March 28, 2024

Rabat, capitale del Marocco, si contraddistingue per la sua atmosfera regale, curata e rilassata, in netto contrasto con molte zone del Paese. Visitarla è semplice e racchiude al suo interno numerosi siti davvero interessanti.

Lasciamo il campeggio in località Mohammedia e giungiamo a Rabat in meno di un’ora, percorrendo la scorrevole autostrada A1. Capitale politica e amministrativa del Marocco dal 1956, Rabat non ha ancora conosciuto l’invasione del turismo di massa, nonostante racchiuda nel suo cuore veri e propri gioielli da scoprire.

Per trovare l’origine di Rabat bisogna correre indietro nel tempo fino all’epoca dei fenici e degli antichi romani, i quali fondarono per primi alcune stazioni commerciali in questa zona: un passato ricco di vicende, di cui oggi restano come testimonianza alcuni importanti monumenti. Oggigiorno, l’atmosfera regale e cosmopolita che si respira nella capitale è del tutto diversa dai luoghi visitati in precedenza, un insieme impreziosito da edifici caratterizzati da un’architettura coloniale e lunghi viali di palme tenuti con grande cura e ordine. La vita che scorre per le sue vie è decisamente più tranquilla e rilassata, l’esatto opposto della vicina Casablanca.

Facilmente raggiungiamo uno dei siti principali della città, il complesso della Moschea di Hassan dove, nelle sue immediate vicinanze, c’è la possibilità di parcheggiare abbastanza comodamente i camper lungo le strade secondarie che lo circondano. All’interno dell’imponente cinta muraria, i cui ingressi sono costantemente sorvegliati da guardie a cavallo, membri del Corpo Militare Reale, sorgono il Mausoleo di Mohammed V e la Tour Hassan. Quest’ultima, in particolare, dall’aspetto riccamente decorato, sarebbe dovuta essere il minareto di una moschea: un ambizioso progetto iniziato dagli Almohadi per la costruzione della seconda moschea più grande del tempo, che rimase purtroppo incompleto a causa della morte del sultano prima che fosse terminato. La torre, come si presenta oggi, rappresenta solamente la metà inferiore del minareto progettato, ma trasmette comunque la sua maestosità anche grazie alla sua posizione dominante sul vicino corso del fiume Oued Bou Regreg.

Sul lato opposto del complesso, separato da numerose file di colonne mozzate della moschea incompiuta, si trova il Mausoleo di Mohammed V, posizionato su un piano rialzato, al quale si accede attraverso ampie scalinate. Una struttura costruita in marmo bianco italiano e onice importata dalle montagne dell’Afghanistan, seguendo il tradizionale stile marocchino, commissionata alla morte del re Mohammed V nel 1961, il primo re del moderno Stato del Marocco. Al suo interno, finemente decorato con piastrelle a mosaico zellij, incisioni ornamentali e scritti calligrafici marocchini, sono oggi ospitati i sarcofagi del re Mohammed V e dei suoi figli, il re Hassan II e il principe Moulay Abdullah.

Non molto distante dal complesso della Mosche di Hassan si trovano altri interessanti siti da visitare, come la Necropoli di Chellah. Il primo popolo che si insediò lungo i pedii del corso del fiume furono i fenici, ma la città conobbe la sua prosperità solo durante il dominio romano. Questo luogo venne successivamente abbandonato in favore della vicina Salè, che sorge sulla riva opposta, ma, nel XIV secolo, il sultano Abou al-Hassan Ali ordinò la costruzione di una necropoli proprio sopra all’originale sito romano, costruendo così le fortificazioni arrivate ai giorni nostri.

Circondata da possenti mura e torri difensive, è un luogo suggestivo e misterioso, al quale si accede tramite un’enorme porta decorata per percorrere un sentiero che si snoda al suo interno attraverso una ricca vegetazione. Il percorso conduce a tutti i luoghi principali del sito, dalle rovine del Tempio di Giove e del foro, all’ottagonale Vasca della Ninfa, per arrivare ai più recenti resti del complesso islamico, dominati dall’immancabile minareto dalla decorazione in maioliche policrome, che oggi ospita, nella parte superiore, un nido di cicogna. In quest’ultima zona si trovano poi la tomba di Abou al-Hassan Ali e della sua consorte oltre a ulteriori tombe di alcuni santi islamici.

Portandosi, invece, verso la costa si incontra la Kasbah Oudaïa, una sorta di città nella città che, con i suoi imponenti bastioni e le torri di guardia, domina la punta settentrionale della capitale. La kasbah prende il nome dall’omonima tribù araba che si stabilì lungo la costa atlantica nel XVII secolo. La sua peculiarità principale è quella di non essere una classica piccola fortezza, come le altre del Paese, ma è una vera e propria cittadella fortificata.

Gli edifici che è possibile ammirare oggi al suo interno, però, sono piuttosto recenti e risalgono al periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. L’accesso alla kasbah avviene attraverso la Bâb Oudaïa, un’imponente porta color ocra costruita nel XII secolo che rappresenta uno splendido esempio di architettura almohade. All’interno delle sue mura, si sviluppa un dedalo di viuzze, cortili interni e piccole piazze costeggiati da particolari edifici intonacati a calce bianca e azzurra, tra cui passeggiare alla cerca degli scorci più suggestivi. Da non perdere la Plateforme du Sémaphore, la grande torre di guardia una volta usata per comunicare con le navi e oggi uno dei migliori punti panoramici su Rabat, l’antica Moschea El Atika del XII secolo, posizionata proprio nel centro della cittadella, e gli splendidi Giardini Andalusi, completamente disegnati in stile moresco e formati da rigogliosi alberi e siepi e terrazze panoramiche dove poter degustare un bicchiere di tipico tè marocchino in completa tranquillità.

Infine, si consiglia una veloce visita anche al complesso architettonico del Palazzo Reale di Rabat, circondato anch’esso da mura e realizzato in stile islamico, con la particolarità di essere caratterizzato da continui motivi geometrici che si ripetono in molte sue parti. Un insieme di edifici realizzati alla fine del XVIII secolo, estremamente curato e ordinato, arricchito da grandi giardini alla francese; oggi ospitano la Guardia Reale marocchina, edifici governativi, uffici amministrativi, una moschea utilizzata per le cerimonie pubbliche, il Royal College – una scuola per i soli membri della famiglia reale – una biblioteca che raccoglie importanti manoscritti. Il Palazzo, invece, è la sede del governo nonché residenza ufficiale del re e della sua famiglia.

Per raggiungere velocemente le diverse attrazioni del centro, è possibile utilizzare i diffusi taxi cittadini, che generalmente offrono tariffe piuttosto economiche, oppure avvalersi di guide locali, spesso munite di piccoli pulmini turistici.

Dove sostare

Rabat:  parcheggio cittadino nelle vicinanze del complesso della Moschea di Hassan (Coordinate GPS: N 34.02216, E -6.823), ideale come punto strategico per visitare i principali siti della capitale.

Fotogallery

Davide Bon

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