April 25, 2024

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Il nuovo Fiat Ducato raccoglie l’eredità del fortunato modello “targato” 2006 mutuandone e migliorandone i contenuti di base e segnando un nuovo “step” in fatto di stile, dotazioni e tecnologia

Tre camper su quattro in Europa utilizzano la base meccanica Fiat Ducato: basterebbe questa cifra per inquadrare da sola l’entità di un successo nel campo del turismo di movimento che, soprattutto con l’ultima versione uscita nel 2006, ha acquisito dimensioni notevoli.

E a 33 anni dalla sua nascita, avvenuta nell’ormai lontano 1981, il veicolo commerciale leggero Fiat arriva alla sesta generazione e si rifà completamente il trucco, proponendosi con nuovi e aggiornati contenuti.

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Il connotato che ovviamente salta subito all’occhio è l’inedito “look”, realizzato seguendo i più moderni e attuali dettami stilistici. Un design che senza dubbio è in grado, se debitamente valorizzato, di conferire ai nuovi camper una linea sempre più accattivante e automobilistica.

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Tra le caratteristiche fondamentali, i fari slanciati e dotati di luci DLR (a led a richiesta), il cofano motore più ampio e bombato, con un design specifico finalizzato a contrastare le infiltrazioni d’acqua e migliorare l’accesso al vano motore, la calandra e lo “skid-plate” (disponibili nelle varianti di colorazione ”chrome shadow” o “piano black”) e il paraurti anteriore ridisegnati.

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Quest’ultimo è ora costruito in quattro pezzi, per aumentare la facilità di riparazione e d’intervento: si tratta di un aggiornamento, tra i tanti, ispirato dal continuo collegamento che Fiat Professional attua nei confronti dei propri acquirenti. Molti degli interventi tecnici di cui questa nuova serie del Fiat Ducato beneficia, infatti, derivano proprio da questo “filo diretto”.

Alcuni sono specificatamente arrivati da utenti e operatori del mondo del veicolo ricreazionale: ad esempio, interventi sulla frizione (con un nuovo attuatore idraulico sul motore 2.3 e riduzione del rapporto di trasmissione sul motore 3.0) e sui freni per ridurre usura e rumorosità, di nuove sospensioni con precarico maggiorato (e nuovi attacchi delle sospensioni anteriori per ridurre le infiltrazioni) e utilizzo, per la sospensione posteriore, di materiali compositi che hanno permesso un risparmio di 15 kg nel peso.

La scocca, nei punti più delicati e soggetti a sollecitazioni, ha ricevuto interventi di rinforzo che, però, non hanno appesantito il tutto, anzi: grazie all’utilizzo di nuovi materiali e componenti, si arriva a un risparmio di 20 kg di peso nelle versioni cabinate. Altre doti importanti e dedicati alle versioni Camping Car sono il peso totale a terra fino a 4,4 tonnellate e il carico massimo ammissibile sull’asse posteriore fino a 2500 kg.

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Fin qui estetica, meccanica e struttura: ma il nuovo Ducato segna anche un passo avanti importante per quanto riguarda la sicurezza attiva e il comfort di guida, allineando la propria dotazione ai migliori esempi in campo “automotive”. La nuova versione del telaio torinese, infatti, offre ora di serie il controllo di stabilità (ESC) unito all’ASR e al controllo LAC (Load Adaptive Control) che adatta in tempo reale il controllo di stabilità in base alle variazioni del carico; sempre di serie, anche il sistema anti-rollio (ROM – Roll Over Mitigation e RMI – Roll Movement Intervention), per massimizzare il comfort e ridurre il rischio di ribaltamento.

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Inutile sottolineare quanto questi “accessori” possano essere importanti ai fini di garantire la sicurezza di marcia per veicolo come i camper, soggetti spesso a carichi importanti e a continue variazioni di entità e posizionamento dei medesimi. Di serie, anche l’Hill Holder, il sistema che, in caso di pendenza sensibile, bloccando momentaneamente i freni dei veicoli al rilascio del pedale, facilita enormemente le partenza in salita.
Tra le opzioni possibili, l’avanzato sistema antislittamento evoluto Traction+ unito al “Hill Descent Control” che permette d’impostare una velocità in discesa e mantenerla costante senza interventi da parte del guidatore.

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Il novo Ducato potrà anche essere equipaggiato di altri due sofisticati dispositivi, molto utili durate la guida: il ripetitore sul cruscotto dei segnali stradali (Traffic Signal Recognition), il “Lane Departure Warning”, che segnala acusticamente e visivamente il superamento tanto delle linee di mezzerie come di quelle che delimitano il bordo della strada, e e il sistema che regola automaticamente gli abbaglianti in base alla distanza dei veicoli provenienti in senso opposto (High Beam Recognition).

Nel nostro test, svolto sulle strade nei dintorni del “Proving Ground” Fiat di Balocco – in occasione della presentazione ufficiale specificatamente dedicata alla stampa di settore, avvenuta giovedi 15 maggio – abbiamo potuto verificare l’efficacia di questi sofisticati sistemi che, lungi dal togliere il piacere di guida, sono senza dubbio un valido aiuto per la sicurezza in marcia, quella cosiddetta “attiva”, cioè deputata a prevenire i problemi prima che essi si verifichino.

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Nella stessa occasione, grazie alla collaborazione dei collaudatori Fiat, abbiamo potuto testare l’efficacia sia del Traction+ sia del “Hill Descent Control”, su un particolare settore della pista di Balocco attrezzato con tratte a forte pendenza e con fondo ad aderenza differenziata: la ruota sulla parte resa simile al ghiaccio (fondo in resina-cemento innaffiato d’acqua), frenata e limitata nella rotazione in modo automatico dal Traction+, limita il suo scivolamento e permette al veicolo di salire su una pendenza del 15%.

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Confermata la gamma dei motori disponibili, tutti Euro5+: alla base è il 2 litri da 115 CV, economico e adatto ai veicoli più leggeri. Due le unità da 2,3 litri, il 130 CV e il 148 CV con turbina a geometria variabile, mentre ai vertici dell’offerta è collocato il potente 3 litri da 177 CV. Tutte le unità sono state riviste per migliorare i consumi e, con la stessa finalità, sono stati introdotti importanti ausili, come il sistema Start&Stop e il Gear Sìhift Indicator, che indica visivamente al guidatore il rapporto del cambio migliore da utilizzare nelle varie situazioni ai fini della massima efficienza e minor consumo di carburante.

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Uno dei motivi del grande successo del Ducato come meccanica per i veicoli ricreazionali si deve alla particolare attenzione che la Casa torinese ha nei confronti di questo settore. Non è un mistero, infatti, che gran parte della produzione del commerciale leggero Fiat vada proprio a costituire la base per gli allestimenti dei costruttori europei. Molte le particolarità espressamente ed esclusivamente dedicate al camper, tutte confermate anche per questa nuova versione:  il telaio ribassato CCS – disponibile, come la versione longheronata alta, con i passi da 3000, 3450, 3800, 4035 mm, oltre a quello da 4300 mm XXL introdotto recentemente -, la carreggiata posteriore allargata, i cabinati con taglio del padiglione predisposto in fabbrica, le versioni scudate per i veicoli a progettazione integrale, quelle con flange apposite per il montaggio del telaio AL-KO nella sua varie configurazioni, i sedili girevoli in cabina anche disponibili con cinture integrate nello schienale.

Con il nuovo Ducato, proprio questi ultimi, assumono una nuova conformazione: espressamente dedicati agli allestimenti, siano essi mansardati, profilati o motorhome, si chiamano “Captain Chair”, e acquisiscono una conformazione con imbottiture maggiorate e poggiatesta integrato, e un rivestimento studiato appositamente per adattarsi, come motivo e colore, ai tipici interni di un autocaravan. Per gli allestitori, i nuovi sedili, inoltre, sono disponibili anche con la sola imbottitura “nuda”, per facilitare al massimo le possibilità di personalizzazione.

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La plancia, infine, con un nuovo quadro strumenti caratterizzato da bordi cromati – e, di serie per le versioni camper, un portabottiglie centrale – acquisisce la possibilità di ospitare una vera centrale di “infotainment” con il sistema Uconnect che ingloba navigatore satellitare (TomTom), retrocamera, radio CD/Mp3 con ingessi usb e Aux, Bluethoot , tutto comandabile tramite un ampio schermo Touch Screem da 5 pollici.

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Il nuovo Ducato, insomma, più che un restyling, appare, per usare un gergo informatico, un importante ”upgrade” di un progetto già di per sé di grande successo.
Una realizzazione che, sempre di più, tiene in grande considerazione le esigenze dei camperisti europei, con una nuova personalità ricca di fascino, ma anche proponendosi come una base meccanica sempre più performante, sicura, completa ed efficiente.

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Beppe Finello

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