April 19, 2024

Quella mattina il Fenomeno aveva meno entusiasmo del solito.

Afferrò la ’48 ore’ senza degnarla di uno sguardo… “Nerda… è proprio il caso di dirlo!” ringhiò a bassa voce e fece per avviarsi verso il vialetto quando si ricordò che aveva dimenticato i guanti nuovi di pacca… “Nerda…” ringhiò nuovamente il Fenomeno “… certe giornate lo sono proprio”.

Riaprì piano la porta per non svegliare le due Princy ma evidentemente non abbastanza piano…

“Mmmhh amore sei tu?”… “No sono un predicatore della chiesa evangelica del settimo giorno e ho con me una bibbia da darle in omaggio signora…” rispose il fenomeno nella penombra imitando la voce di Alberto Lupo… “Mmmhh va bene” aggiunse la Princy.

Il Fenomeno stentava ancora a crederci ma dopo anni di convivenza aveva imparato ad accettarlo… la Princy nel dormiveglia era totalmente disconnessa… la sua lucidità mentale era prossima allo zero parametrico e la sua stabilità di sistema pari a quella di ‘uindoz vista’… un gioiello insomma.

“Va bene… cosa caxxo va bene lo sai solo tu” pensò il Fenomeno stando però molto attento a pensarlo e basta perchè, magari, è vero che in quello stato la Princy non capisce una fava ma metti che invece per una volta decodifica… e no… meglio non rischiare.

Afferrò i guanti con un gesto stizzito e uscì di nuovo.

Durante il breve tragitto non incontrò nessuno… “Meglio! non sono dell’umore giusto per fare conversazione”. Si fermò un attimo per passare la ’48 ore’ dalla mano destra a quella sinistra e ne approfittò per dare uno sguardo al panorama… le colline circostanti, avvolte da un sottile velo di nebbia, rimandavano il latrare di cani in lontananza, segno che qualche cacciatore era alla ricerca di selvaggina… “Te lo darei io un bell’esemplare da cacciare ma non sò se ti faccio un favore…” e pensò alla Regina Madre nonchè suocera… “con lei non ti basterebbe il fucile… avresti bisogno anche di un gran qulo” e mentre riprendeva il cammino sul suo bel viso apparve un leggero sorriso che tradiva compiacimento… davanti agli occhi gli passavano scene di caccia in cui orde di cacciatori e mute di cani indiavolati braccavano un esemplare di ‘suocera reale’… era contro la caccia ma… “un’eccezzione si può fare ecchekazzo!”.

Assorto in questi pensieri non si rese conto di essere arrivato. Il luogo era deserto e avvolto in un silenzio irreale… la porta socchiusa faceva intravedere l’oscurità umida e maleodorante che voleva celare… un brivido di inquietudine attraversò la schiena del fenomeno ma una fiera consapevolezza affiorava alla sua mente… gli dei lo avrebbero assistito, consigliato, protetto… avrebbero guidato la sua mano nell’eterna lotta tra il bene e il male.

Spalancò la porta e fece penetrare la luce in quell’antro fetido… osservò ciò che si parava davanti ai suoi occhi… non si aspettava niente di meno… niente di diverso… niente di più.

Appoggiò la ’48 ore’ sul pavimento. Con la consueta calma si infilò i guanti… prima il destro, come sempre… poi il sinistro. Incrociò le dita in modo di farli aderire perfettamente alle mani… la potenza non è nulla senza il controllo… la lotta stava per iniziare. Sapeva che non ne sarebbe uscito indenne… era consapevole che ci sarebbero stati danni collaterali magari anche rilevanti ma non si sarebbe tirato indietro.

Guardò la tazza davanti a sè… ingiallita e incrostata… tempestata di schizzi azzurri ormai secchi… sui bordi residui di carta. Guardò la ’48 ore’… era la prima volta da quando l’aveva estratta dal suo vano… “Sei piena di nnerda… coma al solito eh 48?… e come al solito tocca a me scacciare il maligno che è in te… che gli dei mi assistano” e senza aggiungere altro afferrò la tethford, sollevò il tubo a gomito… era ora… svitò il tappo giallo (chissà poi perchè giallo bha!), con consumata abilità la sollevò… la mano destra sulla maniglia inferiore con il pollice sul bottone giallo… la mano sinistra sulla maniglia superiore…”Abbandona questo corpo satana” urla il Fenomeno… un sibilo e subito dopo un gorgoglio. Il Fenomeno sa che da lì a pochi istanti ci sarà l’esplosione di demoni verdi/blu che si abbatteranno nella tazza ma… nulla.

Poi d’improvviso il contraccolpo è forte… troppo… il Fenomeno se ne rende conto ma non molla. Il getto infernale, in un primo momento bloccato dalla ‘palla di carta igienica’, si schianta sulle pareti ingiallite della tazza e di rimbalzo assalta il Fenomeno che… “Porca puffana… mavaffanqulo…” intona un antico canto Celto di ‘ringraziamento’ per le divinità così benevole nei suoi confronti.

Il ‘gins’ è compromesso ma il fenomeno non molla… sà bene che è questione di istanti e poi la forza dei demoni si esaurirà… un’altro sussulto e la povera tethford vomita un’altro fiotto verdastro ” ‘Azzo… l’esorcista al confronto fa pubblicità alla ‘prova del cuoco’… chissà l’Antonellina cosa direbbe con la sua vocina… ‘dunque vediamo cosa abbiamo qui nel sacchetto per il peperone”… lascia perdere Antonellina… lascia perdere… La lotta è quasi finita… i demoni sono ridotti ad un rivoletto fetido che sgocciola ormai quasi innocuo. Il Fenomeno è esausto, il suo guanto sinistro è inservibile ma la mano è salva… non è così per i ‘lambergec’ scamosciati che portano i segni della lotta. Il Fenomeno afferra la canna di gomma… “E’ ora di fare pulizia”… il potente getto s’abbatte sulla tazza, sulle piastrelle circostanti… sulla tethford… in tutto il locale. Il Fenomeno ‘spara’ senza pietà ed in pochi istanti tutto gronda di acqua trasparente… anche il fetore è quasi svanito.

Seduto sul muretto che delimita il campo da bocce il Fenomeno osserva il campeggio prendere vita… la tethford è accanto a lui, quasi asciutta… la zona servizi dista una ventina di metri… qualche altro ‘impiegato’ con la sua ’48 ore’ si sta avvicinando… “In bocca al lupo amico” pensa mentre si accende una sigaretta… le Princy tra poco saranno sveglie e di nuovo pronte per la tethford… “Non è mai finita” mormora tra sè e sè.

Si incammina con la ’48 ore’ per il sentiero… è leggera ma lui sà che non lo sarà per molto.

Decimo Massimo

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