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Storione in tavola, il fascino del mito dalle perle nere torna in terra ferrarese

Dal 21 luglio a Ferragosto a Burana, piccola frazione di Bondeno, sulle rive del Po Ferrarese, grande entusiasmo, volontà e passione di chi, chef per l’occasione, realizza da oltre trent’anni la Sagra dello Storione e del pesce di mare. 

Sarà come rivivere i fasti di un banchetto da zarina assaggiando gioielli sorprendentemente made in Italy come lo sono lo storione e il pesce di mare. Signore del Po, lo storione è una meravigliosa creatura, dal fascino “mitologico” per la sua capacità di donare perle preziose e rare, quali sono le sue gustosissime uova. Arriva a vivere anche cento anni e a pesare 400 chilogrammi, per una lunghezza di sei metri. Le sue tracce si perdono negli angoli più remoti dell’impero romano e nelle pieghe del tempo. All’epoca nuotava felicemente dall’Adriatico al Tirreno, finché l’uomo, cacciatore per indole, l’ha reso una specie rara, oggi protetta dalla convenzione di Washington. Pesce dalle straordinarie doti salutari, ha una carne particolarmente morbida, con il 18% di proteine e un basso contenuto di grassi.

A Burana, dove si trova il Museo della civiltà e della tradizione gastronomica che per l’occasione potrà essere visitato, ci sarà una squadra di amici, cuochi e cuoche provetti,  che si cimenteranno nella realizzazione di gnocchetti di patate allo storione affumicato, cappellacci ripieni di zucca conditi con storione affumicato, poi ancora storione in umido alla ferrarese (antica ricetta rivisitata), antipasto di storione in agrodolce con mandorle, pinoli , mele fritte e cipolla. Una carrellata di piatti che, solo a leggerli nel menù, fanno venire l’acquolina in bocca.

Tre week end dedicati al gusto con la Sagra dello Storione e del Pesce di Mare.  La tradizione che lega Bondeno, che sorge proprio sul Po, allo storione è lontana negli anni. Attualmente il crescente degrado dei fiumi, dei laghi e di molte zone costiere e la pesca indiscriminata hanno danneggiato talmente questa specie da essere minacciata d’estinzione. Grazie ad Agroittica Lombarda, però, già da qualche anno, lo storione e le sue pregiatissime uova sono tornati protagonisti sulle tavole di tutto il mondo.                       

A Burana lo si potrà gustare il 21-22 28-29 luglio e 4-5 11-12 e 15 agosto. Gli stand saranno aperti dalle 19 e solo il giorno di Ferragosto sarà possibile mangiare a pranzo.

Chi volesse conoscere un po’ più da vicino il territorio, nonostante il disastro provocato dal terremoto consenta solo di avvicinarsi a pochi metri dalle strutture, può fare una passeggiata nel centro della frazione di Burana oppure raggiungere il comune di Bondeno, a cui Burana appartiene per scorgere la pinacoteca Galileo Cattabriga e la Chiesa Arcipretale dedicata alla Natività di Maria Vergine, costruita nel 1114 per donazione di Matilde di Canossa. Ci sono poi la Rocca Possente a stella , il Duomo di Bondeno e il Campanile di Madilte di Canossa. Non molto distante c’è la splendida Ferarra che merita sempre di essere visitata.

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