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CamperOnTest: Arca M 686 GLT

Arca e il mansardato: una storia che affonda le radici agli albori del movimento camperistico italiano e ha nella casa di Pomezia una dei suoi più importanti e qualificati interpreti. Il “Know-How” specifico nella tipologia, infatti, è sempre stato uno dei punti fermi delle factory laziale, un marchio di fabbrica che, nel tempo, ha prodotto alcuni tra i più importanti e significativi esempi europei di veicolo dedicato al turismo familiare. E la tradizione continua, pur se rinnovata, evoluta, modificata come si conviene a una Casa che ha fatto della dinamicità e della pronta risposta alle esigenze dei mercati un proprio punto di forza. Con queste premesse, è nato l’M 686 GLT, con una disposizione interna che prevede la presenza di due letti a castello posteriore trasversali in corrispondenza del gavone garage, servizi centrali contrapposti e ampio living modulabile anteriore. Si tratta di un mezzo dalle dimensioni esterne relativamente compatte e adatte a una guida spigliata, che eredita direttamente dalla più profonda tradizione Arca le caratteristiche salienti in fatto di costruzione, impiantistica e dotazioni, e dalle recenti sinergie interne al Gruppo Trigano l’ottimizzazione generale di prodotto. Quella che si è posta la nuova creazione Arca, infatti, è una “mission” importante: trasferire la tradizione, le conoscenze e i valori aggiunti di uno dei più longevi e importanti produttori nazionali, abituato a presidiare con le proprie proposte la fascia alta del mercato, in un ambito particolarmente affollato e competitivo.

La meccanica

La base utilizzata dall’Arca M 686 GLT è quella del Fiat Ducato con telaio longheronato alto standard di tipo autoportante (particolarmente indicato per i veicoli mansardati perché limita le sollecitazioni meccaniche nella delicata congiunzione tra mansarda e cabina), nella configurazione con carreggiata posteriore allargata a 1980 mm, sospensioni posteriori con balestra bilama e passo da 4035 mm. Questa scelta, unita a una lunghezza esterna limitata a 686 cm, fa si che lo sbalzo posteriore sia piuttosto contenuto: 1877 mm, pari al 46,5% del passo.

La meccanica torinese è disponibile con le motorizzazioni da 2 litri/115 CV e cambio a cinque marce, o con le due versioni del 2,3 litri, da 130 e 148 cavalli, queste ultime con cambio a sei marce manuale oppure, in opzione con il robotizzato ComfortMatic. L’altezza da terra anteriore è di 27 cm, quella posteriore, misurata al centro del paraurti, è di 45 cm. La larghezza totale è di 232 cm e l’altezza “fuori tutto” di 310 cm; Nella cellula abitativa, la zona anteriore raggiunge un’altezza interna di ben 236 cm che scende a 202 costanti per tutto il resto dell’abitacolo, fino alla zona di coda.

La scocca

Nella costruzione della cellula spiccano le pareti dallo spessore di ben 45 mm, costituite da un sandwich con rivestimento esterno in vetroresina, isolamento in Styrofoam – nel quale sono annegate piastre in alluminio deputate al fissaggio del mobilio – e rivestimento interno in legno rivestito di materiale melaminico.

Il pavimento ha uno spessore di 52 mm, ha un rivestimento interno in linoleum a imitazione di pavimento listellato ed è rivestito esternamente anch’esso in vetroresina: imbullonato al telaio originale Fiat, si collega alle pareti tramite giunzioni in materiale composito estruso, resistente alle infiltrazioni.

Stesso sistema anche per l’assemblaggio del tetto, un sandwich vetroresina/polistirolo/legno di 31 mm di spessore. Un telaio in acciaio verniciato, costruito da due longheroni e una traversa e collegato lateralmente allo chassis originale, costituisce il breve prolungamento necessario a sorreggere la parte posteriore.

La mansarda è realizzata con guscio in vetroresina, sagomato nella parte centrale per accogliere la finestra frontale, e mutua in tutto e per tutto la struttura già vista e apprezzata negli altri mansardati della Casa di Pomezia, qui impreziosita da profili cromati di giunzione. I raccordi tra parti laterali della cellula e cabina sono in vetroresina.

Con lo stesso materiale sono realizzati il paraurti e gli ampi cantonali posteriori a tutta altezza, collegati tramite un profilo in gomma inserito con la finalità di migliorare sia visivamente sia a livello funzionale l’accoppiamento tra le parti, mentre sono in alluminio le bandelle laterali (alte 10 cm, con 2 mm di spessore) e i profili di giunzione tra pareti e tetto, da 50×50 mm.

L’esterno

L’M 686 GLT si presenta con un aspetto caratterizzato da una connotazione stilistica dalla personalità multipla. La struttura generale, infatti, si può definire come l’unione tra una parte frontale più classicamente Arca, determinata dall’inconfondibile mansarda e del suo profilo che richiama chiaramente il “Family feeling” del Marchio, un profilo laterale dalle forme semplici e molto lineari e uno specchio di coda che si ispira a quello degli ultimi motorhome proposti dalla Factory laziale e si caratterizza per gli ampi cantonali a tutta altezza che inglobano, nella parte inferiore, la modernissima ed efficiente (e molto “automotive”) fanaleria a led.

L’unione tra queste tre “sezioni” apparentemente così diverse tra loro è realizzata in modo armonico e costituisce un insieme gradevole che alleggerisce ancora di più l’impatto di dimensioni già di per se piuttosto contenute.

Questo nonostante le bandelle di altezza ridotta e le finestre contraddistinte da dimensioni non eccessive: sono in tutto cinque, quattro Polyplastic Polyvision con scuro/zanzariera avvolgibili della Seitz (tutte a compasso tranne quella posteriore, opportunamente di tipo scorrevole per non interferire con l’installazione di un eventuale portabici) e una Seitz Dometic S4 con combi scuro plissettato/zanzariera a beneficio della mansarda. Un’ulteriore vetratura, seppure fissa, è fornita dalla porta cellula opzionale Metallarte, dotata di scuro plissettato, mentre la dotazione di oblò prevede tre elementi Brutsaert da 40×40 cm con apertura tramite manopola a beneficio di letti posteriori, cucina e doccia, e un panoramico Remis 70×50 a manovella per la zona anteriore.

La cabina di guida

La classica e ben riuscita linea della mansarda ha già dimostrato da tempo in altri mansardati Arca di sapersi unire in modo armonico con la cabina originale del Fiat Ducato, e anche in questo caso non si smentisce, coadiuvata da raccordi laterali ben sagomati e assemblati.

Internamente, il passaggio cabina/abitacolo è favorito dal piano letto ribaltabile che garantisce un’altezza utile ampia e un passaggio privo di ostacoli, mentre la visibilità anteriore è quella solita, corretta, fornita dalla cabina Fiat, non limitata in altezza dal profilo della mansarda; un po’ più problematica quella sul lato destro, causa la mancanza di una finestra in posizione avanzata, mentre posteriormente è favorita dalla finestra centrale, visibile anche in modo parziale dallo specchietto retrovisore interno.

La dotazione di serie della meccanica prevede ABS, Airbag conducente, vetri elettrici, specchietti esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, chiusura centralizzata con telecomando porte cabina, sedili con braccioli e predisposizione radio. Con il pacchetto opzionale “Pack Evolution” si hanno anche il climatizzatore cabina, l’Airbag passeggero, il Cruise control e, soprattutto, l’ESP con Traction+ e Hill Holder.

Accessi e aperture di servizio

Di serie, l’Arca M 686 GLT è dotata di porta cellula Hartal a chiusura singola, mentre nell’esemplare in prova è presente quella della toscana Metallarte, da 188×50 cm con doppia serratura di sicurezza, chiusura centralizzata, vetro fisso a sviluppo obliquo da 95/73x 31 cm, oscurante e controporta attrezzato in abs. È servita da due gradini integrati in abs, quello inferiore è da 60×16 cm e con alzata di 21 cm, mentre il superiore, con la stessa alzata, è largo 57 e profondo 22 cm: partendo da una soglia posta ad appena 27 cm dal suolo portano al livello del pavimento interno, a 68 cm da terra.

Sulla sinistra della porta cellula è ricavato il vano bombole per due elementi da 11/13 kg, costruito internamente con un unico guscio in abs e con una soglia di accesso posta a 43 cm dal suolo, è dotato di un consistente portellone da 63×56 cm con sistema di blocco a incastro in posizione aperta. Ha dimensioni interne da 66x67x33 cm ed è dotato di due griglie di aerazione sul piano inferiore da 8 cm di diametro. Ospita due staffe fermabombola con lacci e l‘attacco Truma MonoControl CS.

Dopo le grigie di aerazione del frigorifero e il bocchettone di riempimento del serbatoio dell’acqua, si apre il garage posteriore, qui in configurazione a volume variabile: largo 216 cm e profondo da un massimo di 85 a un minimo di 73 cm, con il letto a castello inferiore in opera offre uno spazio di stivaggio alto 61 cm, che diventano, però, ben 151 con il ribaltamento di quest’ultimo verso l’anteriore e il suo bloccaggio in posizione tramite due fettucce con pulsanti automatici: un’operazione molto semplice e immediata che non implica la rimozione del materasso.

È servito da due portelloni simmetrici da 131×60 cm con doppia serratura e pannello dello stesso spessore (45 mm) della scocca, dotati di una staffa di aggancio rapido alla parete – semplice ma efficace – per il bloccaggio in posizione aperta. Il vano ha una soglia di accesso posta a 60 cm da terra e un fondo rivestito nello stesso materiale del pavimento cellula; non è dotato di ganci di fissaggio per il carico e per l’illuminazione e il riscaldamento sfrutta la luce a led e le due bocchette di diffusione previste anche a servizio del letto inferiore.

Sulla fiancata sinistra, infine, oltre allo sportello per la cassetta wc, è collocato l’attacco alla rete elettrica di terra.

Impiantistica

La qualità dell’impiantistica è, da sempre, uno dei connotati essenziali e distintivi del prodotti Arca, e anche in questo nuovo veicolo se ne ha una prova tangibile. L’impianto idrico, però, pone qualche riserva per quanto riguarda la sua accessibilità: tutto il suo “cuore”, infatti, (serbatoio in polietilene da 110 lt e pompa acqua Shurflo Trail King 7) è radunato in una posizione anomala, sotto l’armadio appendiabiti, ed è difficilmente raggiungibile per operazioni di controllo/manutenzione se non rimuovendo il pannello inferiore dell’armadio o i ripiani del vano sottostante. Ottima, per contro, la sua realizzazione globale, con sistema tipo John Guest a innesto rapido e tubazioni in Rilsan e collegamenti finali dei miscelatori (in metallo cromato ad appannaggio di cucina, bagno e doccia) realizzati con raccordi in acciaio.

L’impianto di scarico conta su sifoni e tubazioni rigide con raccordi angolari di tipo domestico. Il serbatoio di recupero, da 140 litri di capacità, è collocato sotto il pianale ed è coibentato e riscaldato, con ghigliottina centrale e comando a filo semirigido con maniglia portato in comoda posizione esterna sul lato posteriore/sinistro della scocca. Gli scarichi interni contano su pilette da 30 mm per cucina e bagno e da 40 per la doppia piletta della doccia.

L’impianto gas è correttamente realizzato per configurazione e qualità generale, ma patisce di qualche problema in fatto di accessibilità dei sezionatori interni, inseriti sotto l’armadio appendiabiti, in posizione defilata e nascosta, occultati alla vista anche da uno dei tubi corrugati di diffusione dell’aria calda.

L’impianto elettrico, tutto con fili in canalina, si avvale di un trasformatore/caricabatteria Nordelettronica, modello NE 143 P, collocato (insieme con quadro di distribuzione e fusibili Nordelettronica NE196) sotto il sedile passeggero. Della stessa azienda veneta il pannello di controllo delle utenze, dotato anche di sensore per la temperatura interna. La batteria servizi, non fornita di serie, trova collocazione all’interno della cassapanca del divano laterale.

L’illuminazione è completamente a led e prevede nella zona living una plafoniera centrale a 240 led corredata da tre tubi da 20 led collocati sotto i pensili (due sul lato sinistro, uno sul lato destro). Un identico elemento lineare è a servizio della cucina e del bagno, mentre un’altra plafoniera a tetto uguale a quella per il living è posizionata nel corridoio. La doccia è dotata di una propria illuminazione con plafoniera circolare da 20 led, mentre ai letti a castello posteriori provvedono due luci lineari dotate ognuna di 6 led e alla mansarda due spot orientabili.

La dotazione di prese elettriche conta su tre prese a 12V, tra cui una installata nel pannello multiplo a beneficio dell’ingresso, una per il mobile porta tv e l’ultima per il letto posteriore/garage. Due le prese a 220V, posizionate una a fianco dell’ingresso e l’altra a beneficio del letto a castello superiore.

Il riscaldamento e produzione di acqua calda sono delegati al complesso Truma Combi 4 da 4 KW, interamente collocato sotto la panchetta frontale della dinette, in ottimale posizione centrale rispetto allo sviluppo della cella abitativa, con comando portato a fianco dell’ingresso. Curata e abbondante, nonché efficace, la distribuzione dell’aria calda che conta su otto bocchette (ben tre per i letti posteriori e il garage) e sulla diffusione frontale dedicata alla mansarda con sette punti di diffusione dedicati.
Da segnalare, infine, la pregevole presenza del sistema di evacuazione degli odori della cassetta wc con sfiato a tetto.

Mobili e tappezzerie

L’arredo adotta una linea semplice, finalizzata più a fornire volumi generali regolari e ben sfruttabili che a costituire esempio di design, e appena “spezzata” nella sua linearità dalle ante dei pensili bombate. La costruzione è in multistrato e prevede una struttura con fiancali dello spessore di 12 mm e ante da 15 mm.

I pensili (con ante rivestite in Arkorcell) sono dotato di cerniere DGN a molla e maniglie in alluminio anodizzato; chiusure “Push-Lock” di moderno design, invece, per ante e sportelli. Non sono previste aerazioni anticondensa per i pensili o paretine per living e letti con la stessa funzione.

Nel veicolo in test, l’essenza chiara “Oregon Pine” fornita di serie contribuisce non poco ad aumentare la generale sensazione di spazio generata da una disposizione interna ben curata in fatto di spazi e ingombri degli elementi. In alternativa, l’interno è fornibile con essenza “Alabama Cherry” media (tipica di molte realizzazioni Arca) oppure nella più scura Noyer Imperial. La cucina conta su un piano di lavoro antigraffio da 30 cm, mentre il tavolo adotta un piano ampliabile a libro con base ed elementi aggiuntivi da 15 mm di spessore.

La tappezzeria conta su tessuti in microfibra, buoni spessori di sedute e schienali e, nella versione adottata sul veicolo in prova, in configurazione bicolore nelle combinazioni grigio (schienali) e rosso/blu (sedute). Di serie è offerta la tappezzeria con banda verticale, (anche qui blu o rossa) con conformazione regolare che favorisce l’approntamento del letto supplementare in dinette. Disponibili anche altre configurazioni,  in diverse combinazioni di colori e materiali (microfibra o ecopelle).

Il soggiorno

Il living rappresenta in qualche modo il vero “cuore” dell’allestimento ed è realizzato con lo scopo di fornire il massimo spazio vivibile in sosta grazie a una estesa modularità.

La configurazione “base” prevede una dinette a “U”, con le due panche contrapposte collegate da una seduta longitudinale addossata alla parete. Gli spazi di seduta, alti dal pavimento 53 cm, misurano 96×52 cm per la panca frontemarcia, 87×44 cm per quella opposta, 57×21 cm per la parte longitudinale e 57×44 cm per quanto riguarda la panchetta laterale, mentre lo spessore delle cuscinerie conta su 11 cm per le sedute e da 15 a 10 cm per gli schienali. Le due “parti” del soggiorno possono essere unite a formare un unico, grande salotto semicircolare grazie a una parte trasversale che va a chiudere l’accesso in cabina e fornice un piano di seduta da 47×46 cm. Si realizza tramite uno schienale aggiuntivo che s’inserisce tra panca contromarcia e sedile destro e a due ribaltine sollevabili e bloccabili con meccanismo fornito dalla Project 2000.

Un’altra ribaltina è sollevabile dal lato della panca frontemarcia e amplia ulteriormente l’ospitalità fornita da questo “salotto” portandola fino a otto persone. Il tutto si può, poi, eventualmente trasformare in un letto aggiuntivo matrimoniale da 180×120 cm che porta a sei in posti letto totali disponibili. Sei anche i posti omologati in viaggio: due frontemarcia con cinture a tre punti e due contromarcia con cinture addominali.
Il tavolo su piantana telescopica ha il piano ampliabile a libro: due parti normalmente ripiegate si “aprono” sorrette da quattro (due per parte) sostegni estraibili. Il piano così ottenuto, alto dal pavimento 78 cm, misura in totale 95×85 cm, con una larghezza ridotta a 43 cm da chiuso. Delle cassapanche, una, quella contromarcia è pienamente disponibile, con uno spazio utile interno di 94x40x54 cm, accessibile tramite un’apertura con anta incernierata di 40×33 cm. La cassapanca frontemarcia ospita al suo interno il complesso Truma Combi: pur avendo teoricamente spazio libero, di fatto non è molto utilizzabile a causa della presenza della delicata valvola FrostControl montata in posizione centrale, oltre al passaggio delle diramazioni di termoventilazione del riscaldamento. Parzialmente disponibile è, invece, la cassapanca a beneficio della panchetta laterale che, oltre a ospitare la batteria servizi, offre uno spazio di 53x40x54 cm accessibile lateralmente tramite un’anta a ribalta da 45×32 cm. Sempre a destra, è collocato il pensile porta tv con chiusura a serrandina e spazio interno da 34x30x53 cm e vano a giorno superiore da 51×32 cm, mentre i due pensili sul lato sinistro, dotati di due ante da 90×38 cm, hanno lo spazio interno, non partizionato, da 89x37x38 cm e un vano a giorno superiore da 96×33 cm. Luce e aerazione diurna sono forniti da una finestra a compasso da 84×34 cm e da un maxi oblò Remis a manovella, molto alto e un po’ difficile da manovrare perché inserito nella parte di tetto che sale a formare la mansarda. La luce serale, oltre che dalla plafoniera centrale a led, è garantita da tre elementi lineari ad accensione individuale collocati sotto i pensili.

I servizi

La cucina è collocata subito a sinistra dell’ingresso, ha uno sviluppo lineare e presenta un piano di 99×58 cm alto 96 cm dal pavimento, con zona di lavoro libera da accessori, tra lavello e fornelli, quantificabile in una dimensione di 40/8x30cm. Le dotazioni contano su un lavello inox (con coprilavello/tagliere in legno personalizzato inserito nel pacchetto opzionale “look”) da 36 cm di diametro e profondo 11 cm, con miscelatore monocomando in metallo cromato. Il gruppo cottura è della Thetford, di forma triangolare (40x36x50 cm) con copertura in cristallo e tre fuochi da 7,5 cm di diametro, distanti tra loro 15.5 cm. Manca la cappa aspirante (non fornibile neppure in opzione) e l’aerazione è affidata alla finestra da 65×29 cm e a un oblò da 40×40 cm.

Lo stivaggio nel mobile cucina è lievemente condizionato dal vano bombole che occupa parzialmente la parte bassa. All’interno sono disponibili due vani più alti da 45×43/53×58 cm (lato sinistro) e 28,5x44x42 cm (lato destro), mentre la parte bassa è occupata da uno spazio passante da 99×22,5×16 cm che ingloba anche un portabottiglie e tre spazi. Il tutto è accessibile da due ante, la sinistra da 67×42 cm, la destra da 42×67 cm. Sopra quest’ultima è collocato il cassetto portaposate che, oltre alla parte attrezzata in abs, conta su due piccoli spazi liberi da 8,5x46x7 e 27×5,5×7,5 cm.

Il pensile superiore ha un’anta da 98×38 cm e uno spazio interno non partizionato da 98x38x35 cm, mentre nella colonna posta a fianco del mobile cucina, sopra il frigorifero Thetford N3000 da 175 litri, è disponibile un ulteriore vano con anta da 48×44 cm e vano di 55x54x51/34 cm.

La toilette è accessibile tramite una porta da 192×52 cm con maniglia di tipo domestico, accesso senza scalino e pavimento complanare. È arredata in legno e il lavabo – inox da 27 cm di diametro, profondo 12 cm, servito da un miscelatore monocomando in metallo cromato e alto 90 cm dal pavimento – è inserito in un mobiletto verticale con armadietto dotato di anta da 66×25 cm che nasconde un vano interno non suddiviso da 50x40x19 cm di spazio utilizzabile.

È disponibile anche un pensile con anta da 88×29 cm e spazio di stivaggio diviso in senso orizzontale in due vani alti 33 cm, profondi 19 e larghi, rispettivamente, 56 e 30 cm, mentre sopra il wc è ricavato un vano a giorno da 46x10x11 cm. La dotazione prevede bicchiere, specchio da 73×40 cm, finestra opacizzata con scuro e zanzariera da 44×29 cm, portasciugamani e spazzolino per il wc, un Thetford C260. Il box doccia è separato da un porta pieghevole in metacrilato che lascia libero uno spazio di accesso di 185×44 cm. Ha dimensioni di 82×70 cm, con un’altezza utilizzabile di 189 cm e piatto in termoformato con doppia piletta di scarico rialzato di 17 cm dal pavimento. Le pareti sono rivestite in melaminico, è presente una colonna attrezzata (indipendente dall’erogatore, montato su asta regolabile) e l’aerazione è garantita dalla presenza di un oblò da 40×40; presente anche l’illuminazione dedicata, ottenuta tramite una plafoniera a led.

Zona notte e armadi

In un mezzo di questa tipologia, la zona notte da considerare come principale è senza dubbio la mansarda, alla quale i progettisti Arca hanno dedicato particolari attenzioni. Prima di tutto nello spazio, che prevede una larghezza del letto di 160 cm a fronte di una lunghezza utile da parete a parete di 212 cm, anche se, in effetti, il materasso (in poliuretano dallo spessore di 12 cm) misura 186 cm per lasciare spazio utile alle condutture laterali della termoventilanzione.  L’altezza da terra è di 170 cm, e quella utile al soffitto di 69 cm. La rete, a doghe, è rialzabile per favorire i movimenti da e per la cabina di guida e non dispone di copertura inferiore. L’aerazione è affidata alla finestra frontale Seiz da 111×17 cm con scuro plissettato e zanzariera, mentre la climatizzazione invernale prevede la diffusione del riscaldamento nella parte anteriore tramite sette punti di uscita. A disposizione degli occupanti, la scaletta metallica con fissaggio antisganciamento, due spot led orientabili e, in opzione (compresa nel già citato pacchetto “look”), due tasche portaoggetti.

Di dimensioni generose e ben ambientati anche i letti castello posteriori, entrambi da 217×82 cm. Quello inferiore è alto dal pavimento 47 cm e un’altezza utile al cielo di 77 cm, mentre il superiore, dotato di scaletta di accesso metallica, rete anticaduta, pannello imbottito di abbellimento nella confluenza tra parete e tetto e, in opzione, di tasca portaoggetti, è alto 136 cm del pavimento e beneficia di un’ampiezza al soffitto di 68 cm. Separabili dal resto della cellula abitativa con una tenda scorrevole, sono entrambi dotati di rete a doghe, illuminazione con luce lineare a led e riscaldamento con bocchette dedicate, mentre l’aerazione è fornita da un oblò 40×40 per il letto superiore, e dalla finestra ad apertura scorrevole, con scuro e zanzariera, da 84×39 cm per quello inferiore.

L’armadio appendiabiti, collocato tra colonna frigo e letti posteriori, ha un’anta unica da 110x54cm con un vano da 127x61x58 cm dotato di asta appendiabiti, al cui interno corrono sia la canalizzazione dell’aria calda dedicata al letto a castello superiore sia il condotto di sfiato del wc a tetto. Come già accennato, nella stessa colonna, in basso, è collocato il serbatoio dell’acqua, racchiuso entro un inscatolamento integrale in legno. A fianco di questo, sono ricavati due ripiani larghi 19 cm, profondi 61 e alti 25 e 20 cm: anche se un po’ “invasi” da alcune parti dell’impiantistica (come i sezionatori del gas, le tubazioni di adduzione dell’aria calda o la pompa acqua, montata a incasso nel pavimento del primo ripiano) si dimostrano comunque utili per riporre i capi meno ingombranti o utilizzati.

Il letto ricavabile dalla dinette, infine – di dimensioni non abbondanti e da utilizzare in situazioni occasionali – richiede pochi cuscini aggiuntivi (uno dei quali viene utilizzato anche dall’ampliamento in funzione giorno) e si allestisce semplicemente grazie alla possibilità di abbattimento rapido del tavolo e alle ribaltine laterali delle dinette sollevabili.

Disposizione interna e dislocazione impianti

Dati tecnici

Arca M 686 GLT
Dimensioni e posti
Tipologia Mansardato
Dimensioni 686x232x310 cm
Posti omologati 6
Posti letto 6
Posti frontemarcia con
cintura di sicurezza
4+2 contromarcia con cinture addominali
Autotelaio
Meccanica Fiat Ducato 35L telaio longheronato alto, carreggiata posteriore allargata
Passo 403,5 cm
Sbalzo anteriore 94.8 cm
Sbalzo posteriore 187,7 cm
Motorizzazione base 2.0 Multijet Euro 5+ – 115 cv
Motorizzazioni opzionali 2.3 Multijet Euro 5+ – 130 cv
2.3 Multijet TGV Euro 5+ – 148 cv
Trazione anteriore
Accessori di serie Carreggiata maggiorata, Fix&Go, pneumatici extraserie camping, paraurti in tinta, sospensioni posteriori bilama, chiusura centralizzata cabina con telecomando, alzacristalli elettrici, cristalli atermici, specchietti esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, predisposizione radio con altoparlanti in cabina e antenna integrata nello specchietto, sedili con braccioli, ABS, Airbag conducente, sedile conducente e passeggero con regolazione longitudinale e schienale reclinabile, sedile guida regolabile in altezza, moquette cabina, fodere sedili coordinate
Massa complessiva a pieno
carico kg
3500
Massa dichiarata in ordine di
marcia kg
2995 – Versione provata con Motorizzazione 2.3 Multijet 130 CV (15 kg) e Pack Evolution completo di climatizzatore manuale (18 kg), ESP con Traction+ e Hill Holder (3,5 kg), Airbag passeggero (2,5 kg), Cruise Control (1 kg. Totale veicolo in CamperOnTest kg 3035
Portata utile kg 505 (465)
Scocca
Carrozzeria Scocca a pannelli sandwich. Pareti con doppio rivestimento esterno in vetroresina, coibentazione in styrofoam, reti metalliche affogate nello strato interno per sostegno dei mobili, giunzioni pareti/pavimento/tetto in estruso idrorepellente, pavimento con rivestimento esterno in vetroresina. Mansarda in vteroresina, bandelle in alluminio, cantonali, calate in abs e raccordi in vetroresina.
Spessori
pavimento/pareti/tetto mm
52/45/31
Garage Gavone posteriore a volume variabile con doppi portelli simmetrici da 131×60 cm, soglia di carico a 60 cm da terra. Spazio interno 216×85/73×151/61 cm
Porte e
finestre
Porta cellula Metallarte con doppia serratura di sicurezza, finestra fissa con scuro plissettato, controstampo interno in abs con portaoggetti. Doppio gradino interno integrato in abs, quattro finestre Polyplastic Polyvision, tre con apertura a compasso e una scorrevole, con unibloc oscurante/zanzariera, finestra mansarda Seitz S4. Tre oblò a tetto di cui uno panoramico da 70×50 cm e due 40×40 cm. Portelli di servizio Metallarte con telaio in alluminio e serrature di sicurezza.
Impiantistica
Gas Vano esterno per due bombole da 11/13 kg con ganci fermabombola, riduttore di pressione Truna Monocontrol CS, aerazione tramite apposite feritoie a pavimento. Tre rubinetti sezionatori inseriti alla base del’armadio.
Riscaldamento e boiler Truma Combi 4 da 4kW di potenza, canalizzazione aria tramite 7 bocchette in cellula più diffusione in mansarda con sette feritoie frontali. Valvola antigelo FrostControl.
Elettricità Batteria supplementare opzionale, caricabatterie e trasformatore Nordelettronica NE186 inserito alla base panchetta laterale dinette, pannello di comando Nordelettronica a led. Illuminazione interna a led, una presa a 12V, tre a 220V.
Acqua Serbatoio acqua potabile 110 litri interno, pompa a pressostato Shurflo Trail King 7, tubazioni in rilsan, innesti tipo John Guest, rubinetti monocomando cromati, pilette di scarico inox con sifoni per cucina, toilette e doccia, serbatoio di recupero esterno da 140 litri coibentato e riscaldato. Wc Thetford C260 da 17,5 litri.
Prezzi e accessori
Prezzo base Euro 52.940 (Versione 2.0 Multijet 115 CV Euro5+)
Prezzo esemplare provato (Con I.V.A. FF).
Con morizzazione 2.3 lt/130 CV (1.210 euro), tappezzeria opzionale (475 euro) e Pack Evolution (Climatizzatore manuale, Cruise control, Air Bag passeggero, ESP con Traction+ e Hill Holder, Euro 2.320).
Totale veicolo in CamperOnTest Euro 56.945

Il nostro giudizio
Costruzione
Meccanica di base
Fiat Ducato con telaio longheronato alto, sospensioni bilama e passo lungo su una lunghezza limitata
Sicurezza
Di serie ABS con EBD ed airbag guida. Airbag passeggero, Cruise Control, ESP, Traction+ e Hill Holder inclusi nel pacchetto opzionale “Safety”
Volumetria e masse
Passo extralungo su lunghezza di 686 cm con sbalzo limitato. Altezza “da mansardato” che ovviamente incide sull’equilibrio generale
Scocca e materiali
Scocca con pareti di alto spessore, alcune finezze costruttive e coibentazione in styrofoam e polistirolo. Mansarda con guscio in vetroresina.
Assemblaggio e rifiniture
Rifiniture generalmente curate anche nelle congiunzioni delle parti in abs.
Componentistica
Finestre Polyplastic Polyvision a filo carrozzeria, portelli di servizio ben realizzati, finestre di dimensioni un po’ limitate.
Impianto idrico
Serbatoio acqua potabile da 110 litri, pompa dell’acqua di qualità, rubinetti miscelatori monocomando in metallo cromato con raccordi in acciaio, sistema di scarico di pregio con sifoni, condutture di tipo domestico e serbatoio esterno coibentato e riscaldato. Una “stella” in meno per l’accessibilità problematica a serbatoio acqua e pompa per controlli e manutenzione
Impianto elettrico
Batteria supplementare opzionale, componentistica Nordelettronica, illuminazione a led con qualche componente di tipo un po’ economico, buona disponibilità di prese elettriche interne.
Gas
Vano per due bombole da 11/13 kg esterno, ben realizzato e di facile accesso, dotato di Truma Control CS. Sezionatori interni in posizione, però, decisamente infelice.
Riscaldamento
Truma Combi 4 da 4kW correttamente posizionata al centro del veicolo per ottimizzare la portata dei flussi. Canalizzazione interna capillare e ben distribuita. Bocchette dedicate ai letti posteriori e al garage, diffusione frontale in mansarda.
Mobilio e arredamento
Mobilio molto semplice e lineare, ben costruito anche se dall’aspetto un po’ “leggero”. Pensili senza suddivisione degli spazi e sprovvisti di aerazioni anticondensa, paretine anticondensa assenti per dinette e letti.
Cuscini, materassi e tappezzeria
Cuscinerie ergonomiche di buona qualità disponibili in più varianti. Letti tutti provvisti di rete a doghe e materassi di spessore corretto.
In viaggio
Facilità di guida
Veicolo di dimensioni contenute e sbalzo posteriore limitato, facile da guidare grazie alle qualità di una telasitica ridondante. Visibilità anteriore ottimale anche in presenza della mansarda, visibilità sul lato destro limitata alla sola vetratura della porta cellula. Possibilità di utilizzare per la visione posteriore anche la vetratura sulla parete di coda
Comodità dei posti a sedere
Poltrone anteriori originali dotate di fodere coordinate e braccioli, living confortevole.
Panoramicità
Buona per chi viaggia in cabina di guida, meno per i passeggeri in dinette che, anche se in poszione corretta e complanare alla cabina, non hanno visibilità sul lato destro e beneficiano di una finestra sinistra di dimensioni ridotte.
Climatizzazione
Il climatizzatore motore è opzionale. In inverno, grazie alla presenza del Monocontrol CS Truma, è possibile utilizzare la Combi anche in viaggio.
In sosta
Living
Accogliente, ampio ed estensibile, versatile e molto confortevole. Tavolo ampliabile a dimensioni notevili
Letti
Dimensioni corrette, anche abbondanti per i letti posteriori. Reti a doghe per tutti, ma mancano le paretine anticondensa. A causa della canalizzazione dell’aria calda, il letto in mansarda ha il materasso di circa 30 cm più corto rispetto allo spazio massimo disponibile.
In cucina
Mobile lineare di dimensioni non eccessive, buona dotazione di vani di stivaggio, lavello e miscelatore di pregio. Di serie, il frigorifero Thetford N3000 a colonna da 175 litri, ma mancano la cappa aspirante (surrogata da finestra e oblò) e il sistema di accensione piezoelettrica del gruppo cottura
Toilette
Locale arredato in legno, di dimensioni corrette, complanare al resto della cellula, con buoni vani di stivaggio, dotato di finestra opacizzata con scuro e zanzariera e accessoristica comprendente anche lo spazzolino per il wc.
Doccia
Buone dimensioni globali. Ben dotata, con porta in metacrilato, colonna attrezzata, illuminazione led dedicata, oblò da 40×40 cm e piatto con doppia piletta di scarico. Pareti rivestite solo in melaminico
Disimpegni e circolazione nell’abitacolo
Nessun gradino o dislivello, corridoio centrale senza “curve” o impedimenti, porta cellula semiavanzata che permette salita e discesa da e per il soggiorno senza interferire con la zona servizi
Capacità di stivaggio
Sufficiente la dotazione interna di pensili, ma la cassapanca frontemarcia non è sfruttabile per la presenza della Truma Combi e della sua accessoristica, mentre qualla contromarcia, totalmente disponibile, ha un portello di accesso di dimensioni limitate. Armadio comodo, ma con parte inferiore poco sfruttabile a causa della presenza del serbatoio dell’acqua.
Gavoni e garage
Gavone posteriore a volume variabile ampio soprattutto in altezza e capace anche con il letto inferiore in opera, ma non è mai, in nessuna modalità, accessibile dall’interno cellula. Manca di ganci di fissaggio carico. Ampi i portelloni di accesso, con sistema di ritenuta semplice ma efficace.
Gestione del veicolo
Capacità di carico e portata utile
Nella configurazione “Light” da 35 qli, anche con i motori da 2,3 lt il veicolo offre un buon margine a patto di limitarsi all’equipaggio “tipo” di due adulti e altrettanti ragazzi.
Autonomia
Capacità serbatoi buona, abbondante quella del serbatoio di scarico. Illuminazione a led parca nei consumi, batteria servizi opzionale.
Facilità di manutenzione
Accessibilità organi meccanici originale, buona quella del riscaldamento e nella norma per l’impianto elettrico. Decisamente problematica e complicata l’accessibilità nelle operazioni di controllo e manutenzione per quanto riguarda serbatoio e pompa acqua.
Rapporto prezzo/prestazioni
Veicolo che si dimostra perfettamente “calato” nella parte del veicolo familiare. Ben abitabile, facile da gestire e guidare, dimostra tutta la capacità specifica nella tipologia del Marchio laziale. Anche se con qualche relativa incertezza e concessione all’economia di scala, comunque marginali, appare riuscita la difficile simbiosi tra qualità generale di “livello Arca” e un posizionamento di mercato favorevole.

Legenda

Inadeguato
Da migliorare
Adeguato alla classe di costo
Buono, assicura fruibilità e soddisfazione agli utilizzatori
Eccellente, difficile trovare di meglio

Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e di quanto il mercato offre nello stesso momento e per la fascia di prezzo riferita al veicolo sotto esame.

Ci ha particolarmente convinto

Il primo aspetto che colpisce positivamente del M 686 GLT è il rapporto favorevole tra ingombri totali e abitabilità: in una dimensione totale che si può definire relativamente compatta, infatti, questo mansardato offre un alto livello di vivibilità, soprattutto riferendosi all’equipaggio familiare “tipo” (tipicamente due adulti e due ragazzi) al quale dedica letti fissi di ampie dimensioni, servizi completi e zona giorno capace di accogliere tutti con estrema comodità. Proprio la configurazione progettata per quest’ultima – con la versatilità data dalla configurazione variabile capace anche di creare un ampio e conviviale “salotto” – rappresenta da sola un “must” di rilievo. Ma da sola non basterebbe se non fosse accompagnata da un resto dell’allestimento ben calibrato nelle dotazioni e da un progetto generale equilibrato in ogni sua parte, dove solo la cucina, in certi frangenti, può apparire un po’ sottodimensionata: una limitazione relativa, però, visto che la famiglia camperistica moderna, ormai, è sempre meno incline a sfruttare in modo totalmente autarchico le risorse di bordo in fatto di preparazione dei cibi.

Detto dell’abitabilità – il punto saliente che risalta immediatamente all’occhio anche se non si è un “addetto ai lavori”- va sottolineato adeguatamente tutto ciò di cui questo veicolo è dotato, meno appariscente ma, in definitiva, fondamentale a garantire vacanze e viaggi senza problemi. Per prima cosa la qualità dell’impiantistica: ad esempio il sistema di scarico delle acque grigie, che fa capo a un serbatoio esterno ma coibentato e riscaldato e, soprattutto, utilizza sifoni di grandi dimensioni e scarichi rigidi di tipo domestico. Gli fa eco l’impianto idrico (anche se con qualche pecca, come vedremo più avanti, in fatto di accessibilità), con componenti di qualità e affidabilità elevata e alcune particolarità di rilievo come i raccordi in acciaio (anche qui in perfetto standard domestico) della rubinetteria. E infine (oltre a segnalare la presenza del sistema di sfiato a tetto per la cassetta wc) va segnalato l’impianto di riscaldamento che, anche se utilizza “solo” la Truma Combi da 4 kW (comunque sufficiente, vista la cubatura non eccessiva generale e il livello di isolamento della scocca), è realizzato collocando la centrale termica esattamente al centro del veicolo (quindi in posizione ottimale per l’equilibrio dei flussi d’aria) e poi distribuendo l’aria calda in modo abbondante e capillare, arrivando a dedicare ai letti posteriori due bocchette e portando una efficace diffusione dell’aria calda sulla parte frontale della mansarda.

Da rimarcare, infine, gli aspetti che riguardano la struttura generale. Per prima cosa, una scocca di pregio dove i punti più qualificanti sono rappresentati dalle pareti di spessore superiore (e di molto) alla media della categoria – realizzate in modo sofisticato, con Styrofoam come isolante e piastre di alluminio annegate per il fissaggio del mobilio – e la mansarda con guscio in vetroresina, il tutto assemblato con cura e buona precisione. A sorreggere il tutto, infine, una telaistica Fiat Ducato in configurazione ottimale per un mezzo di questa tipologia, con telaio longheronato alto autoportante, passo da 4035 mm a fronte di una lunghezza di 686 cm, sospensioni posteriori bilama: ingredienti che, messi assieme, determinano un veicolo stabile, “leggero” e rassicurante nelle sensazioni che trasmette al guidatore. Sintetizzando, semplicemente facile da guidare.

Riteniamo migliorabile

Come detto, l’impiantistica dell’M 686 GLT è, in piena tradizione Arca, realizzata con ottimi materiali. Al tempo stesso, però, sembra sia stata un po’ sottovalutata la sua accessibilità, in particolare per quanto riguarda l’impianto idrico. Lo spostamento del serbatoio dell’acqua sotto l’armadio per far posto a una collocazione centrale e più efficace della Truma Combi, ha portato a “inscatolare” completamente il serbatoio, rendendolo accessibile solo rimuovendo il piano inferiore dell’armadio. Ancora più problematica la collocazione della pompa dell’acqua, vicino, si al serbatoio, ma in una posizione quasi inaccessibile per le operazioni di normale controllo e/o manutenzione. Spicca, poi, ancora di più il fatto che nella stessa zona, sempre sotto l’armadio, in posizione buia e quasi nascosta (senza un pila o una sorgente luminosa è difficile, ad esempio, capire i simboli sulle singole manettine), siano stati sistemati i sezionatori dell’impianto a gas: si tratta di comandi di uso comune e frequente che in questo caso, risultano di azionamento perlomeno problematico e difficoltoso.

L’arredo interno, a prima vista, può apparire un po’ “leggerino” rispetto alla standard Arca: si tratta, comunque, di un aspetto tutto sommato più di apparenza che di sostanza, anche se è da rimarcare l’assenza di paretine anticondensa sia per il living sia per i letti e delle aerazioni con la stessa funziona a beneficio dei pensili. La costruzione, poi, è piuttosto semplice, con pensili privi di separazioni interne e quindi, pur buoni come volume totale, meno ottimamente sfruttabili. Non si può fare a meno di notare, poi, la qualità di alcune componentistiche, come le luci lineari a led sotto i pensili, di tipo economico e poco adeguate al livello abituale Arca e anche in contrasto con altri aspetti dello stesso allestimento come, ad esempio, la elevata qualità della rubinetteria o del resto dell’impianto elettrico, in particolar modo per quanto riguarda la stesura tutta in canalina e le prese 12 e 220V, abbondanti e ben posizionate.

Nelle componentistica, da segnalare le dimensioni limitate della finestra in dinette e la notevole altezza dal pavimento del maxi oblò che, in questo modo, risulta manovrabile con qualche difficoltà.

Un cenno, infine, va al letto in mansarda che, pur ben ambientato e realizzato, ha la caratteristica di avere il materasso quasi 30 cm più corto dello spazio massimo a disposizione da parete a parete. Una scelta comunque tecnicamente giustificata dal fatto di avere il piano ribaltabile e l’adduzione dell’aria calda che porta la canalizzazione nella zona frontale che corre lungo le pareti.

In conclusione

Creare un veicolo per la famiglia che sia abitabile senza rinunce in ogni fase, notturna o diurna, completo nei servizi e al tempo stesso con dimensioni non eccessive (anzi, per gli standard attuali, piuttosto contenute) non è un’operazione facile e presume un “know-how” specifico di alto livello, risultato non solo di abilità progettuale intrinseca ma anche di una lunga esperienza specifica. Qualità, queste, che Arca, nella sua lunga storia, ha dimostrato di avere e che ha immesso in forze in questo nuovo prodotto.
In meno di sette metri, l’M 686 GLT, infatti, è in grado di fornire adeguata abitabilità alla famiglia media in tutte le situazioni – in particolare grazie a un living capace di diventare un grande e conviviale “salotto” – e di non farle rinunciare nemmeno alle piccole e gradi comodità che ornai gli equipaggi del terzo millennio esigono. La sfida ulteriore affrontata dalla factory di Pomezia, però, è stata ancora più ardua, perché sul piatto c’era da realizzare la difficile coesistenza tra i canoni costruttivi tipicamente Arca e la volontà di posizionare il prodotto in una fascia di mercato appetibile, finora poco frequentata dal Marchio laziale. Grazie anche alle sinergie proprie del Gruppo Trigano, si può definire il risultato finale come molto apprezzabile: le economia di scala, se ci sono, sono tutto sommato marginali e, seppure con qualche particolare migliorabile, l’M 686 GLT ha un “cuore” forte fatto di struttura, livello costruttivo e qualità dell’impiantistica in linea con quanto ci si aspetta da una Casa che proprio su questi aspetti ha sempre fondato il suo ormai più che cinquantennale percorso produttivo. Ed è proprio con i nuovi concetti tipici di questo come di altri veicoli usciti ultimamente dalla sua “fucina”, attualizzati pur se sviluppati nel solco di una solida tradizione, che Arca si prepara con giustificato ottimismo ad affrontare le difficilissime sfide del terzo millennio.

Riferimenti e contatti del costruttore

Arca Camper S.p.A.
Via Naro 71 – 00040 Pomezia – Roma
Tel. +39 06 91 61 081 – Fax +39 06 91 60 12 47 – E-mail: info@arcacamper.it
www.arcacamper.it

Fotogallery

Si ringrazia per la gentile collaborazione Grosso Vacanze
Via Divisione Alpina Cuneense, 2, 12040 Genola (CN) Tel. 0172-68650 – E-mail: info@grossovacanze.com
www.grossovacanze.com