April 20, 2024

La meccanica

Il C-CompactLine 143 è allestito sullo scudato da trasformazione del Fiat Ducato 35 Light con telaio extraserie AL-KO AMC: realizzato in acciaio zincato, lo chassis ribassato dell’azienda tedesca è adottato con passo da 380 cm, cosa che permette una ripartizione della lunghezza complessiva, di 689 cm, tra uno sbalzo anteriore di 95 cm e uno posteriore di 214 cm (pari al 56,3% del passo), mentre la larghezza esterna è limitata a soli 212 cm a fronte di un valore interno di 205. I contenuti ingombri in larghezza hanno suggerito ai tecnici Carthago di optare per una carreggiata posteriore di 186 cm (181 all’anteriore), mentre per ciò che concerne l’altezza complessiva del veicolo, questa si situa a 289 cm.

Dotato di doppio pavimento passante da 17 cm, il C-CompactLine 143 offre un’altezza utile interna compresa tra un minimo di 175 cm, rilevati in presenza del letto basculante e un massimo di 197 cm, presenti nella parte centrale e posteriore dell’abitacolo.

Anteriormente, il C-CompactLine 143 presenta un’altezza da terra, misurata al centro del paraurti anteriore, di 30 cm; 37 sono invece i cm che separano da terra il paraurti posteriore, il tutto in presenza del telaio Light, caratterizzato dall’adozione di cerchi da 15 pollici e da pneumatici 215/75R15C. Il nuovo C-CompactLine 143, inoltre, può essere richiesto, così come tutti i modelli della gamma omonima, anche con telaio Fiat Ducato 40 H, cerchi da 16 pollici e massa complessiva di 4250 kg, mentre a livello di sospensioni, il costruttore offre la scelta tra le “normali” sospensioni posteriori indipendenti tipiche del telaio AL-KO AMC o le più sofisticate pneumatiche autolivellanti AL-KO AirPremum X2 (riservate all’asse posteriore) o X4 (anteriore e posteriore), aspetto, quest’ultimo, che può accrescere l’altezza complessiva del veicolo di circa 30 mm.

Per ciò che concerne le motorizzazioni, infine, Carthago offre la scelta tra tre diverse alternative, tutte in linea con le normative antinquinamento Euro5+: la base è rappresentata dalla versione 130 Multijet, spinta dal conosciuto propulsore da 2286 cc e 130 cv, mentre chi desidera maggiori performance può optare per il nuovo 150 Multijet, 2286 cc con turbina a geometria variabile e 148 cv di potenza, unità presente sul veicolo oggetto di questo CamperOnTest, o sul più grande e potente 180 Multijet Power, con motore da 3 litri, turbina a geometrica variabile e 177 cv, tutte abbinate, di serie, a un cambio manuale a sei rapporti e disponibili anche in abbinamento all’automatizzato Comfort-Matic.

La scocca

Il C-CompactLine 143 sfrutta come base il robusto telaio AL-KO AMC: sorregge il pavimento inferiore, un sandwich composto da un rivestimento inferiore in vetroresina (2 mm), coibentazione in RTM da 40 mm e rivestimento interno in laminato da 6 mm per un totale di 48 mm.

Su questa struttura poggia l’ossatura del doppio pavimento: alto 17 cm, è dotato di struttura separatrice realizzata in multistrato fenolico da 15 mm rivestito in laminato antigraffio. Il piano di calpestio, invece, poggia sulla struttura del doppio pavimento ed è realizzato in multistrato fenolico da 20 mm rivestito, all’interno, con un linoleum effetto parquet.

Le pareti laterali, autoportanti, sono realizzate accoppiando due lastre di alluminio liscio da 1 mm di spessore e interponendo tra queste la coibentazione in RTM da 30 mm: grazie alle qualità isolanti e all’alta resistenza meccanica garantita da questo materiale, le pareti non necessitano di ossatura interna. Caratterizzate, all’esterno, da una verniciatura bicolore bianca/grigio pastello, le pareti adottano, all’interno, un pregevole rivestimento interno in microfibra imbottita, elegante e facilmente lavabile in caso di necessità, che porta lo spessore complessivo a 38 mm.

Le pareti, poi, sono giuntate tra loro e con il pavimento tramite appositi binari in alluminio: questo stesso sistema è impiegato anche nel montaggio del tetto che, data la particolare forma del veicolo, con pareti rastremate e curvate nella parte superiore, non necessita di cantonali laterali. Dotato di rivestimento esterno in vetroresina antigrandine, coibentazione in RTM e interno in alluminio, il tetto presenta lo stesso rivestimento in microfibra imbottita utilizzato per le pareti. Il rivestimento interno non è però completo: in corrispondenza di alcune tratte del riscaldamento canalizzato Truma Combi, infatti, non è presente. Si tratta di una scelta tecnica per consentire un maggiore passaggio del calore verso la lastra interna in alluminio e favorire quindi il riscaldamento di questa per un maggiore comfort.

Sempre per ciò che concerne l’assemblaggio della scocca, pareti e tetto presentano apposite scanalature impiegate per facilitare il perfetto incastro tra struttura esterna e mobilio, a tutto vantaggio della robustezza. La parete posteriore, lineare, segue i dettami tecnici di quelle laterali: è contornata da un ampio specchio perimetrale in abs (14×12,5 cm) che ingloba i gruppi ottici a sviluppo verticale, il paraurti con relativo porta targa e, nella parte superiore, il terzo stop e la telecamera per la retromarcia.

Il frontale, invece, è realizzato in vetroresina: si tratta di uno stampo a doppio guscio coibentato con poliuretano che ingloba l’ampio parabrezza panoramico e il cofano motore, apribile con meccanismo basculante. La parte bassa della scocca può contare su bandelle in alluminio estruso da 2 mm di spessore per uno sviluppo verticale di 21 cm: solidarizzate al veicolo tramite apposite staffe metalliche, sono costituite da più elementi per semplificare le eventuali operazioni di sostituzione in caso di urto e ospitano gli ampi parafanghi in abs, opportunamente bombati verso l’esterno.

Michel

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