April 23, 2024

La meccanica

Il Palace Liner 95 GS è disponibile con due basi meccaniche, entrambe di derivazione prettamente camionistica, capaci di garantire una massa complessiva a pieno carico di 11.990 kg e in linea con le normative Euro 6 per ciò che concerne le emissioni inquinanti.

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Di serie, Morelo offre, come chassis, il prestante Iveco EuroCargo 120E28: con un motore Iveco Tector 7 a 6 cilindri in linea da 6.728 cc, offre una potenza di 280 cv (206 kW) a 2.500 giri/minuto sviluppando una coppia di 1.000 N/m a 1.250 giri/minuto ed è abbinato, di serie, a un cambio automatizzato ZF Eurotronic a 12 rapporti con comandi al volante e controllo elettronico della frizione che può essere utilizzato anche in modalità manuale/sequenziale agendo su un apposito selettore collocato sul lato destro del piantone. Come optional, il Palace 95 GS può essere allestito, come l’esemplare oggetto di questo CamperOnTest, su M.A.N. TGL 12.250: adotta un motore M.A.N. D0836CR a 6 cilindri in linea da 6.870 cc in grado di erogare 250 cv (184kw) con una coppia di 1.000 N/m praticamente costante tra 1.200 e 1900 giri/minuto sfruttabile grazie al cambio automatizzato M.A.N. TipMatic a 12 rapporti.

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Diverse sono, poi, le modifiche apportate alla meccanica di base ad opera dello specialista tedesco Meier Fahrzeugbau: il telaio longheronato del M.A.N. TGL è stato affiancato da dieci sponde laterali in acciaio zincato per sorreggere al meglio, anche e soprattutto lateralmente, il pavimento del veicolo; allo stesso modo i longheroni sono stati prolungati, posteriormente, attraverso un’apposita struttura che sorregge il maxi garage posteriore per auto e che ingloba, nella parte inferiore, le classiche ruote in teflon salvasbalzo. Ancora a livello di telaio, la cabina di guida è stata completamente modificata introducendo un’apposita pedana che ne rialza il piano di calpestio, consentendo al contempo l’installazione di una nuova pavimentazione adeguatamente coibentata e riscaldata. Realizzata in acciaio zincato e verniciato, la pedana consente lo spostamento in avanti della posizione di guida, con conseguente modifica dello sterzo e il riposizionamento dei comandi, serviti da un nuovo e apposito cruscotto in vetroresina, realizzato sempre da Meier e contraddistinto da una grande cura per ciò che concerne la coibentazione termoacustica.

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E’ stato invece prolungato il tubo di riempimento del lavacristalli, ora raggiungibile tramite un apposito bocchettone alle spalle del cofano motore, mentre per ciò che concerne i tergicristalli, quelli originali, compreso naturalmente il loro motore, sono stati sostituiti con apposite unità Valeo solitamente utilizzate per i bus granturismo, mentre a livello di sospensioni, l’asse posteriore beneficia di sospensioni pneumatiche con comando elettronico ECAS e funzione di abbassamento e rialzo del veicolo: una funzione, questa, particolarmente utile durante le operazioni di carico e scarico dell’auto dal garage. Sempre per ciò che concerne il telaio, il M.A.N. TGL è impiegato con passo da 520 cm in abbinamento a cerchi da 17,5 pollici (235/75R 17,5 all’anteriore, 245/70R17,5 al posteriore): un aspetto che permette una ripartizione della lunghezza complessiva, di 995 cm, tra uno sbalzo anteriore di 150 cm e uno posteriore di 325 cm (pari al 62,5% del passo). L’altezza massima del veicolo è di 353 cm: di questi, all’interno, ne sono disponibili 206 nella parte centrale dell’abitacolo, 171 in cabina di guida, sotto al letto basculante, e 155 nella camera da letto posteriore collocata in posizione rialzata in virtù della presenza del sottostante garage per auto. La larghezza complessiva, infine, è di 250 cm, mentre quella interna raggiunge i 238 cm.

Anteriormente, il veicolo presenta un’altezza da terra, misurata in sosta al centro del paraurti, di 34 cm. L’altezza posteriore, rilevata nelle stesse condizioni, è di 26 cm: data la presenza delle sospensioni pneumatiche autolivellanti con funzione di regolazione dell’assetto, questo valore può però essere modificato secondo le necessità del momento per facilitare il carico del garage o per superare un ostacolo o un cambio di pendenza particolarmente accentuato.

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La scocca

Come detto, la base di partenza scelta per il Palace Liner 95 GS è rappresentata dal robustissimo telaio longheronato del M.A.N. TGL 12.250 modificato da Meier: su questa struttura, tramite appositi mastici e staffe imbullonate, è posizionato il pavimento inferiore.

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Costituito da un sandwich vetroresina/RTM/vetroresina, è irrobustito dall’inserimento, sul perimetro, di appositi inserti in poliuretano e ha uno spessore di 45 mm, di cui 40 mm dedicati esclusivamente all’isolante, mentre internamente si registra la presenza di un particolare laminato resinato antiusura da 3 mm.

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Questa struttura ricopre il ruolo di pavimento inferiore per l’intera superficie del veicolo, compreso il garage posteriore, ribassato, mentre fa eccezione la cabina di guida, sopraelevata a causa della presenza dell’apposita pedana Meier. Il pianale ospita, poi, i passaruota, realizzati in vetroresina e opportunamente coibentati.

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Il Palace Liner 95 GS, così come tutti gli integrali della gamma omonima, è dotato di doppio pavimento passante: alto 42 cm, ospita la totalità dell’impiantistica all’interno di un vano riscaldato e allestito tramite l’esclusivo uso di pannelli in poliuretano idrorepellente da 15 mm di spessore, montati sfruttando viti torx e una apposita gabbia in profilati di alluminio e realizzando così un vero e proprio labirinto che, oltre a sostenere il piano di calpestio del veicolo, contiene al proprio interno tutte le installazioni idriche, elettriche, termiche e diversi vani di stivaggio, anche passanti.

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Accessibile unicamente tramite portelli laterali (non sono infatti presenti botole a pavimento), il doppio fondo è delimitato, lateralmente, dalle pareti del veicolo, mentre nella zona anteriore, prospiciente alla gabbia metallica di sostegno e rialzo della cabina, è presente un’apposita paratia realizzata sfruttando gli stessi materiali e spessori del pavimento inferiore.

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Sopra alla struttura del pavimento inferiore viene posizionato il piano di calpestio: si tratta di un sandwich da 50 mm di spessore realizzato tramite l’accoppiamento di una lastra inferiore in vetroresina, una coibentazione in RTM a cellule chiuse da 40 mm e una lastra in multistrato fenolico da 8 mm con rivestimento superficiale in vinile (disponibile in due differenti essenze, Milk e Cappuccino) che ricopre l’intera superficie del veicolo e che è dotato di piastre radianti integrate collegate all’impianto centralizzato Alde.

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Questo pianale, inoltre, serve anche la cabina di guida, personalizzata dall’ampia botola centrale dedicata alle eventuali operazioni di intervento e manutenzione al sottostante propulsore M.A.N., e trova adeguato raccordo nel cruscotto anteriore in vetroresina, realizzato da Meier su specifiche Morelo, interamente coibentato tramite pannelli neoprenici adesivi da 30 mm al fine di costituire una vera e propria barriera tra il vano motore e l’abitacolo.

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Le pareti laterali autoportanti, realizzate, come tutta la scocca, in proprio da Morelo, adottano una doppia lastra esterna e interna in alluminio da 10/10, coibentazione in RTM a cellule chiuse da 40 mm e rifinitura interna in microfibra (o in ecopelle imbottita, disponibile in opzione, 1.500 Euro) per un totale di 42 mm: dotate di intelaiatura perimetrale in poliuretano, presentano, nella parte inferiore, una scalfatura da 20 mm che fa sì che queste possano andare a innestarsi perfettamente sul perimetro del pavimento inferiore prima di essere fissate tramite l’utilizzo di sigillanti e viti.

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Il tetto, identico per concezione e struttura alle pareti, sostituisce il rivestimento esterno in alluminio con una lastra in vetroresina antigrandine ed è posato sulle pareti laterali sfruttando apposite scalfature proprio come avviene per l’unione pavimento/pareti. Il perimetro del tetto, smussato a 45°, ne permette il fissaggio tramite viti prima che l’unione sia ricoperta prima da sigillanti butilici e quindi tramite una speciale pellicola in alluminio. La finitura finale, invece, è affidata a speciali cantonali in alluminio, inseriri e sorretti da appositi binari a parete, adeguatamente sigillati e pensati per convogliare l’acqua piovana verso l’anteriore o il posteriore evitando colature lungo le pareti.

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La parete posteriore e il frontale sono invece realizzate sfruttando monoblocchi in vetroresina a doppio guscio con coibentazione in poliuretano. Ancora in vetroresina sono le bandelle, alte 50 cm e spesse 3 mm, che percorrono l’intero veicolo inglobando il paraurti anteriore e i parafanghi laterali.

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La scocca si completa poi di finestre ultrapiatte Seitz Dometic S7 con telaio in alluminio, di portelli Mekuwa con doppia guarnizione e della massiccia porta di ingresso Rhein Composite con serratura a combinazione numerica: tutte le aperture di servizio utilizzano la stessa struttura e coibentazione delle pareti laterali a garanzia di un perfetto isolamento senza ponti termici. Inoltre, l’assenza di collegamenti tra la parte esterna e quella interna del veicolo, la particolare struttura autoportante e l’alto grado di densità dell’isolante creano un’ampia protezione antifulmini, secondo il principio della gabbia di Faraday.

Michel

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