessità. In accordo con SFC Energy, infatti, l’apparecchio è stato regolato per ottimizzarne le prestazioni. La tensione di avvio, da impostazioni di fabbrica, è tarata a 12,3V mentre quella di spegnimento è di 14,2V. L’Efoy, infatti, è progettato per avviarsi in automatico quando la tensione delle batterie a cui è collegato scende sotto alla tensione di avvio impostata, e per spegnersi, ritornando alla modalità di funzionamento automatica, una volta raggiunto il valore di stacco. Per far fronte al massiccio assorbimento dovuto ai riscaldatori e agli altri accessori a bordo, la tensione di avvio è stata incrementata a 12,8V, evitando così che questa potesse scendere eccessivamente: si tratta di una delle interessanti funzionalità garantite dal “menu esperti” gestibile tramite il moderno pannello di comando.

Al freddo e al caldo

La prima installazione dell’apparecchio, nel gavone anteriore sottopavimento, ha permesso di valutare il comportamento dell’Efoy Comfort 140 in presenza di temperature particolarmente rigide: SFC Energy prospetta, come temperature ottimali di esercizio, un range tra -20 e +40°C. Inoltrandoci nel cuore della Lapponia svedese, abbiamo raggiunto a più riprese i -29.9°C, un valore ben al di sotto rispetto a quello consigliato. Fino a una temperatura di -25°C, la pila a combustibile ha funzionato correttamente, senza alcun problema. Un lavoro continuo, sia per la produzione di energia, sia per la funzione antigelo. Oltre questa temperatura, si sono iniziati a registrare alcuni problemi concernenti il tubicino di scarico della CO2 e del vapore acqueo prodotto, che tendeva a ghiacciare ostruendosi. L’errore, prontamente segnalato dal pannello di comando (Errore 18) è stato risolto scollegando il tubo e lasciando scaricare l’Efoy direttamente all’interno del gavone sottopavimento.

Al protrarsi di temperature ancora più rigide, specie in viaggio, in prossimità di temperature di 30 gradi sottozero il problema di ostruzione del condotto di scarico si è intensificato, arrivando di conseguenza al blocco dell’apparecchio, avvenuto in condizioni assolutamente estreme e con temperature ben al di sotto di quelle indicate come ottimali per l’utilizzo da parte del produttore. Si è quindi provveduto a spostare l’Efoy Comfort all’interno del garage posteriore, così come predisposto già in fase di montaggio: inserito in un ambiente ben riscaldato (media di 21°C), l’apparecchio ha lavorato intensamente per circa 400 ore senza alcun problema, non ricorrendo più alla funzione antigelo, diminuendo di conseguenza il consumo di metanolo e non registrando più alcun problema, nemmeno per ciò che concerne il sistema di scarico.

Alla luce dei fatti, questa seconda tipologia di installazione appare decisamente preferibile.

 

Sicurezza, ecologia e silenziosità

L’Efoy Comfort trasforma metanolo in diossido di carbonio e acqua: il combustibile è contenuto in apposite taniche: si tratta di cartucce monouso sigillate contro eventuali fuoriuscite e rabbocchi e sono infrangibili. E’ del tutto impossibile, pertanto, entrare in contatto con il metanolo, cosa che ne rende facile il trasporto e la collocazione sul veicolo.

La silenziosità della pila a celle di combustibile è notevole, ed è notevolmente migliorata rispetto agli standard utilizzati per la prima generazione Efoy: è appena percettibile, infatti, il solo brusio della ventola di raffreddamento. In più, l’installazione, decisamente semplice e poco invasiva, rende possibile una facile trasportabilità del prodotto da un camper all’altro: nel caso si decida di sostituire il veicolo, infatti, l’apparecchio può essere rimosso in pochi minuti e reinstallato a bordo del nuovo veicolo senza alcun problema.

Dati tecnici

Modello EFOY Comfort 140
Potenza max 72W
Capacità di carica giornaliera 140Ah
Tensione nominale 12V
Corrente di carica a 12V 6.0Ah
Consumo nominale l/kWh 0.9
Batterie collegabili 12V piombo/piombo acido, gel e AGM
Peso 7.5kg
Dimensioni 44.3×20.2×28.8 cm
Temperature di esercizio -20/+40°C
Garanzia 2 anni estensibile a 5 anni

 

Scegliere il proprio EFOY Comfort

La gamma EFOY Comfort si articola, come detto, su tre diversi modelli: 80, 140 e 210.

Il modello minore, EFOY Comfort 80 si rivolge a veicoli ricreazionali di dimensioni compatte: offre una potenza massima di 40W, una capacità di carica giornaliera di 80Ah e una corrente di carica a 12V di 3.3 Ah. Nel caso di un utilizzo normale del veicolo e non in presenza di massicci assorbimenti, questa versione della pila a combustibile può rivelarsi assolutamente sufficiente, assicurando la necessaria autonomia al proprio veicolo: occorre infatti considerare che la scelta della potenza della fonte di alimentazione energetica è da fare anche tenendo conto dell’utilizzo e del consumo nell’arco delle 24H e non solo del singolo istante. Può capitare, infatti, che in alcuni momenti l’assorbimento si riveli più alto della quantità di energia prodotta (tipicamente con l’utilizzo contemporaneo di riscaldamento, illuminazione e altre utenze elettriche). In questi frangenti saranno le batterie a colmare il gap tra domanda e offerta, integrando la produzione dell’EFOY e fornendo quanto richiesto, mentre appena i consumi diminuiranno, il bilancio energetico tornerà in attivo consentendo alla pila a combustibile di ristabilire, automaticamente, la perfetta carica alle batterie.

Dedicato ai veicoli ricreazionali di grandi dimensioni e destinato a servire accumulatori di elevata potenza, EFOY Comfort 210 rappresenta oggi il top dell’offerta di pile a combustibile SFC Energy dedicate ai veicoli ricreazionali. Con una potenza di 105W e una corrente di carica a 12V di 8.8Ah, vanta una capacità di carica giornaliera di ben 210 Ah.

In conclusione

Provato in condizioni limite, messo alla frusta da assorbimenti importanti e in presenza di temperature davvero polari, l’Efoy Comfort 140 si è rivelato assolutamente indispensabile, sufficientemente potente e in grado di garantire tranquillità e autonomia anche in condizioni di lavoro particolarmente difficoltose. Evoluzione del noto e diffuso Efoy 1600, è un prodotto affidabile, ben costruito, robusto e facile da utilizzare.

Il test, eseguito con l’Efoy in funzione per un totale di 844 ore, ha permesso un esame approfondito delle funzionalità garantite dall’apparecchio, potendone così valutare l’efficacia e la capacità di far fronte a ogni tipologia di richiesta di energia. Rapido nell’avvio, con una fase di avviamento più breve rispetto al predecessore, silenzioso e del tutto autonomo nel proprio funzionamento, rappresenta davvero la soluzione ideale per chiunque abbia necessità di rendere autonomo il proprio veicolo. I pochi inconvenienti verificatisi, causati da condizioni davvero limite, non hanno causato alcun danno alla pila a combustibile: una volta concluso il test, infatti, l’Efoy Comfort è stato analizzato da SFC Energy per verificarne la funzionalità e lo stato di utilizzo. Molto sofisticato, l’apparecchio ha registrato ogni parametro della propria vita, associandovi ora e data, assicurando, anche a fine test e dopo aver avuto a che fare con il ghiaccio artico, il 100% della propria efficienza.

Poco invasivo nell’installazione, facile da eseguire, leggero e contenuto negli ingombri, rappresenta oggi la soluzione ideale alle richieste di energia a bordo di un veicolo ricreazionale. In estate come in inverno, è un prodotto che migliora sensibilmente la qualità di una vacanza, restituendo al veicolo ricreazionale molta di quella libertà la cui ricerca rappresenta una ragione stessa dell’utilizzo.

Fotogallery

Si ringraziano per la gentile collaborazione SFC Energy AG e Laika Caravans S.p.A.

Michel

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