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In camper alle Isole Vesterålen: Andøya, fari, balene e lo spettacolo della natura selvaggia

Una bellezza titanica: alte falesie che sembrano volersi gettare nel mare si alternano a fattorie, spiagge e piccoli borghi. La natura selvaggia è il biglietto da visita di Andøya e, percorrendo i 165 km che separano Lødingen e Andenes, la si può apprezzare in tutto il proprio splendore.

Uno spettacolo che cambia significativamente km dopo km, costeggiando e attraversando fiordi, colline e pareti incredibilmente ricoperte di vegetazione. Tra ponti che, percorsi contemporaneamente a un traghetto, sembrano essere opere ardite, pittoresche fattorie e severe falesie, l’isola di Andøya è il volto selvaggio delle Vesterålen: vale davvero la pena di percorrerla tutta, senza fretta di arrivare alla sua estremità, il faro di Andenes.

Dove si trova e come arrivare

Andøya è l’isola più settentrionale nell’arcipelago delle Vesterålen: è situata a nord-est rispetto all’isola di Langøy e a nord di quella di Hinnøy, ed è limitata da tre fiordi, l’Andfjorden a est, il Risøysundet a sud-est e il Gavlfjorden a sud-ovest.

Lasciata Lødingen si imbocca la E10/85 in direzione Sortland/A i Lofoten: la strada, scorrevole, inizia a costeggiare alcuni laghi (Nedre Kåringsvatnet, Ovre Kåringsvatnet e Fjellsendvatnet) offrendo diversi scorci suggestivi.

I laghi lasciano presto spazio alla parte finale del Vestfjord, mentre la strada, poco prima di Gullesfjord, si divide: un ramo, la E10, scende verso le isole Lofoten, mentre un altro, la 85, sale verso Andenes. Seguendo proprio la 85 si incontra e si costeggia, sulla destra, la baia del Gullesfjord, ricca di piazzole e spazi di parcheggio dedicati a chi desideri rilassarsi a contatto con la natura e, magari, sfruttare l’occasione per pescare, prima di tagliare nettamente verso ovest costeggiando un lago (Langvatnet) e raggiungere un altro fiordo, il Sigerfjord. In prossimità di Kjerringnes un distributore di carburante Esso ospita, sul retro, un comodo camper service con acqua e scarico (GPS 68.66738 15.47576), poco prima che la strada inizi a costeggiare il fiordo, risalendo verso Strand. Ci si trova esattamente di fronte a Sortland e, oltre a poter beneficiare di un bel panorama sull’isola di Langøya e sul relativo ponte, sotto al quale passano tranquillamente i battelli Hurtigruten, ci sono diverse attività commerciali tra cui anche un concessionario di camper (Sortland Caravan, GPS 68.70719, 15.44086) che offre, tra gli altri, il servizio di ricarica bombole del gas.

Proseguendo verso nord, un altro ponte, decisamente più corto e meno imponente di quello di Sortland, permette di superare l’imbocco dello Hognfjord e di raggiungere Maurnes dove è possibile sostare sfruttando una comoda area sosta camper (GPS 68.75304 15.46382). La strada Fv82 continua tranquilla a scorrere a pochi metri dal mare, seguendo il perimetro della costa, raggiungendo Dragnes. Da qui, un altro suggestivo ponte Andøybrua consente di attraversare il fiordo di Risøy e, finalmente, di raggiungere l’isola di Andøya.

La parte più suggestiva, spettacolare e panoramica di questa isola dalla natura selvaggia è quella occidentale: appena dopo l’abitato di Risøy conviene, quindi, abbandonare la Fv82 e svoltare a sinistra in direzione Nordmela imboccando la Fv974. Qui lo spettacolo si fa, da subito, di estrema suggestione: pianure e stagni si alternano a fattorie, colline e pareti completamente ricoperte da una lussureggiante vegetazione, mentre sullo sfondo ecco la spina dorsale di questa isola, lo Kvasstinden, montagna alta 705 metri.

Il percorso della strada segue abbastanza fedelmente il perimetro della costa: ecco, quindi, da una parte mare, spiagge e prati, dall’altra fattorie e falesie. Le condizioni meteo, in questo meraviglioso tratto di Norvegia, possono mutare rapidamente: occorre fare i conti con il vento, certo, ma spesso anche con una rapidissima e impressionante alternanza tra sole, nuvole, sereno e pioggia.

Condizioni che, con un po’ di fortuna, possono regalare agli occhi dei fotografi colori particolarmente vivaci e spettacoli affascinanti, con i fronti nuovolosi che si scontrano con le pendici dello Kvasstinden andando a ricoprirne la sommità. La strada risale verso Nord oltrepassando i piccoli villaggi di Nøss e Nordmela, quindi quelli di Stave e Bleik, prima di raggiungere Andenes.

La storia

La storia di Andøya è strettamente legata al proprio territorio: la presenza di ampie zone paludose, dislocate per la maggiorparte nell’area meridionale dell’isola, è infatti stata sfruttata per la produzione intensiva di torba. La folta vegetazione, che cresce spontanea a ricoprire anche le ripide pareti rocciose delle alture, è particolarmente ricca di piante di lampone artico (Rubus Arcticus), facilmente riconoscibile per il tipico aspetto: non è questa, però, l’unica peculiarità di questa isola: le sue acque, particolarmente fredde e profonde, sono infatti l’habitat ideale per la vita dei calamari e, naturalmente, di coloro che di calamari si cibano, le balene. Già nel 1700, la caccia a questi giganteschi cetacei spinse fino a queste latitudini flotte di imbarcazioni olandesi, mentre il commercio del pesce essiccato con i Pomory, i coloni russi, aprì questa terra alle contaminazioni provenienti dall’Est, fornendo al contempo prezioso grano impossibile da coltivare nel rigido clima artico.

Più tardi, nel 1828, l’estrema difficoltà di navigare nelle tempestose acque del Nordland spinse il governo locale a iniziare a progettare la realizzazione di un nuovo faro: la location prescelta fu quella di Andenes, e i lavori, iniziati nell’estate del 1857, furono terminati due anni più tardi, dando vita a un faro alto 40 metri la cui luce è visibile da oltre 30 km di distanza.

Andenes ha conservato in toto la propria tradizione in materia di pesca, ma si è trasformata in un centro turistico, base di partenza dei celebri safari dedicati all’osservazione delle balene e punto di osservazione dell’aurora boreale. Il resto dell’isola di Andøya, invece, ha mantenuto il proprio genuino carattere agreste e, proprio per questo, merita di essere scoperta.

Cosa vedere

Il modo migliore di apprezzare le bellezze di Andøya è percorrendo la National Tourist Route, scegliendo la Fv974 e proseguendo sulla Fv976 fino a raggiungere Andenes. Tra zone paludose, torbiere, laghi, montagne minacciose, fattorie e vere e proprie oasi in cui vengono a riprodursi diverse specie di uccelli marini, lo spettacolo naturale è assicurato. Seppure non larghissima, la strada è tranquillamente percorribile in camper e offre diverse possibilità per una sosta da dedicare all’esplorazione a piedi: fare riferimento alla mappa interattiva per le posizioni GPS.

Bleik è un piccolo villaggio di pescatori (460 abitanti) situato a circa 10 km da Andenes di fronte al quale si trova la caratteristica isola di Bleiksøya: a forma triangolare, l’isola è il maggiore centro di riproduzione della Pulcinella di mare della Norvegia. Una sorta di oasi naturale che si può osservare magnificamente a piedi, percorrendo il sentiero costiero che congiunge Bleik ad Andenes e che permette di apprezzare appieno le caratteristiche spiagge di sabbia bianca, tra le più lunghe del paese (Bleikstranda, in particolare, misura da sola 2.5 km).

Pochi km prima di Andenes, si trova lo Andøya Space Center (GPS 69.294634 16.029564): si tratta di un vero e proprio centro spaziale da cui, dal 1962 sono stati lanciati più di 1200 razzi sonda, che si dedica anche allo studio dell’Aurora Boreale e dei fenomeni magnetici. Una parte di questo, la Spaceship Aurora, può essere visitata e permette di comprendere a fondo meccanismi e peculiarità delle luci polari e di intraprendere, grazie a un simulatore, un vero e proprio viaggio in uno shuttle spaziale. 

Andenes è un villaggio di circa 2.800 abitanti il cui simbolo è, naturalmente, il celebre faro (Andenes Fyr – GPS 69.32406, 16.11581): costruito, come detto, tra il 1857 e il 1859, è stato automatizzato nel 1978 ed è tuttora in servizio. Alto 40 m, è visitabile e, una volta percorsi i 148 gradini che conducono alla sua sommità, permette di godere di una vista spettacolare che spazia su tutto l’abitato. Come ovvio, lo spettacolo è ancora più suggestivo con le luci del tramonto o del sole di mezzanotte: se ne può beneficiare, ogni anno, dal 22 maggio al 21 luglio.

Proprio accanto al faro si trova la conosciuta agenzia Whale Safari che organizza ogni giorno le escursioni in barca per l’avvistamento delle balene: l’avventura inizia sempre con una visita al Centro delle Balene (Hvalsenteret), esposizione che permette di conoscere dettagli e segreti sulla vita di questi animali. Ogni escursione dura mediamente quattro ore e, come logico immaginare, occorre spesso fare i conti con le condizioni del mare. L’avvistamento, in ogni caso, è garantito: in caso di insuccesso, la compagnia offre gratuitamente un secondo giro il giorno successivo. Per questo motivo, chi intenda dedicarsi a questa attività, è bene che consideri di avere almeno un giorno supplementare da dedicare a un eventuale recupero.

Il fronte del porto è una suggestiva accozzaglia di ripari in legno per barche e rottami di tutti i generi: il centro abitato è sì multicolore, con case bianche, gialle, rosse e verdi che ispirano una certa allegria, ma non offre grandi attrattive. Per scoprire storia e peculiarità della flora e della fauna dell’Artico si può visitare il Centro di Storia Naturale di Hisnakul, ospitato in un magazzino in legno.

Dove sostare

Le possibilità di sosta sul versante occidentale dell’isola di Andøya non mancano: sono infatti disponibili sia classici parcheggi sia veri e propri campeggi equipaggiati di tutto punto per un soggiorno particolarmente confortevole.

A Nordmela è presente un punto sosta camper: gratuito, è situato presso un’area di picnic, si trova direttamente sulla spiagga e può essere tranquillamente sfruttato anche per la sosta notturna (GPS 69.12896 15.66393). Qualche km più avanti, lungo la Fv976, ecco un altro parcheggio fruibile per due o tre veicoli ricreazionali (GPS 69.17549 15.81808), mentre coloro che desiderano vivere la suggestione di dormire sotto al faro di Andenes possono farlo utilizzando il piazzale asfaltato retrostante il Whale Safari (69.32352 16.11789). Anche questa struttura è gratuita.

Due sono, invece, le possibilità offerte dai campeggi: proveniendo da Dragnes si incontra per primo lo Stave Camping & Hot Pools: struttura completa di tutti i servizi, offre la possibilità di rilassanti bagni caldi grazie ai suggestivi Hot Pools, vere e proprie piccole piscine riscaldate situate a bordo spiaggia (GPS 69.20483 15.86236).

Qualche km più a nord, invece, in direzione Andenes, ecco il Mittnattsol Camping Bleik, struttura ideale per coloro che desiderino beneficiare appieno dello spettacolo del Sole di Mezzanotte e della suggestiva passeggiata Bleik-Andenes lungo il sentiero costiero (GPS 69.2757 15.96438).

Fotogallery

A piedi o in sella

Gli amanti del trekking non possono farsi sfuggire il meraviglioso spettacolo offerto dal sentiero costiero che congiunge Bleik e Andenes: spiagge bianche, falesie, scogli, isole e isolotti in una vera e propria riserva naturale utilizzata da migliaia di Pulcinelle di mare. Un itinerario estremamente suggestivo ma anche piuttosto lungo: se effettuato per intero, meglio preventivare una giornata (20 km in totale).

Se vi sembrano troppi, niente paura: lo stesso percorso, sfruttando la Fv976, può essere percorso in bicicletta.

La prossima tappa

Andenes rappresenta il punto più settentrionale delle isole Vesteralen: logico, quindi, che da adesso si ridiscenda un poco verso sud, costeggiando prima l’Andfjorden e compiendo, in questo modo, il periplo dell’isola di Andøya, prima di lasciarla per un fugace ritorno a Hinnøya. Giusto il tempo, però, di arrivare a Strand per imboccare lo Sortlandbrua e raggiungere, così, Langøya. La meta finale, dopo 150 km, è Nyksund, stupendo villaggio di pescatori abbandonato e rinato a nuova vita come vero e proprio borgo di artisti inserito in un contesto naturale di notevole bellezza.

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