March 29, 2024

L’esterno

L’aspetto esterno appare molto riuscito e gradevole. Merito, soprattutto, del tetto rialzato con sviluppo in altezza contenuto e design accurato che anteriormente si collega armoniosamente con la cabina originale.

Lateralmente il tetto è percorso da una nervatura – con funzioni estetiche, aerodinamiche e di rinforzo strutturale – e posteriormente scende a creare un piccolo dislivello, utile come zona portapacchi (è dotato di rail) ma anche come elemento di design. Il tutto si chiude con una parte di coda anch‘essa ben raccordata e provvista di terzo stop. Il risultato globale è un veicolo che, da qualsiasi parte si guardi, è discreto, non delude dal punto di vista estetico e mostra sempre equilibrio nelle forme e nei volumi.

La “discrezione” dell’insieme è sottolineata anche dalla grafica incisiva ma poco invadente e dalla dimensione limitata della finestre, in totale quattro (Dometic S4), posizionata a coppie in corrispondenza della zona soggiorno e ai lati del tetto rialzato.

Poco appariscenti anche gli identificativi del prodotto, con la finezza costituita dal marchio Campérêve che troneggia al centro della mascherina al posto di quello originale Fiat.

Gli oblò, infine, si limitano a un solo elemento a manovella da 36×34 cm a beneficio della zona centro/posteriore.

La cabina di guida

La zona anteriore è quella originale del Fiat Ducato, ben raccordata con il tetto in vetroresina che ne segue fedelmente l’andamento stilistico. Assetto di guida e visibilità consentite tramite il parabrezza (da 176×100 cm) e i cristalli laterali (75×68,4 cm) sono quelli tipici del Ducato, molto buoni e adatti a guidatori di ogni statura, così come è corretta la visibilità laterale fornita dagli ampi specchietti laterali da 27×19 e 8×19 cm a doppia ottica, regolabili e riscaldabili elettricamente. Un po’ meno ottimale è la visuale sul lato destro, dove la posizione ribassata e la dimensione non eccessiva della finestra limita un po’ il campo visivo ai guidatori di alta statura. Nulla, poi, la visuale posteriore, vista l’assenza di finestratura.

Di serie, il Neovan è fornito con climatizzatore manuale, chiusura centralizzata di tutte le aperture con telecomando, ABS con EBD e poltrone girevoli, regolabili anche in altezza e dotate di braccioli, mentre nel pacchetto opzionale Comfort (dal costo poco più che simbolico di 300 euro) sono compresi Airbag guidatore e passeggero, Cruise control e autoradio con altoparlanti.

Strutturalmente, l’unica modifica alla cabina originale Fiat è costituita del taglio del padiglione, necessario per alloggiare la struttura del letto basculante; questo, di fatto, va a sostituirsi al tetto lasciando libero un passaggio cabina/abitacolo alto 181 cm e perfettamente complanare, fino al “salto” di 20 cm dovuto al doppio pavimento .

L’oscuramento dei vetri in cabina, infine, avviene tramite gli scuri plissettati Remis, offerti di serie.

Accessi e aperture di servizio

Come usuale per i veicoli su base furgonata, l’accesso principale avviante tramite il portellone scorrevole originale della meccanica, con una luce utile di 181×167 cm, dotato di una finestra Dometic S4 da 66×27 cm.

La salita a bordo è facilitata dalla presenza di un gradino elettrico Thule da 41×30 cm, alto da terra 24 cm, mentre la soglia del pavimento è posta a 48 cm dal suolo: l’assenza totale di ingombri (ad esempio la cucina a sbalzo tipica di molti allestimenti) e l’ampia altezza utile interna che nella zona centrale supera i due metri, fa si che lo spazio di salita sia particolarmente agevole e senza “trappole” costituite da pensili sporgenti o strutture similari.

Oltre alle griglie del frigorifero, per vedere altre aperture occorre arrivare allo specchio di coda dove, aprendo i due portelloni originali a battente (con angolazione standard di 90 gradi e, sbloccando un apposito fermo, di 180 gradi) si può accedere a tutta la zona posteriore dei veicolo, nella fattispecie ai vani per le bombole gas e per l’ispezione del serbatoio di raccolta e cassetta del wc, nonché al gavone ricavato nel doppio pavimento.

Il vano gas può ospitare una bombola da 11/13 kg (o anche due del tipo Twiny), ha dimensioni di 68x52x34 cm, la sua soglia è posta a 78 cm dal suolo ed è dotato di supporti fermabombole con fettucce di blocco. Sul veicolo in test è installato un regolatore di pressione di tipo francese, ma i mezzi per il mercato italiano saranno dotati di attacco Truma Monocontrol CS con blocco di sicurezza. Il vano è ricavato all’interno del mobilio (precisamente sotto il mobile lavabo), e sfrutta come fondo lo stesso pavimento della cellula, dov’è presente una griglia di sfiato da 10,5 cm di diametro. Perfettamente e accuratamente isolato dal resto dell’abitacolo, il vano è dotato di uno sportello in legno da 65×34,5 cm, anch’esso ben isolato tramite guarnizione a tenuta stagna.

Sotto il vano bombole, rimuovendo un pannello a incastro da 44×17,5 cm, si accede a un vano d’ispezione del serbatoio di recupero, con un po’ di spazio utile per riporre piccoli accessori.

Sul lato sinistro è collocato il vano cassetta del wc, affiancato da un altro sportello che fa accedere a uno spazio di sistemazione un po’ irregolare ma adattissimo, ad esempio, a riporre tutti gli “accessori” del wc, come liquidi o sacchetti disgreganti, prodotti di pulizia o igienizzazione e guanti. Le sue dimensioni sono di 68x39x47 cm (con anta da 36×21 cm) e lo spazio è parzialmente occupato dal passaruota.

Da questa parte del veicolo si accede anche al vano principale dedicato allo stivaggio: si tratta di un gavone alto 18 cm, riscaldato da una bocchetta dedicata, che sfrutta tutta l’ampiezza del doppio pavimento lasciata libera del serbatoio di recupero. Lungo di 184 cm e largo al massimo 100 cm (81 in corrispondenza dell’apertura), è accessibile anche dall’interno, nella zona cucina, tramite una botola nel pavimento da 34×34 cm.

Il doppio portellone posteriore apribile, tra l’altro, permette di avere un secondo ingresso alla cellula, grazie anche al paraurti posteriore del Ducato conformato a “gradino” che facilita la salita a bordo. Nel caso del Neovan, poi, l’accesso avviene tramite il locale bagno e quindi risulta particolarmente utile nei mesi invernali, quando spesso si è costretti a entrare con ombrelli, vestiti e scarpe bagnati.

La fiancata sinistra non reca altri segni di “camperizzazione”, eccezion fatta (oltre ovviamente alle finestre) per il gruppo posizionato all’altezza del living anteriore composto da attacco dell’acqua, attacco alla corrente di terra e sfiato della centrale termica Truma Combi, in questo caso nella versione alimentata a gasolio da 6kW di potenza.

Beppe Finello

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