March 29, 2024

Finalmente primavera!

E’ ora di giocare un po’ all’aperto.

Proprio in questo periodo c’è al cinema il film in 3D di Tim Burton ‘Alice nel paese delle meraviglie’ tratto dall’omonimo libro di Lewis Carroll.

Uniamo primavera e Carroll e proviamo a fare alcuni giochi inventati da Carroll intanto che passeggiamo.

Prima presentiamo Carroll.

Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson (Daresbury, 27 gennaio 1832 – Guildford, 14 gennaio 1898), è stato uno scrittore, matematico, fotografo e logico britannico. È celebre soprattutto per i due libri Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, opere che sono state apprezzate da una straordinaria varietà di lettori, dai bambini a grandi scienziati e pensatori. Fra gli autori che hanno apertamente dichiarato di considerare Alice una fonte di ispirazione per le loro opere si possono ricordare James Joyce, Jorge Luis Borges e John Lennon.

Nei suoi romanzi sono tantissimi i giochi di parole o gli indovinelli e i nonsense; Alice, la protagonista del libro da molti definito il suo capolavoro, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (1865), li definisce “indovinelli senza risposta”, osservando che “sono certamente nella mia lingua, ma non riesco a capirli”. Eccone alcuni:

Che cosa, esattamente, non ricordi?
Chi, precisamente, non hai preso in giro?
Vuoi un regalo di non-compleanno?

Con l’esercizio, puoi abituarti a credere anche le cose impossibili.
Se un senso non c’è, non dobbiamo cercare di trovarlo.

Il reverendo, a cui piaceva stare in mezzo alle bimbe, ha inventato un sacco di giochi. Ecco quello chiamato ‘il solitario dei doppietti’, da fare mentre camminiamo o viaggiamo per interrompere il silenzio o il rumore di fondo.

L’idea è di prendere due parole adatte della stessa lunghezza e passare dall’una all’altra mediante una serie di parole intermedie ognuna delle quali differisce dalla precedente per una sola lettera. Nell’esempio che segue trasformeremo un porco in un pasto:

porco – porto – parto – pasto.

Si deve cercare naturalmente di effettuaare la trasformazione nel minor numero possibile di passaggi.

Troviamo allora il numero minimo di trasformazioni nelle seguenti frasi:

Tingere una CASA di colore ROSA

Far discendere l’UOMO dal CANE

Aumentare DUE di TRE

Cambiare il ROSSO in VERDE

Mettere del rossetto ROSA in VISO.

Dopo aver trovato le soluzioni, inviate altre frasi con cui giocare.

Luisa

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