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Andalusia in Camper: Parco Minerario di Riotinto

Un viaggio indietro nel tempo immersi in una tipica atmosfera marziana: andiamo alla scoperta dell’affascinante Parco Minerario di Riotinto, nel cuore dalla provincia di Huelva, per conoscere l’importante tradizione mineraria della zona e costeggiare il corso del fiume rosso a bordo di uno storico trenino

Proseguiamo il nostro viaggio per arrivare nella provincia di Huelva, situata nell’estremo ovest dell’Andalusia e conosciuta per le sue meravigliose coste. Spingendosi però verso l’interno, è possibile raggiungere un luogo in parte ancora estraneo alle classiche rotte del turismo di massa, un luogo quasi unico nel suo genere che permette di ripercorrere un pezzo di storia di questa zona: il Parco Minerario di Riotinto. Si tratta di un grande parco tematico che vi porterà alla scoperta dell’importante tradizione mineraria della provincia di Huelva e del processo di trasformazione della regione provocato dallo sviluppo dell’industria estrattiva. Una tappa da non perdere se siete di passaggio in questa zona, per passare una giornata divertente e interessante, circondati da un’affascinante paesaggio solcato dal passaggio del Rio Tinto, il fiume dalle acque rosse che vi immergerà in una tipica atmosfera marziana.

Ma prima di proseguire con la descrizione della visita, ecco qualche cenno storico. Las Minas de Riotinto sono delle enormi escavazioni  che, dal XVIII secolo, sono state sfruttate per estrarre rame e, in quantità minore, altri metalli. In tre secoli di storia queste miniere hanno subito notevoli trasformazioni, avuto tanti proprietari e tanti successi ma, purtroppo, anche molte disgrazie. In particolare, nel 1873 furono vendute a un consorzio inglese che fondò la “Rio Tinto Mining Company ltd”, che le fecero diventare uno dei centri d’estrazione del rame più importanti del mondo, attirando lavoratori da tutta la Spagna meridionale. Gli inglesi trasformarono Minas in una e vera e propria colonia, costruendo dal nulla un quartiere dove stabilirsi, formato da casette a schiera in pieno stile d’oltremanica, chiesa protestante e intrattenimenti di vario genere: un piccolo angolo di Inghilterra nel cuore dell’Andalusia, circondato da appositi muri di recinzione. Dall’altra parte, gli spagnoli vivevano in capanne in condizioni di povertà, lavorando per cercare di sopravvivere al meglio. Questa netta disuguaglianza portò, nel corso degli anni, notevoli contrasti, scontri, proteste e movimenti operai. Solo nel 1954 le miniere furono rivendute alla Spagna, sviluppandole ulteriormente fino alla chiusura dell’attività estrattiva decisa nel 2001. Oggigiorno sono diventate un affascinante sito tutto da scoprire.

Raggiungete la località Minas de Riotinto, in particolare la sede del museo dedicato alla storia delle miniere, collocato nella parte alta del paese e previsto di ampio parcheggio (Coordinate GPS: N 37.693773 ; E -6.596789), comodo anche per camper. Qui è possibile fare il biglietto che comprende, oltre alla visita del museo stesso, l’ingresso a tutti gli altri siti d’interesse, da dover però raggiungere con il proprio mezzo: la miniera visitabile di “Peña del Hierro”, il Ferrocaril Minero – un vecchio trenino restaurato che vi porterà alla scoperta della vallata lungo il fiume rosso – e la casa vittoriana visitabile nell’antico quartiere inglese di Bellavista. Un consiglio: prevedete di dedicare quasi l’intera giornata per poter visitare con calma l’intero parco, cercando quindi di raggiungerlo non oltre le ore 11 di mattina. In base all’orario di arrivo e a quello delle visite guidate previste, vi indicheranno l’ordine migliore con cui visitare i vari siti.

La prima parte della visita è all’interno del Museo Minerario, dove è possibile avere un primo assaggio della tradizione mineraria della zona attraverso l’esposizione di minerali, ricostruzione di plastici, fotografie, documenti, nonché vecchi mezzi di trasporto e di lavoro utilizzati. Non manca, poi, una piccola fedele ricostruzione di una miniera, all’interno della quale è possibile avventurarsi, tra penombra e luci soffuse, seguendo un apposito percorso.

 L’attrazione più distante da raggiungere è la Miniera Peña del Hierro (Coordinate GPS: N 37.723938 ; E -6.556247), dove si prende parte a una visita guidata all’interno di una vecchia miniera, percorrendo una galleria lunga circa 200 metri che attraversa la montagna. Al termine si sbuca su una terrazza che si affaccia direttamente su una sorta di cratere invaso dall’acqua di colore rosso e circondato da colline di pietra rossa: uno spettacolo davvero unico. Una piccola curiosità: proprio qui la NASA ha messo le basi per iniziare lo studio del “Progetto Marte”, in quanto sembrerebbe che questo luogo abbia caratteristiche fisiche molto simili al pianeta rosso.

Riscendendo la collina si arriva al Ferrocaril Minero (Coordinate GPS: N 37.688984 ; E -6.560971) dove, una volta lasciato il camper nell’ampio parcheggio di questa piccola stazione ferroviaria, si sale a bordo di un antico trenino restaurato con il quale si percorrono circa 14 km della vecchia ferrovia per andare alla scoperta dell’area mineraria che si snoda lungo il corso del Rio Tinto; un’escursione guidata che dura all’incirca un’ora e mezza.

Quando nel 1873 la compagna inglese comprò i diritti per lo sfruttamento di questa miniera, costruì circa 300 km di binari e 12 stazioni per regolare il traffico di merci. A bordo di pittoreschi vagoni d’epoca si inizia a percorrere la valle seduti sulle tipiche panche in legno, ammirando il panorama circostante e rubando scatti particolari di questo paesaggio unico, accompagnati dalla voce della guida.

Giunti alla fine del tratto oggi percorribile, è prevista una piccola sosta presso una delle stazioni per ammirare da vicino le acque rosse del fiume Rio Tinto, passeggiando lungo le sue rive avvolti dal forte odore di zolfo. Il colore delle sue acque è dovuto all’alta concentrazione di ferro e altri minerali presenti nel terreno e, al contrario di molte aspettative, sono abitate da numerosi organismi microbiologici.

Infine, recatevi in camper nel Barrio Ingles de Bellavista – oggigiorno ancora abitato – distate solo qualche chilometro dalla sede del museo minerario (Coordinate GPS: N 37.697105 ; E -6.596734). Il nome del quartiere prese il nome dalla bella vista che da qui si poteva godere sulle valli e sulle pianure circostanti. Qui è possibile visitare Casa 21, una vera e propria abitazione-museo vittoriana su tre piani all’interno della quale il tempo sembra essersi fermato ai primi anni del novecento; un interessante esempio di come vivevano, al tempo, gli inglesi in terra andalusa.

Dove sostare

Valeverde del Camino: area di sosta camper comunale gratuita (Coordinate GPS: N 37.581230 ; E -6.751686). Unica struttura adibita alla sosta camper presente nelle vicinanze, distante circa 27 km dal Parco Minerario di Riotinto, in direzione Huelva. Parcheggio vicino al centro cittadino, in posto tranquillo, su fondo asfaltato, illuminato e dotato di camper service per le operazioni di carico e scarico.

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