March 19, 2024

A confronto due dei modelli che compongono la nuova gamma di profilati Krosser di casa Mobilvetta. Si chiamano P86 e P90, condividono le medesime zone giorno e servizi, ma si differenziano la tipologia di camera da letto adottata: letti gemelli nel primo e letto centrale nautico nel secondo

 

In sintesi

Tipologia Profilato
Meccanica Fiat Ducato 35 Light con telaio ribassato Camping-Car Special e passo da 403,5 cm
Motorizzazione di base 2.287 cc – 103 kW/140 cv
Motorizzazioni opt 2.287 cc – 118 kW/160 cv ; 2.287 cc – 132 kW/177cv
Dotazioni di sicurezza ABS, ASR, ESP, Traction+, Hill Holder, Hill Descent Control, Airbag conducente e passeggero, Cruise control
Posti omologati 4
Posti letto 4
Dimensioni 747x235x305 cm
Peso massimo ammesso 3.500 kg
Peso dichiarato in o.d.m. 3.103 Kg
Prezzo base Euro 68.990,00 Con IVA FF
 
Costruzione starYstarYstarYstarYstarG
Meccanica starYstarYstarYstarGstarG
Dotazioni di sicurezza starYstarYstarYstarYstarY
Abitabilità giorno starYstarYstarYstarYstarG width=
Abitabilità notte starYstarYstarYstarYstarH
Cucina starYstarYstarYstarYstarG
Bagno starYstarYstarYstarYstarG
Impiantistica starYstarYstarYstarG
Stivaggio starYstarYstarYstarYstarG
Rapporto qualità/prezzo starYstarYstarYstarH
 
Le valutazioni sono il risultato dell’analisi del veicolo fatta nel momento del test, alla luce delle informazioni disponibili sulle dotazioni di serie, e rapportate alla tipologia e alla fascia di prezzo di appartenenza.

L’analisi

Un nome già noto nell’universo Mobilvetta che ritorna in auge per questa stagione andando identificare una nuova piattaforma che rappresenterà la base di partenza per lo sviluppo delle future produzioni dell’azienda toscana. Si chiama infatti Krosser P l’inedita serie di profilati presentati con l’ambizioso obiettivo di coniugare assieme l’essenza del puro design “Made in Italy”, che da sempre contraddistingue i prodotti marchiati Mobilvetta, a interessanti caratteristiche tecnico-costruttive, in una nuova serie che cerca di incorporare al meglio dettami e il family-feeling del brand. Nuova, importante e diversa dalle attuali produzioni è la linea esterna, ma basta salire a bordo dei tre modelli che attualmente compongono la gamma Krosser P per respirare l’apprezza atmosfera di casa Mobilvetta. Tra questi, due in particolare seguono le ultime tendenze di mercato in fatto di layout, condividendo le medesime zone giorno e servizi, ma differenziandosi per la tipologia di camera da letto adottata: letti gemelli per il Krosser P86 e letto centrale a penisola per il Krosser P90, entrambi abbinati alla presenza di un gavone garage posteriore e all’adozione del sempre più in voga living in conformazione “face to face”. Ma è un’altra quella che possiamo identificare come la caratteristica principale e saliente dei nuovi arrivati: la realizzazione di un vero e proprio doppio pavimento passante.

Lunghi 747 cm e larghi 235 cm, sono entrambi allestiti sulla base meccanica del Fiat Ducato 35 Light con telaio ribassato Camping-Car Special, provvisto di carreggiata posteriore allargata e passo da 403,5 cm. Propulsore di partenza è rappresentato dal nuovo 2,3 litri Euro 6D-Temp da 140 CV, prevedendo però in opzione anche le più performanti motorizzazioni sempre da 2,3 litri ma capaci di erogare 160 e 177 CV. Come da tradizione di casa Mobilvetta, piuttosto completa è la dotazione offerta di serie della parte meccanica, contemplando equipaggiamenti come: ABS, ASR, ESC, Traction+, Hill Holder, Hill Descent Control, climatizzatore manuale in cabina, Cruise Control, Airbag conducente e passeggero, specchietti retrovisori elettrici e riscaldabili, alzacristalli elettrici e cerchi in lega da 16”.

Esternamente i nuovi Krosser P non passano di certo inosservati, complice in primis la loro mole importante ancor più sottolineata dall’altezza complessiva di ben 305 cm, un valore che si colloca leggermente al di sopra della media per questa categoria di veicoli. Una scelta, però, dettata dalla volontà di realizzare un vero e proprio doppio pavimento passante per poter ospitare parte dell’impiantisca di bordo in totale posizione antigelo e recuperare utile spazio dedicato allo stivaggio, senza dover necessariamente sacrificare l’altezza utile interna dell’abitacolo.

In particolare, la struttura del doppio fondo di questa gamma è costituita da un pavimento inferiore dallo spessore di 38 mm, che poggia direttamente sullo chassis, e da uno superiore – spesso 20 mm – che poggia su un controtelaio in acciaio, eliminando così la presenza di qualsiasi gradino all’intero della cellula abitativa. Numerosi sono poi gli accessi garantiti al doppio pavimento. Due sportelli anteriori simmetrici consentono una buona fruibilità al gavone passante, in grado di donare una notevole capacità di carico aggiuntiva. A ciò si sommano le classiche botole interne ricavate sul piano di calpestio che permettono di accedere non solo a ulteriori vani di stivaggio, ma anche ad alcune parti dell’impiantistica.

Anche la nuova serie di profilati opta, così come tutta la produzione del marchio toscano, per una moderna scocca contraddistinta dalla totale eliminazione di qualunque componente in legno dalla struttura di pavimento, pareti e tetto. Elementi costituiti da un sandwich con un doppio rivestimento interno ed esterno in vetroresina, coibentazione in Styrofoam e telaio perimetrale e interno realizzato in una speciale resina composita. A ciò si aggiunge la bandellatura laterale in alluminio – tipica delle realizzazioni Mobilvetta – un dinamico cupolino anteriore realizzato in ABS con sky-dome integrato, che si raccorda in modo armonico al corpo del mezzo, e uno specchio di coda che richiama in tutto e per tutto il family-feeling della casa toscana. Totalmente incorniciato da elementi in ABS High Permormance, che adottano un particolare sistema di fissaggio senza viti a vista, ospita una moderna e immancabile fanaleria Full-LED perfettamente integrata – con frecce dotate di accensione “dinamica” – come anche l’occhio della telecamera per la retromarcia.

Completano la scocca l’adozione di finestre Seitz De-Luxe dotate di telaio e lastra brunita, una porta cellula a larghezza maggiorata – provvista di finestra fissa, zanzariera scorrevole, pattumiera integrata, chiusura centralizzata e gradino esterno estraibile elettricamente – e numerose apertura a tetto, distribuite tra un grande sky-roof apribile anteriore, un oblò panoramico Midi-Heki a favore della camera da letto di coda, due oblò da 40×40 cm dedicati alla zona bagno e un oblò provvisto di ventola a servizio della cucina.

Infine, in coda ecco l’immancabile capiente gavone garage, servito da due portelloni simmetrici di generose e uguali dimensioni (117×87 cm) e provvisto di illuminazione e riscaldamento dedicati, nonché di quattro ganci a pavimento pensati per il fissaggio del carico. Uguali sono anche le dimensioni della larghezza e dalla profondità del vano, rispettivamente 220 cm la prima e 100 cm la seconda, mentre cambia leggermente l’altezza utile: 119 cm sul Krosser P86 e 113 cm sul Krosser P90.

Il garage di quest’ultimo, inoltre, vede anche la presenza di tre utili vani di stivaggio aggiuntivi chiusi da sportelli, ricavati al di sotto del letto superiore mentre, nel Krosser P86, è stato ricavato un ulteriore ripostiglio al di sotto del letto sinistro, accessibile tramite un piccolo sportello esterno dedicato.

Gli impianti

Studiata e realizzata per cercare di assicurare un tranquillo utilizzo durante tutte le stagioni dell’anno, l’impiantistica di bordo è totalmente collocata in posizione antigelo, sfruttando dunque a proprio vantaggio la presenza del doppio pavimento.
L’impianto idrico vede la presenza di due serbatoi dalla medesima capacità di 80 litri – uno dedicato all’acqua potabile e l’altro di recupero – collocati in posizione affiancata all’interno del doppio fondo nella parte posteriore del mezzo, accessibili per le operazioni di ispezione e pulizia da un’apposita botola ricavata a pavimento.

In posizione protetta sono anche le rispettive valvole di scarico: quelle del serbatoio dell’acqua potabile sono collocate in un apposito vano all’intero del garage assieme alla pompa dell’acqua a pressostato, mentre quella del serbatoio di recupero è raggiungibile dallo sportello laterale sinistro del gavone passante anteriore. In relazione a quest’ultimo, si segnala però la lontananza tra la posizione del serbatoio e quella dell’effettivo scarico, prevedendo quindi un lungo raccordo che si sviluppa su un tratto pianeggiante che potrebbe andare a discapito della velocità di scarico dell’acqua oltre che dell’effettivo svuotamento totale.

Il riscaldamento e la produzione dell’acqua calda sanitaria sono affidati alla collaudata e potente Truma Combi da 6 kW alimentata a gas, comandata dal moderno pannello di controllo digitale Truma CP Plus e, su entrambi i modelli, collocata nella parte posteriore dell’abitacolo. La distribuzione del calore avviene attraverso una canalizzazione abbastanza capillare a copertura delle diverse zone dell’abitacolo, prevedendo otto bocchette nel Krosser P90 e sei bocchette, alle quali si aggiunge il riscaldamento perimetrale dei letti gemelli di coda, nel Krosser P86.

L’impianto elettrico adotta componentistica Nord Elettronica, distribuita tra il classico panello di controllo posto sopra il mobile frigo e la centralina/caricabatterie NE287 collocata nella parte inferiore del sedile passeggero della cabina di guida. La batteria dei servizi, invece, non fornita di serie, è collocata all’interno della cassapanca del divano destro.

L’illuminazione sfrutta l’ormai irrinunciabile tecnologia LED e, come di consueto nelle produzioni marchiate Mobilvetta, risulta essere piuttosto ricca e curata, volta a creare un’atmosfera particolarmente calda e accogliente, degna di una piccola casa viaggiante. Sfrutta per la quasi totalità strisce a led posizionate nei sotto-pensili e nel sotto-basculante, luci a diffusione incorporate nei profili del mobilio, retroilluminazioni e faretti da lettura orientabili. Scarseggiano, invece, le prese di corrente presenti nell’abitacolo, contando solamente tre punti a 220 V e due a 12 V (abbinati alle predisposizioni anteriore e posteriore per l’impianto TV), ma non mancano quattro utili prese USB, suddivise tra living anteriore e camera da letto, queste ultime incorporate nei faretti a collo di cigno.

Infine, l’impianto del gas conta sul classico vano portabombole ricavato lungo la finacata sinistra in corrispondenza del blocco cucina, prevedendo lo spazio necessario per ospitare due bombole da 10 kg con relativi ganci per il bloccaggio, servite però da un classico riduttore di pressione standard. I sezionatori sono tre e trovano posto nella parte bassa del mobile cucina, in posizione facilmente raggiungibile.

All’interno

Salendo a bordo dei nuovi Krosser P si avviene avvolti dall’atmosfera tipica delle produzioni del brand ma, guardandosi attentamente attorno, si nota subito che qualcosa è cambiato. L’arredo presenta infatti uno stile rinnovato, che ora cela leggermente quella raffinatezza moderna a cui l’azienda toscana ci ha abituato negli ultimi anni, riproponendo un ambiente sempre accogliete ed elegante, ma allo stesso tempo dai tratti e dal design dal gusto più classico. Immancabile il gioco di chiaro-scuro del mobilio, adottando numerosi elementi color bianco laccato per creare un netto contrasto con l’essenza legno delle restanti componenti dell’arredamento, qui però non caratterizzate da un’unica colorazione, ma da molteplici tonalità. Un mix che forse può non soddisfare subito al primo sguardo l’occhio dei palati più raffinati, ma comunque in grado di creare un effetto di totale armonia tra le differenti parti del mobilio e dell’abitacolo, arricchito ulteriormente da piccole accortezze.

Ne sono un esempio il rivestimento soft-touch del soffitto e del sottobasculante, l’imbottitura che ricopre la parte inferiore delle sedute della dinette e del letto posteriore del Krosser P90, o ancora il moderno specchio retroilluminato con tasca in tessuto sottostante, collocati a lato della porta cellula, in grado di ricreare, nel loro piccolo, l’ambientazione tipica di un ingresso di casa. Non mancano poi attenzioni costruttive come le paretine anticondensa a favore delle sedute della dinette e dei letti fissi posteriori. A tutto questo, si aggiunge la tappezzeria in ecopelle bianca denominata “Prestige” proposta di serie, che dona un ulteriore tocco di eleganza all’ambiente.

I due modelli oggetto di questa analisi, i Krosser P86 e P90, condividono totalmente le medesime zone giorno e servizi, entrambe progettate per cercare di ricreare, anche in camper, quelle comodità tipiche di una piccola casa. Spazio quindi a un living anteriore nella moderna conformazione “face to face”, integrata con la cabina di guida grazie ai sedili girevoli, e formata da due divani longitudinali contrapposti, serviti da un tavolo centrale. Questo presenta un piano traslabile realizzato in vero legno Teak e ampliabile a libro, adottando un sistema che può risultare poco pratico a un primo utilizzo, ma in grado però di massimizzare la necessaria libertà di movimento e passaggio tra i vari ambienti.

I due divani si possono poi trasformare, all’occorrenza, in due posti frontemarcia dotati di cinture di sicurezza senza dover ricorrere a schienali o cuscini aggiuntivi, sprovvisti però degli utili poggiatesta. La trasformazione è piuttosto pratica e veloce ma, proprio per sua natura, la conformazione “face to face” del soggiorno riesce a dare il meglio di se in fatto di comfort all’equipaggio di coppia mentre, in caso di famiglia al completo, a lungo andare può risultare faticoso dover procedere di continuo al montaggio e allo smontaggio dei divani.

L’aerazione e l’illuminazione naturale di questa zona sono ampiamente garantiti dal grande sky-roof apribile integrato nel cupolino e dalla presenza di due finestre simmetriche di cui, quella sul lato destro, ad apertura scorrevole, così da evitare possibili collisioni con l’apertura della porta cellula. Si sente, però, la mancanza di serie su un veicolo di tale livello dei pratici oscuranti plissettati dedicati ai vetri della cabina di guida – disponibili ad ogni modo in opzione – fornendo solamente i più classici ed economici oscuranti termici a ventosa. Lo stivaggio è qui suddiviso tra due pensili ancorati al letto basculante, altrettanti vani chiusi ricavati nel cupolino, particolarmente capienti, una cassapanca e le già citate botole a pavimento collegate al doppio fondo.

A creare un effetto armonico e di continuità stilistica con il soggiorno, così da creare una sensazione ancor maggiore di ariosità nella parte anteriore dell’abitacolo, ci pensa il mobile cucina dallo sviluppo a “L” rovesciata verso il living.

Sulla sua superficie trovano posto un lavello circolare realizzato in acciaio inox, servito da un miscelatore monocomando, e un fornello lineare a tre fuochi dotati di accensione piezoelettrica e provvisto di copertura in cristallo incernierata. La razionale disposizione degli elementi cerca di lasciare al meglio uno spazio di lavoro libero per il cuoco di turno, nonostante le dimensioni non particolarmente ampie del mobile. Lo stivaggio è organizzato tra un pensile superiore, un vano inferiore, provvisto al suo interno di due cestelli estraibili, e due cassetti dotati di rientro assistito, uno dei quali dedicato alle posate. Ottimale anche l’aerazione, grazie alla presenza di una finestra apribile a compasso dedicata a di un oblò a tetto da 40×40 cm provvisto di ventola con funzioni di aspiratore e ventilatore.

Sul lato opposto è invece collocato il frigorifero a colonna Thetford da 150 litri, provvisto di cella freezer separata e selettore automatico della fonte di energia, sormontato a sua volta da un capiente armadietto.

A suddividere la zona giorno da quella notte ci pensa la toilette organizzata in due locali completamente indipendenti e permettendo, su entrambi i modelli, la creazione di un ambiente passante, grazie alla doppia possibilità di battuta della porta del vano bagno e alla presenza di due porte scorrevoli che isolano la camera da letto.

Lungo la fiancata destra trova posto il box doccia, l’elemento di design che possiamo identificare come uno dei più caratteristici di questo nuovo allestimento, grazie a un rivestimento in laminato effetto Teak della parete di fondo e del soffitto, che richiama appieno lo stile tipico del Nord Europa. Particolare è infatti la possibilità di disporre, oltre che della classica doccetta con flessibile, anche di un soffione fisso a soffitto; una soluzione che, unita alla presenza della pedana in legno a protezione del piatto doccia inferiore, va però a discapito dell’altezza utile del box stesso, rendendone l’utilizzo più difficoltoso alle persone di statura elevata.

La presenza del soffione, inoltre, non lascia spazio sufficiente per un utile sfogo a tetto, optando quindi per la scelta di posizionare un oblò da 40×40 cm nel corridoio centrale. La doccia viene poi isolata da porte in metacrilato che, nel modello Krosser P86 chiudono solo la parte frontale mentre, nel Krosser P90, isolano anche il lato del box rivolto verso la camera.

Sul lato opposto è collocato invece il locale bagno, prevedendo un identico modulo su entrambi i modelli. Un vano che, per sua conformazione, si adatta perfettamente al Krosser P90 per la presenza del letto posteriore centrale e la conseguente necessità di spazio di passaggio della sua parte antistante mentre, sul fratello Krosser P86 con letti gemelli, viene a creare uno spazio esterno inutilizzato tra il letto sinistro e il locale stesso. Totalmente e accuratamente arredata in legno, la toilette vede la presenza di un wc Thetford C223 provvisto di tazza orientabile e cassetta esterna estraibile, di un mobile lavabo ad angolo che ospita, oltre a un lavandino di buone dimensioni, anche un piccolo vano di stivaggio e una specchiera che cela a sua volta un armadietto. Infine, l’aerazione è garantita da un oblò a tetto da 40×40 cm dedicato.

L’intera parte posteriore dell’abitacolo è destinata a ospitare la camera da letto, il reale elemento distintivo tra questi due modelli. Spazio quindi ai ricercati letti gemelli sul Krosser P86; offrono dimensioni nella norma (196×82 cm quello destro e 194×82 cm quello sinistro) e un accesso particolarmente facilitato grazie alla presenza di ampi gradini nel mezzo di cui, quello superiore, racchiude anche un piccolo vano.

All’occorrenza, i due letti possono essere uniti in un unico maxi matrimoniale grazie all’ausilio di una tavoletta ribaltabile e di cuscini aggiuntivi, la cui trasformazione però non risulta essere delle più pratiche. I letti sono poi dotati di piani con rete a doghe sollevabili grazie all’aiuto di pistoncini, così da consentire un accesso anche dall’alto ai due classici armadi guardaroba ricavati nella loro parte inferiore, qui però dalle dimensioni contenute rispetto alla media.

Lo stivaggio conta anche sulla presenza, sempre nella parte inferiore, di due cassetti mentre, superiormente, sono collocati quattro pensili, due posizionati lateralmente e due ancorati alla parete di coda. L’allestimento si completa con due finestre simmetriche apribili a compasso, un oblò dedicato panoramico Midi-Heki dedicato, un’elegante testiera imbottita retroilluminata e provvista di specchio di cortesia e dalla presenza del riscaldamento perimetrale dei letti e dei faretti da lettura a collo di cigno, che incorporano anche le utili prese USB.

La camera del Krosser P90 ospita invece il confortevole letto centrale nautico a penisola, provvisto di piano con rete a doghe collocato a un’altezza fissa, la cui parte terminale sollevabile consente l’accesso a due ripostigli inferiori. Seguendo la scia del fratello, l’ambiente particolarmente curato accoglie due finestre simmetriche, un oblò a tetto panoramico, l’elegante testiera del letto e i faretti orientabili, mentre un tocco di ulteriore raffinatezza viene dato dalla presenza di tasche laterali portaoggetti imbottite e dal rivestimento soft-touch dei ripiani che anticipano i due canonici armadi guardaroba posizionati ai lati del letto.

Lo stivaggio è completato poi dalla presenza di due pensili sulla parete posteriore e altrettanti cassetti ricavati al di sotto della parte terminale del letto, mentre si segnala qualche incertezza nell’utilizzo delle porte di separazione della camera, che incorrono in difficoltà di scorrimento quando arrivano in prossimità della parte finale del letto.

Infine, su entrambi i veicoli due ulteriori posti letto sono garantiti dalla presenza di un matrimoniale basculante che discende elettricamente sopra la zona giorno. Con la sua lunghezza pari 190 cm e una larghezza che varia da 128 a 107 cm nella parte dei piedi, il letto è pensato principalmente per ospitare comodamente due bambini oppure una persona adulta, mentre la sua forma smussata consente di lasciare libera la porta d’ingresso alla cellula anche quando in uso. La dotazione comprende un piano con rete a doghe, reti anticaduta di protezione, scaletta amovibile per l’accesso e punto luce dedicato, mentre l’aerazione è garantita dai vicini oblò della cucina e sky-roof del cupolino anteriore.

Piantine e misure


Dotazioni di serie

ABS con EBD, ESP, ASR, Traction+, Hill Holder, Hill Descent Control, Airbag conducente e passeggero, Cruise Control, specchietti retrovisori elettrici e riscaldabili, alzacristalli elettrici, cerchi in lega da 16”, porta cellula Hartal con finestra, zanzariera, chiusura centralizzata e pattumiera integrata, prese USB.

Conclusioni

Dopo oltre dieci anni di continua evoluzione del progetto Kea, arrivato ora alla sua massima espressione, Mobilvetta decide di lanciare le basi per il suo futuro presentando l’inedita gamma Krosser. Una serie che rievoca un nome già noto per i più attenti appassionati del settore, la cui apparizione fu breve, ma ricca di contenuti tecnico-costruttivi interessanti, con la missione di farsi strada nella fascia alta del suo segmento. E in un certo senso possiamo dire che la nuova generazione ne riprende alcune caratteristiche e obiettivi, sfruttando ora completamente le forti sinergie del Gruppo Trigano e una sua inedita piattaforma di partenza. Niente telaio AL-KO o ambientazioni interne che rievocano appieno quelle degli yacht di lusso, ma spazio comunque a un veicolo dalle volumetrie importanti, d’impronta moderna, che non passa di certo inosservato, ma soprattutto provvisto di un reale doppio pavimento passante. Peculiarità attorno alla quale i tecnici Mobilvetta sono partiti per creare un semintegrale che si presta a un utilizzo in piena tranquillità durante tutte le stagioni dell’anno, senza però dimenticare di avvolgere il suo equipaggio in un ambiente raffinato che esprima l’essenza del puro stile italiano che da sempre caratterizza le realizzazioni dell’azienda toscana. Un design, però, che esce un po’ dal seminato rispetto a ciò a cui Mobilvetta ci ha abituati nell’ultimo decennio, segno ancor di più della sua volontà di intraprendere una nuova strada senza però dimenticare le sue solide basi e le sue virtù principali. Virtù che, a un’attenta analisi, si ritrovano anche sulla nuova gamma Krosser P, a partire dalle caratteristiche costruttive della scocca, dalla dotazione proposta di serie piuttosto completa, alla volontà di offrire, come sempre, veicoli pensati e studiati per ricreare appieno l’ambientazione tipica di una piccola casa viaggiante curata ed elegante, facendo così sentire al meglio il proprio equipaggio. Ma si sa, non è sempre facile partire quasi da zero senza rischiare di incorrere in qualche errore di gioventù; piccole mancanze o sviste che possono, però, con il tempo, l’utilizzo e un giusto percorso di evoluzione essere migliorate, rappresentando così per il produttore toscano non propriamente una carenza, ma una nuova importante sfida per continuare il suo percorso di crescita, senza dimenticare la sua vera identità e le sue solide radici.

Cosa ci è piaciuto di più

  • La dotazione offerta di serie della parte meccanica è piuttosto completa, annoverando tutti i principali dispositivi legati al comfort e alla sicurezza durante la guida.
  • La presenza del doppio pavimento passante porta benefici in termini di isolamento e possibilità di stivaggio.
  • Il letto basculante, quando in uso, non occupa la porta d’ingresso alla cellula.
  • Il raffinato arredo interno è impreziosito da numerosi elementi che rendono l’ambiente caldo e accogliente.
  • La possibilità di isolare completamente la toilette in un ambiente passante ne consente la massima fruibilità anche in caso di equipaggio al completo.
  • Tutta l’impiantistica è installata all’interno del mezzo in posizione antigelo, sfruttando le possibilità offerte dal doppio pavimento passante.

Cosa ci è piaciuto di meno

  • Alcuni dettagli, finiture ed elementi sono migliorabili considerata la fascia di prezzo in cui si inserisce.
  • Insolita la mancanza degli oscuranti plissettati in cabina di serie.
  • L’altezza esterna supera ampiamente i tre metri.
  • La presenza del sifone a tetto nel box doccia ne limita l’altezza utile e costringe la collocazione dell’oblò nel corridoio centrale.
  • Le dimensioni del letto basculante anteriore consentono di ospitare comodamente due bambini o un solo adulto.
  • Nel Krosser P86 gli armadi sotto i letti posteriori presentano dimensioni inferiori alla media.
  • Nel Krosser P90 si rilevano difficoltà nell’utilizzo delle porte scorrevoli di separazione della camera da letto.

Riferimenti e contatti del costruttore
Mobilvetta – SEA S.p.A. Via Valle d’Aosta 4 – 1 – 53036 Poggibonsi – Siena
Tel. +39 0577 99 511 – E-mail: mobilvetta@mobilvetta.it www.mobilvetta.it

Davide Bon

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