April 25, 2024

In conclusione

C’è chi si accontenta di percorrere una strada, magari limitandosi ad apprezzare il viaggio, e chi desidera provare a tracciarne di nuove, accettando il rischio di un percorso sconosciuto: sin dalla propria nascita, nel 1977, Wingamm ha imboccato la via dell’originalità, della creatività e della sperimentazione. Un modo di intendere il veicolo ricreazionale che ha dato vita alla fortunatissima serie Oasi, all’Ibis, all’incredibile motorhome CX, ancora oggi attuale nel design, ai Performer, Spinnaker, Micros, alla caravan Rookie, ai giovani e compatti Brownie e che cresce e si rinnova, quest’anno, nel segno della sontuosa ammiraglia Grand Cru su Mercedes-Benz Sprinter e nel nuovissimo e unico CitySuite, ibrido tra camper puro e profilato monoscocca che si smarca in maniera decisa da ogni concetto standard legato alle categorie dei veicoli ricreazionali. Non è un caso se uno dei claim di Wingamm sia “Forget All Standard Concept”, dimenticate tutti i concetti standard: il nuovo nato nell’atelier di Arbizzano di Negrar è veramente un qualcosa di nuovo e, probabilmente, di uguale solo a se stesso. Veloce e stabile come un van, più agile e facile da guidare rispetto al classico furgone Fiat grazie a un passo meglio rapportato rispetto alla lunghezza, più elegante, rifinito, spazioso e sfruttabile negli interni, degni di un “normale” profilato e obiettivamente stupefacenti per l’ottimale sfruttamento degli spazi, è un veicolo tutto da scoprire, pratico da utilizzare e piacevole da vivere. Ottimo è infatti lo sviluppo degli ambienti diurni, notturni e dei servizi, davvero ampi e ben congegnati, luminosi, originali e piacevoli, che si inseriscono alla perfezione in un veicolo nato per osare, per uscire dai canoni tradizionali in cui troppo spesso i veicoli ricreazionali tendono a rinchiudersi. Il “new deal” è evidente nello styling degli interni, che non cercano di imitare un’imbarcazione, non intendono stupire con luci e cromature ma si ispirano a i più recenti studi di interior-design, scegliendo abbinamenti estremamente contemporanei, luminosi, piacevoli e, al momento attuale, assolutamente unici nel panorama nazionale e internazionale. E’ evidente negli esterni, semplici, filanti ed eleganti, specie se associati alla vernice metallizzata che sottolinea, una volta di più, la pulizia delle linee e il perfetto abbinamento tra forme della meccanica di base e della cellula abitativa. Ma è evidente ancora di più nel concetto stesso del veicolo, che non si limita a mutuare gli ingombri del furgone, ma ne prende l’anima multifunzionale concentrando la propria attenzione nello svilupparne al massimo le possibilità senza andare ad accavallarsi alle altre proposte della factory veronese (in primis i Brownie, ma anche i compatti Oasi 540), ma che sceglie una propria strada dedicandosi a un target di clientela preciso e definito. Inutile sottolinearlo, con le caratteristiche e le peculiarità di cui è portatore il CitySuite fatica a confrontarsi, dal punto di vista economico, con un tradizionale van. Lo può fare con realizzazioni di pari livello, ricercate e spesso fabbricate in maniera artigianale, non certo con veicoli che fanno del prezzo concorrenziale il loro principale atout. Una monoscocca in vetroresina ha infatti un costo (e una lavorazione) ben maggiori rispetto sia a un pannellato tradizionale sia rispetto a un van, specie se poi si tratta di una realizzazione impreziosita da soluzioni tecnologicamente avanzate quali portelli e cerniere integrate o serrature elettrificate che spostano, e di molto, l’ago della bilancia entrando seriamente nel campo automobilistico. Il CitySuite non è un veicolo economico. Chi lo sceglie non lo farà focalizzando la propria attenzione sul prezzo di listino, ma sulle possibilità che questo veicolo, con o senza basculante, è in grado di offrire. Sulla qualità di vita (statica e dinamica) che è in grado di garantire, sui vantaggi che, proponendosi come anello di congiunzione tra due mondi (van e camper), può generare. Migliorabile in diversi aspetti, di cui molti legati alla natura assolutamente prototipale dell’esemplare provato, portato su strada realmente appena uscito dall’atelier Wingamm, il CitySuite dimostra ancora una volta la dinamicità dell’azienda veronese, capace di investire in idee e in creatività, di osare e di provare a essere, una volta di più, diversa da tutto il resto del panorama nazionale. Un compito che questo veicolo svolge in maniera convincente e ordinata, dedicandosi a equipaggi esperti e desiderosi di un camper particolare, di una grande monovolume, di un profilato monoscocca e di un veicolo particolare, tutto in uno.

Riferimenti e contatti del costruttore

Wingamm – Turri e Boari S.n.c.
Via Leonardo da Vinci 1 – Arbizzano di Negrar – VR
Tel. 045 75 13 715 – Fax 045 60 20 478 – E-mail: info@wingamm.com
www.wingamm.com

Michel

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