CamperOnFocus: Carthago C-Line I 5.0

Uno dei “miti” della storia Carthago nella sua seconda generazione: criteri costruttivi Premium, ergonomia, tecnica, comfort di vita a bordo e prestigio in una nuova forma ricca di carattere e grinta

Il nome C-Line identifica quella che si può considerare la “classe media” dell’offerta Carthago, una gamma che nel tempo, fin dalla sua prima apparizione (da dieci anni come motorhome Chic, dal 2008 con la denominazione attuale) ha saputo farsi apprezzare per qualità costruttiva, comfort e prestigio. Con la seconda generazione, che ha visto la luce proprio in questa stagione, l’azienda tedesca ha effettuato una profonda evoluzione, più che una rivoluzione, finalizzata a offrire un’immagine generale completamente diversa a una gamma “storica” e apprezzata a tutte le latitudini e nuovi contenuti tecnici ed estetici.
La nuova offerta di integrali C-Line si presenta piuttosto articolata e in grado di venire incontro alle più svariate esigenze. All’interno di questa, uno dei modelli che meglio di altri esemplifica il DNA degli integrali C-Line II, è senza dubbio il C-Line 5.0, il più lungo, con i suoi 747 cm, tra i modelli dotati del telaio con assale posteriore singolo (ai vertici della gamma sono collocate le due varianti XL 5.5 LE e XL 5.8 Q di lunghezza superiore agli otto metri ma con telaio con doppio assale posteriore) e anche uno di quelli che si propone di fornire il massimo livello di comfort notturno. La sua pianta, infatti prevede la presenza della camera posteriore con letto centrale nautico, a tutt’oggi una delle disposizioni più accattivanti, richieste e apprezzate, anche sul nostro mercato.

Allestito sulla meccanica Fiat Ducato con telaio ribassato AL-KO, il C-Line II 5.0  gestisce una lunghezza di quasi sette metri e mezzo con un passo di 4134 mm che lascia “scoperto” uno sbalzo non eccessivo, pur se comunque superiore ai due metri. Offerto di serie con peso massimo di 35 quintali, quindi guidabile con patente “B”, il C-Line 5.0 può essere richiesto sulla meccanica con peso totale di 4250 o anche, con maggiorazione opzionale, di 4500 kg: una configurazione che, oltre a fornire un margine utile di carico di quasi una tonnellata, si rivela molto indicata per un mezzo dagli ingombri non trascendentali e fornisce una guidabilità  – comunque buona anche nella versione più “leggera” – di ottimo livello. A contribuire all’ottima stradalità, interviene la dotazione di serie in fatto di sicurezza attiva, veramente completa di quasi tutto ciò che Fiat offre a corredo della propria meccanica: sono presenti, infatti, oltre all’immancabile ABS, anche ASR, Airbag conducente e passeggero, ESC (il controllo elettronico della stabilità) e Hill Holder. Molte, però, le dotazioni non presenti sul veicolo in configurazione base, come il climatizzatore: il C-Line 5.0, però, come il resto della gamma, offre una lunga lista di pacchetti accessori – più che “optional”, definibili come “personalizzazioni” – molto ben composti e offerti a prezzi particolarmente vantaggiosi.

Esteticamente, la seconda serie C-Line è immediatamente riconoscibile per la nuova calandra che, abbandonato il classico motivo con griglie orizzontali, acquisisce un inedito frontale con barre verticali, accoppiato a un nuovo design dei gruppi ottici (forniti di serie di luci DLR a led), per un insieme molto “automotive”, quasi aggressivo, sportivo e al tempo stesso elegantemente grintoso.

Il frontale non ha novità solo nell’estetica: il parabrezza , infatti, è stato ampliato nella parte alta di 9 cm, così da migliorare ulteriormente la visibilità anteriore, anche se ciò ha portato a una leggera “asincronia” con i vetri laterali, più bassi. Fanno bella mostra di sé anche i due specchietti laterali tipo “pullman”, dalla doppia ottica e buona visuale, regolabili elettricamente dall’interno, mentre il cofano motore, pur con tutte le limitazioni tipiche della tipologia, fornisce un accesso accettabile agli organi meccanici; in particolare, è rimarchevole il tappo per il rabbocco del liquido lavavetri portato all’esterno.

La cellula offre una linea che si colloca nella tradizione Carthago: aspetto pulito e lineare, con grafica non troppo invadente e un generale equilibrio di forme. A chiudere, uno specchio di coda non troppo imponente, caratterizzato dalla cornice in abs. Spiccano i gruppi ottici a sviluppo verticale, ben visibili, che, particolare secondario ma comunque curioso (e voluto), da accesi formano la lettera “C”.

La costruzione si rifà a dettami tipici dei veicoli di classe Premium della stessa Factory di Aulendorf. La scocca, infatti, adotta pannelli di tipo autoportante, senza utilizzo di intelaiatura in legno, realizzati con un sandwich in doppia lastra di alluminio, esterna e interna, e interposto isolante RTM, per uno spessore totale di 38 mm. Come già visto in altre realizzazione del Marchio, le due pareti vanno a congiungersi al tetto curvandosi nella parte superiore e rendendo superfluo, di fatto, utilizzare cantonali di raccordo. Il tetto, poi, differisce nella costruzione solo per il rivestimento esterno in vetroresina antigrandine e realizza, insieme alle pareti, una vera e propria “Gabbia di Faraday” a prova di fulmini, sullo schema di quanto realizzato nel mercato automobilistico.

Per quanto riguarda il pavimento, la parte che appoggia sul telaio (compresa quella in corrispondenza del garage) è realizzata con rivestimento esterno e interno in vetroresina e isolante RTM. Il progetto prevede la presenza di un’intercapedine di 17 cm, dove sono collocati impianti e gavoni di sistemazione ad accesso anche interno (tramite botole), e funzione di accumulo di calore, isolando così in modo ancora più efficace dal freddo. Nuova la struttura di sostegno, che ora si avvale di traverse in acciaio zincato, robuste e leggera allo stesso tempo, con un interessante risparmio in fatto di peso, quantificabile attorno ai 10 kg. L’attenzione all’utilizzo invernale è evidente anche nel sistema di assemblaggio di pareti, tetto e pavimento tramite binari in alluminio e assenza di ponti termici. Concludono la costruzione, i già citati grossi cantonali posteriori in abs in quattro pezzi (per una maggiore facilità di riparazione), le bandelle in alluminio e il frontale interamente in vetroresina monoblocco e isolato. Una robusta struttura metallica scatolata, infine, è dedicate a sostenere il garage posteriore.

Ottimo anche il livello della componentistica, che prevede la presenza delle nuove finestre brunite Seitz De Luxe (quattro in totale) e della porta cellula Hartal a larghezza maggiorata, vetrata, attrezzata e con doppia serratura, servita da un gradino interno e uno esterno ad azionamento elettrico, oltre che dalla zanzariera scorrevole. La porta dedicata alla cabina ha fattezze interne di tipo automobilistiche ed è dotata di gradino ribassato per la salita, mentre la dotazione di oblò annovera la presenza di un maxi oblò Heki III con apertura a manovella, tre Mini Heki dedicati a camera posteriore, letto basculante e zona bagno, un oblò a pantografo per la doccia e uno con ventola a beneficio della cucina.

L’allestimento del Carthago C-Line I 5.0 si caratterizza per la presenza di un gavone garage posteriore, dalle buone dimensioni (112 cm in altezza per 122 di profondità e 220 in larghezza) servito da un portellone principale sul lato destro (108×105 cm) con pistone a gas e da un secondo portello di servizio sul lato opposto da 65×50 cm, entrambi dotati di doppia guarnizione di tenuta.

L’allestimento interno prevede illuminazione e riscaldamento tramite bocchetta dedicata;  presenti sul veicolo in esame, e compresi nel pacchetto opzionale add-on plus 1, anche i ganci di fissaggio carico su guide, il rivestimenti della parete posteriore e laterale in agugliato e i vani di sistemazione con reti.

Tra le altre aperture esterne, spiccano quella sul lato anteriore sinistro, dedicata ad accedere allo spazio sotto la cassapanca e al gavone passante nel sottopavimento, e quella opposta che fa accedere a un vano, anch’esso comunicate con il doppio pavimento, disponibile sotto il divanetto,. Per quanto riguarda, poi, ancora le aperture, è interessante segnalare come la loro costruzione sia realizzata con la stessa struttura delle pareti.

L’impiantistica del C-Line segue dettami di elevato livello praticamente in ogni suo componente, a partire da quello idrico che può contare su un serbatoio di acqua potabile dalla capienza di ben 170 litri. Il serbatoio di raccolta, peraltro, è un po’ sbilanciato (è da di 110 litri), anche se, in opzione, è disponibile con capacità aumentata a 150 litri. In ogni caso, è da rimarcare come entrambi i serbatoi siano collocati internamente al doppio pavimento, in posizione protetta dal gelo. Interna, quindi, al riparo dai rigori invernali, anche la saracinesca di scarico, azionabile tramite la stessa botola che dà accesso ai serbatoi per le operazioni di pulizia e manutenzione. L’adduzione di acqua è effettuata da un pompa a presostato Shurflo – posizionata un po’ lontano dal serbatoio ma comunque di buona potenza – tramite tubazioni semirigide e con miscelatori di pregio in acciaio cromato per cucina, bagno e doccia.

Il riscaldamento si affida, di serie, alla potente Truma Combi da 6 kW, in configurazione CP Plus con comando digitale, collocata nel basamento della stessa colonna che comprende il frigorifero. Per favorire le operazioni di routine, la sua valvola Frost Control è accessibile tramite una piccola botola nel pavimento. I flussi di aria calda sono ben distribuiti in tutta la cellula: significative le parti espressamente dedicate alla cabina (con tre bocchette), al parabrezza e al letto posteriore, attorno al quale corre una diramazione dedicata. Anche il doppio pavimento fa la sua parte: il riscaldamento viene diffuso al suo interno così da creare una sorta di “cuscino” ad accumulo di calore che rende la cellula confortevole anche in presenza di climi particolarmente rigidi. A richiesta, poi, il Chic C-Line 5.0 (così come gli altri modelli C-Line con assale posteriore singolo) è fornibile con il riscaldamento Alde a convettori, per un’adattabilità al turismo invernale ancora più elevata.

L’impianto elettrico fa capo a un gruppo centralina/caricabatterie e quadro fusibili della CBE collocato all’interno del garage, in posizione facilmente accessibile tramite la rimozione di una griglia metallica, mentre le due batterie servizi al gel, da 80 Ah cadauna trovano sistemazione in un apposito vano tecnico raggiungibile da uno sportello esterno sul lato sinistro. Tutto l’impianto è gestito dal pannello di controllo digitale di ultima generazione, anch’esso della CBE, di facile e intuitivo utilizzo.

Molto curata l’illuminazione interna, interamente a led, che comprende una moltitudine di spot lungo tutto l’arco del veicolo (camera posteriore compresa) sia sotto i pensili sia nelle pensiline (con quelli del soggiorno dimmerabili), nel corridoio centrale, attorno al maxi oblò e nel sottobasculante. Molto bella anche l’illuminazione diffusa a tetto, che segue la line dei pensili ed è presente anche nella zona della separazione tra bagno e doccia e nel sottobasculante. Altre situazioni molto eleganti sono delegate a strisce a led in corrispondenza dello specchio all’ingresso e sotto il piano cucina, quest’ultima non solo scenografica, ma anche utile per vedere bene il contenuto dei cassetti in condizioni di scarsa luminosità. Concludono la dotazione, due luci di lettura orientabili per il letto posteriore e altre due, fisse, per il letto basculante.

L’impianto gas, infine, utilizza un vano esterno ben realizzato e accessibile che può ospitare due bombole da 11/13 kg ed è fornito (con il pacchetto opzionale “super”) di riduttore Truma DuoControl CS comprensivo di interruttore inerziale e di riscaldatore EisEx. Comoda la posizione dei sezionatori, collocati sotto il piano cucina e accessibili aprendo il primo cassetto sul lato destro.

Calore, accoglienza, eleganza e tangibile sensazione di “ricchezza”: sono queste le impressioni che fornisce l’arredo del C-Line, una volta saliti a bordo. Merito di un mobilio classico e dalle forme morbide, ben dimensionato, con un’essenza media (denominata “Torino”, a richiesta con essenza “Milano” bicolore) arricchita da pannellerie crema a beneficio della zona cucina, ottimamente realizzato sia dal punto di vista estetico sia da quello costruttivo.

Belle anche le cuscinerie, di qualità, con imbottitura consistente e forma molto ergonomica che consente un buon comfort dei passeggeri in viaggio, con un supporto ben calibrato per la schiena. Tra le particolarità dei cuscini in dinette, da segnalare la parte centrale semi indipendente, che permette, senza dover rimuove il tutto, di poter aprire comodamente il coperchio  della cassapanca.

Allo spazio all’interno di quest’ultima, poi, si può accedere anche tramite uno sportello laterale. Nel pavimento, inoltre, sono ricavati altri due spazi di stivaggio piuttosto profondi, uno anteriore, di fronte all’ingresso (utilissimo, ad esempio, per le scarpe), e uno all’altezza del blocco cucina, accessibili tramite botole.

Il living accoglie convenientemente quattro/cinque persone grazie alla dinette a “L”, alla poltroncina contrapposta e ai sedili in cabina girevoli. Il tavolo non è ampliabile, ma ha buone dimensioni ed è in grado di translare nelle quattro direzioni e ruotare completamente. Tutta la zona offre un elevato grado di comfort, grazie alla luminosità offerta dalla presenza del maxi oblò Heki III e della classica finestra sul lato sinistro, oltre che della vicinanza della ariosa zona guida.

Manca una finestra avanzata sul lato destro, che sarebbe utile sia per la panoramicità in viaggio dei passeggeri sia per la visibilità del conducente. In quella zona, dietro al divano laterale, Carthago ha predisposto la collocazione della tv, con un efficace sistema di sollevamento meccanico (opzionale).

Nella parte centrale della cellula si sviluppa il complesso del blocco cucina, che si distingue per ergonomia, dotazioni e intelligente configurazione degli spazi di stivaggio. Il mobile ha una conformazione particolare, smussata al centro e più profonda ai lati, non riconducibile a nessun “standard” ma studiata sia per favorire i movimenti del cuoco di turno sia per offrire adeguato spazio di lavoro. A incrementarne la fruibilità, interviene una porzione del coprilavello che, una volta rimossa, può essere agganciato sulla paretina laterale andando a  costituire un ulteriore utile ripiano aggiuntivo. Nel mobile sono inserite due file di cassetti dotati di chiusura a richiamo automatico: quelli di sinistra sono provvisti anche di separatori interni riposizionabili per ottimizzare e razionalizzare lo spazio. Al centro, un vano scorrevole con pattumiera, mentre a lato è ricavato un ulteriore spazio verticale ottimizzato in funzione portabottiglie. Al tutto si aggiunge la disponibilità di due ampi pensili

La dotazione comprende un gruppo cottura Dometic a tre fuochi con copertura in cristallo parzializzabile e accensione piezoelettrica e un lavello inox.

Opposta al mobile cucina, un colonna dotata di cassetto inferiore ospita il frigorifero Dometic a colonna da 160 litri; a fianco a questo, è ricavato un ulteriore vano estraibile sviluppato in altezza e dotato di ripiani con gabbia metallica.

La toilette si articola nella sperimentata configurazione in ambienti separati collocati ai lati opposti della cellula. Sul lato sinistro, la doccia indipendente, di ampie dimensioni anche se con conformazione piuttosto irregolare (anche sul piatto, che deve fare i conti con la presenza del passaruota), offre un rivestimento integrale in termoformato, erogatore su asta regolabile, colonna attrezzata, illuminazione e oblò dedicati, comoda porta scorrevole in metacrilato, doppia piletta di scarico e pedana in legno nautico asportabile che, a doccia aperta, costituire un piano di passaggio utile ad ampliare le possibilità di movimentazione nella camera posteriore. Sul lato destro si sviluppa il bagno, con dimensioni proprie corrette, finemente arredato in legno, con ampio piano lavello in vetroresina, armadietto sottolavabo con porta biancheria, pensile ad angolo con specchiera e wc Thetford C260.

Come spesso accade in queste configurazioni, la porta del bagno, una volta aperta, va a separare di fatto tutta la parte posteriore della cellula abitativa creando di fatto una zona notte autonoma e completa, a prova di privacy.

Quest’ultima annovera un letto centrale di buone dimensioni che si distingue per la sofisticata configurazione: è dotato, infatti, di rete Carawinx e, come già accennato, beneficia di un eccellente sistema di riscaldamento perimetrale che “avvolge” letteralmente gli occupanti. Le reti, inoltre, sono separate e hanno ognuna una parte superiore rialzabile. La camera sfrutta l’aerazione fornita da due ampie finestre simmetriche (dotate, di tede di cortesia a pacchetto) e un oblò centrale Mini Heki, mentre l’arredo si completa con testiera con doppia imbottitura, pensili e due ampi armadi ai lati: la sistemazione del vestiario può inoltre contare su due cassettoni scorrevoli alla base del letto, grandi e ben sfruttabili.

Altri due posti letto sono forniti dal classico letto basculante: di buonissime dimensioni, va a porsi in opera a un’altezza ridotta dal pavimento, tanto da poter essere facilmente accessibile sfruttando i piani di seduta della dinette. Ha rete a doghe, materasso di spessore e qualità notevoli e offre un’ambientazione curata che comprende anche due spot di lettura integrati in una mensola, tende perimetrali e oblò Mini Heki dedicato.

Dotazioni di serie

ABS, ASR, Airbag conducente e passeggero, ESP, Hill Holder, fendinebbia, vetro elettrico porta cabina, specchietti “Pullman” a doppia ottica regolabili elettricamente, luci DLR Led, Maxi oblò Heki III, predisposizione TV LCD,  porta cellula a larghezza maggiorata, doppia betteria servizi 2×80 Ah al Gel, sedili cabina girevoli con braccioli, scuri laterali cabina plissettati, tenda plissettata isolante per parabrezza, predisposizione TV.

Dotazioni presenti sul veicolo esaminato

Pacchetto Super, composto da Pacchetto telaio (Climatizzatore automatico, Cruise Control, Chiusura centralizzata porte cabina e cellula con telecomando e funzione “coming home”, specchi esterni “best view” con corpo bicolore e illuminazione area cabina, sedili cabina regolabili in altezza e inclinazione, cruscotto con applicazioni radica e argento), Pacchetto add-on plus 1 (mobile bar con bicchieri, garage posteriore con rivestimento in agugliato e reti di ancoraggio, set tubi prolunga per scarico acque grigie, aerazione SOG per wc cassetta, predisposizione retrocamera, impianto SAT e fotovoltaico), Pacchetto Multimedia (Radio/DVD con antenna esterna con ricezione DVB-2, altoparlanti in cellula, retrocamera Carthago con monitor 7″), Pacchetto Quick-Up (TV LCD 19″ pollici estraibile da retro divano laterale), Truma DuoControl CS, piedini di stazionamento a manovella, telaio 40 Heavy, motorizzazione 2,3 lt/150 Cv, moquette cellula (non installata durante l’esame), allestimento con cuscini decorativi e copriletto.

Quando si “creano” nuove generazioni di veicoli che hanno alle spalle una storia ricca di soddisfazioni, il rischio è quello di farle perdere per strada l’identità e i valori pregnanti e più significativi. Carthago, con il C-Line II, non è caduta in questo errore.
La seconda generazione C-Line, infatti, non solo mantiene intatte tutte le caratteristiche proprie che hanno decretato le meritate fortune della gemma precedente, ma ne rinforza l’esclusività. Questo già a partire dal livello estetico, dove il nuovo e aggressivo frontale appare decisamente riuscito e probabilmente va a prefigurare il “look” che avranno le prossime realizzazioni della Casa di Aulendorf. Importanti anche le evoluzioni tecniche, ma soprattutto, la capacità di offrire un comfort di livello superiore. In questo, Il C-Line 5.0. si distingue particolarmente: difficile trovare un ambiente, diurno o notturno, che non sia stato calibrato per offrire il massimo livello qualitativo di vita a bordo, sia dal punto di vista delle “sensazioni” quasi epidermiche, sia dal punto di vista degli spazi, della funzionalità e della cura nelle realizzazione dell’impiantistica. Un appunto si può fare sulla relativa “ristrettezza” delle dotazioni di base comprese nel prezzo iniziale. Ma – a parte il fatto che ciò che “conta” per la sicurezza è tutto rigorosamente di serie – va considerato che il C-Line 5.0 rientra già a buon diritto nella schiera dei veicoli “definitivi”, e come tale si propone in modo da poter essere configurato a piacimento grazie alla diponibilità di “pacchetti” ben composti e offerti a prezzi vantaggioosi per assencondare le esigenze di un’utenza esperta e navigata. A questo si aggiunge una telaistica di alto livello, capace di fornire una mobilità senza problemi anche in presenza di dimensioni non proprio compatte, e un concetto costruttivo di classe Premium improntato a permettere l’utilizzo del camper in ogni stagione e situazione.

Riferimenti e contatti del costruttore

Carthago Reisemobilbau GmbH
Carthago Ring 1 – D-88326 Aulendorf
Tel. +49 (0) 7525-9200 0 – Fax +49 (0) 7525-9200 3003– E-mail: info@carthago.com
www.carthago.com

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Si ringrazia per la disponibilità
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