April 26, 2024

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Irene Braccialarghe è nata e vive a Genova, una città storicamente dedita alle esplorazioni e alla conoscenza del Mondo. Una curiosità innata che l’ha portata a viaggiare molto presto. Prestissimo: a 18 mesi con i propri genitori, e con un mitico Fiat 900 furgonato.
Un furgoncino color senape, uno di quelli con il tetto rialzabile: era uno “Shango”.
Quel primo approccio con il mondo del Viaggio, e da lì per molti anni a seguire, ha iniziato a scavare in lei il  “tunnel” (come lo chiama in modo affettuoso), che nel tempo è diventato un autentico canyon: per tutti i primi 17 anni della vita, infatti, ha avuto la fortuna di viaggiare, in Italia, in Europa e in Nord Africa.
Dal piccolo furgonato, come spesso accade, la famiglia di Irene si è “evoluta” verso mezzi sempre più grandi e comodi, passando per alcuni modelli e case costruttrici mitiche.

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Racconta Irene: «Talvolta i nostri Viaggi sono stati in Paesi vicini, mentre altre volte anche piuttosto lontani: d’inverno si viaggiava con la mente, studiando geografia e con le tantissime guide, pubblicazioni e riviste, oltre alle foto… »
Insomma, questa autentica passione per il Viaggio Irene un po’ l’ha sempre avuta nel DNA, ma ci ha sicuramente messo tanto “del suo”, per essere così com’è oggi!

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Non appena raggiunta la giusta età per iniziare ad esplorare in modo autonomo, è partita: la prima esperienza all’estero è stata a 17 anni, per lavorare, in quella che allora era la meta per eccellenza, Londra!
«Mesi passati lavorando moltissimo ma anche divertendomi moltissimo: i guadagni servivano per il mantenimento, ma l’energia che sentivo, la voglia di imparare una lingua diversa e soprattutto l’avere intorno persone di nazionalità differenti e diverse era fortissima. E anche inebriante!».
Rientrata per terminare il liceo, dopo la maturità Irene è partita per un viaggio in solitaria: questa volta ha scelto il bus come mezzo.
Il Belgio è stata la destinazione di quel viaggio, vissuto con lo zaino e spostandosi da un ostello all’altro: anche quell’occasione si è sperimentata, capendo che quando si viaggia, soprattutto se si è soli, si è molto più aperti alle conoscenze, agli incontri, al cogliere le sfumature che il mondo continuamente offre.

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Tornata anche da quell’esperienza, e continuando a tratti a viaggiare con i propri genitori in estate, ha continuato a spostarsi tra l’Italia ed il Belgio per circa due anni: è del 2003 il viaggio in Russia, uno di quelli che ricorda con maggiore vividezza, nonostante la grande fatica.
«Nel 2006 sono invece riuscita a fare un viaggio che sognavo da sempre: un viaggio oltreoceano e con un’amica, una carissima amica: le mete ‘possibili’ erano più di una, poiché quello che interessava principalmente era spostarsi liberamente, seguendo il lavoro ma anche la curiosità, e quell’anno la meta fu il Nord America!
Un territorio vastissimo, così grande che solo quando ci si arriva se ne comprende l’estensione.
Un viaggio magnifico, durato 6 mesi: itinerante e sempre all’avventura, quella vera, con tantissime esperienza diverse, a bordo dei mezzi più vari e soprattutto, ancora una volta, con il piacere e l’onore di incontrare tante persone, ognuna con la propria storia».

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Non “satura” di quel viaggio, e tornata a casa in autunno, un mese dopo era di nuovo su un aereo, sempre per il Canada: stavolta l’atterraggio era a Toronto, e da lì, in inverno, per più di tre giorni in autobus, attraverso quell’affascinante ed immenso Paese.

A fine primavera del 2007 Irene rientra in Italia, ma solo temporaneamente: stava per iniziare un’altra avventura, sempre legata allo splendido mondo del Viaggio itinerante.
Difatti dal 2007 ha lavorato attivamente nella piccola Casa Editrice che i genitori avevano aperto, dedicata all’esclusiva preparazione ed edizione di guide per chi viaggia in camper: contrariamente ad altre pubblicazioni, infatti, la famiglia Braccialarghe era specializzata nell’andare in prima persona sul campo, con i propri camper, per valutare personalmente ed in modo diretto ogni tipo di informazione che potesse essere utile, dalle dimensioni delle strade e dei ponti alla disponibilità o meno di servizi per il turismo itinerante, il che poteva significare la presenza o meno di strutture, piuttosto che di servizi pratici, o altro. Ovviamente però raccontando e fotografando anche tutto quello che era utile per studiare i vari itinerari, lavorando così anche sulla parte ‘turistica’, oltre a quella tecnica.

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Nel 2008, appena presa la patente C per poter guidare il suo nuovo camper che si era aggiunto alla “famiglia”, un veicolo americano, ha iniziato ad andare, in modo autonomo, durante l’estate, a fare le “sue” guide: buona parte dei viaggi li ha fatti sola, amando profondamente la quiete e l’autonomia del viaggiare, mentre in altri è stata accompagnata, in alcune parti del viaggio, da amici; esperienze diverse tra loro, ma tutte belle.
Così in questi anni ha avuto la possibilità di esplorare in modo approfondito il Portogallo, la Croazia, l’Italia meridionale e centrale, la Sardegna, la Grecia e l’Olanda.

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Nel corso del 2013 Irene ha intrapreso un’altra avventura: per circa sei mesi ha vissuto e lavorato in Spagna, in Galizia, per l’esattezza sul Cammino di Santiago; era curiosa, ancora una volta, di trovarsi in un vero e proprio crocevia umano.
«Su quel percorso antico passa letteralmente il mondo intero, e anche da ferma (lavoravo in un posto fisso) ho avuto così la possibilità di ricevere il regalo dell’incontro con molte persone diverse, provenienti dall’intero Pianeta».

Nel 2014, a 30 anni e prossima ai 31, Irene ha invece preso un’altra decisione: tanti sono gli stimoli che sente, da sempre, e che il Viaggiare ha “semplicemente” evidenziato, ogni volta; è sensibile all’Arte, che rappresenta anche il tema centrale dei suoi studi universitari e al mondo del Teatro, così come ai temi Sociali e quelli riguardanti i diritti umani.
Viaggiare le ha aperto molte porte, alcune delle quali geografiche, altre mentali: ecco così profilarsi nella mente l’idea di aprire un’Associazione Culturale, chiamata Vivicamper, che si dedicherà a tanti progetti.
«Scrivere e Viaggiare fanno parte di me per cui continuerò a farlo, ma in questa forma avrò la possibilità di Viaggiare anche in modo diverso, e magari anche di… far viaggiare in un modo diverso. Il progetto è partito da poco, ma speriamo che abbia lunga vita e che, soprattutto, riesca a raggiungere il maggior numero di persone possibile e che riesca a “operare” in tanti settori.»

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La scommessa è forte, ma la grande viaggiatrice e conoscitrice di Mondi, Gente e luoghi Irene Braccialarghe crede fermamente che si debba credere nei propri Sogni, per cui… l’appuntamento è sul neo-nato Sito, www.acvivicamper.com, che sarà in costante aggiornamento.

Beppe Finello

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