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Anteprime 2021: Mobilvetta

Continua la fase di rinnovamento di Mobilvetta: lo scorso anno ha imposto la sua presenza con il semintegrale Krosser, ora cerca di aprirsi a nuove fasce di clientela modificando in maniera significativa il Kea P. Lo storico semintegrale cambia faccia e si riposiziona ad un prezzo inferiore, ma diventa anche un motorhome, il Kea I

Grandi novità in casa Mobilvetta: cambia la gamma Kea, ora composta non solo da semintegrali e mansardati, ma anche da motorhome. Il mansardato Kea M rimane invariato, mentre muta sostanzialmente il semintegrale Kea P, che viene affiancato dal nuovo motorhome Kea I. Viene ovviamente riconfermato il semintegrale Krosser con doppio pavimento, che però ora si può avere anche senza letto basculante, per chi desidera una zona anteriore più ariosa. Nessuna modifica ai motorhome K-Yacht, che continuano ad essere distinti nelle serie Teknoline e Tekno Design, anche su telaio Al-Ko.

Negli ultimi anni Mobilvetta ha dimostrato di saper colpire nel segno proponendo i prodotti giusti al prezzo giusto, collocandosi nella fascia medio-superiore del mercato e aggredendo dal basso la concorrenza di alta gamma. Adesso ha deciso di allargare il suo raggio d’azione, scendendo sotto il segmento di mercato dove è stata finora impegnata: nasce la nuova gamma Kea. Non è una sfida semplice, si tratta di creare un prodotto piacevole alla vista e con dei contenuti ben percepibili, posizionandosi però ad un livello di prezzi che potremmo definire medio o, se vogliamo, appena sopra il medio. Prezzi più bassi, quindi, per differenziarsi dai fratelli maggiori, ma senza rinunciare allo stile Mobilvetta.

La prima impressione analizzando i nuovi Kea è stata positiva: a nostro avviso Mobilvetta è riuscita a creare un prodotto valido facendo tesoro dell’esperienza acquisita con il K-Yacht, con il Krosser e con lo stesso Kea nella sua precedente versione. Il design ovviamente ha una grande importanza. Esternamente i nuovi Kea sono immediatamente percepiti come camper Mobilvetta. Il family feeling è evidente e l’immagine riporta ai modelli di gamma superiore della casa toscana.

Linee che non passano inosservate, equilibrio delle forme, grafiche sobrie ed eleganti. L’arredo interno è di buon gusto, moderno ma non asettico, equilibrato ma ben caratterizzato. Tutto ciò ad un prezzo non elevato. Il prezzo di listino, al momento non ancora disponibile, dovrebbe aggirarsi sui 60-65.000 euro per i semintegrali e 70-75.000 euro per i motorhome.

Per risparmiare sui costi il nuovo Kea semplifica la tecnica costruttiva. Ad esempio adotta le bandelle in materiale plastico anziché in alluminio e fa a meno del doppio pavimento, che invece troviamo sul Krosser. I contenuti però rimangono invariati, basti notare che la garanzia sulla scocca è di 10 anni, come quella dei modelli di gamma più alta. E anche la dotazione di serie non è affatto male: ruote in lega, motore da 140 cavalli, Traction+, stufa Truma Combi da 6000 W e oscuranti cabina plissettati, tanto per citare i più qualificanti. Da notare la porta d’ingresso a larghezza maggiorata, con un passaggio utile di 60 centimetri e gradini di forma più regolare, più ampi, comodi e sicuri. La porta, dotata di finestra e zanzariera, ha la chiusura centralizzata con due punti di serraggio.

I semintegrali Kea P e i motorhome Kea I sono due facce della stessa medaglia. Gli schemi abitativi sono identici, lasciando quindi al cliente la scelta tra una tipologia e l’altra. Ovviamente il motorhome è più costoso, la differenza con il semintegrale è di circa 10.000 euro.

Kea P: il semintegrale

Esternamente il semintegrale Kea P ha due elementi che lo distinguono. Prima di tutto il cupolino sopra la cabina, con il logo Mobilvetta bene in evidenza e l’ampia finestratura apribile. Ma anche la parte posteriore del veicolo ha la sua importanza: è incorniciata e mossa dagli elementi laterali in ABS, con luci a led di buon design. Sulla fiancata destra del veicolo si nota lo sportello integrato nella bandella, che nasconde un piccolo ma utile gavone, in aggiunta al capiente garage posteriore.

Il Kea P nasce come semintegrale classico, senza letto basculante, sia per contenere peso e costi, sia per assecondare le richieste di molti mercati esteri. Senza il letto basculante la zona living è più alta, gode della presenza di un maxi oblò a tetto e dispone di pensili più capienti. Il letto basculante però si può avere: è considerato un optional, ma è prevedibile che quasi tutti i modelli per l’Italia lo monteranno. Stiamo quindi parlando di un camper adatto sia alla coppia, sia a un equipaggio di tre o quattro persone.

Sul Mobilvetta Kea P la zona giorno adotta lo schema abitativo del momento: la dinette face-to-face, con due divanetti che si fronteggiano ai lati dell’abitacolo. Ampi spazi di movimento quindi, con un ambiente aperto e arioso. Il piano del tavolo può ruotare e può essere aperto a libro raddoppiando la superficie. Se occorre far viaggiare frontemarcia due passeggeri, la dinette face-to-face si può trasformare ribaltando alcuni elementi in legno e componendo i cuscini. L’operazione non è complessa, ma a nostro avviso potrebbe essere migliorata.

La zona notte varia in base al modello. Il Kea P 90 punta a offrire il massimo comfort grazie al letto collocato in posizione centrale, libero su tre lati e incorniciato dall’armadio a due ante. Il letto è piuttosto alto da terra, per far posto al garage sottostante. Non è previsto un meccanismo di variazione dell’altezza, ma ci sono ampi gradini per la salita. In alternativa si può avere un letto più basso, di più facile accesso, ma in questo caso si riduce l’altezza del garage.

Su un mezzo di questo tipo non poteva mancare un bagno ampio e di tipo frazionato, con la cabina doccia indipendente dal vano che riunisce wc e lavabo. La doccia ripropone l’ottimo design che già abbiamo visto sul Krosser, con un pannello che crea l’effetto delle doghe di legno con fughe nere. Il piatto doccia, che ha due fori di scarico, è in ABS rinforzato con schiuma poliuretanica per ottenere maggiore resistenza ed evitare il rischio di spaccature.

I generosi spazi interni del Kea P 90 sono possibili grazie ad una lunghezza esterna di 747 centimetri. Anche il Kea P 86 è lungo 747 centimetri, del resto i due modelli sono molto simili, ciò che cambia è la camera da letto posteriore: sul Kea P 86 abbiamo due letti singoli gemellati anziché il matrimoniale. Diverso è invece il Kea P 67, lungo 699 centimetri. Non ha il bagno con doccia indipendente e adotta la classica soluzione del matrimoniale posteriore trasversale al senso di marcia, per ottenere un garage di notevole volumetria.

L’arredamento dei nuovi Mobilvetta Kea P si caratterizza per i contrasti tra le tinte chiare dominanti e alcuni elementi scuri. Le sedute in similpelle non sono lisce, ma in parte trapuntate. L’effetto di trapuntatura viene ripreso sulla parte inferiore del letto basculante, sul pannello accanto alla porta d’ingresso e in varie parti della zona notte. Il tavolo si caratterizza per la gamba cromata il bordo in legno che riprende esteticamente quello della cucina.

Kea I: il motorhome

Anche il motorhome Kea I è stato particolarmente curato dal punto di vista stilistico. Pur avendo un profilo meno dinamico del motorhome top di gamma K-Yacht, il Kea I è di forte impatto perché i progettisti hanno saputo caratterizzare bene il frontale, giocando sui contrasti cromatici e mettendo in risalto la fanaleria.

Del resto, anche nella parte posteriore sia le luci a sviluppo verticale sia l’alternanza di chiaro e scuro fanno il loro effetto. Anche in questo caso, buon design senza eccessi, equilibrio ed eleganza. Le considerazioni sullo stile possono sembrare banali, ma non dimentichiamo che spesso chi acquista un motorhome lo fa anche per essere guardato, e i motorhome Kea I non passano inosservati.

Lo stile dell’arredamento è lo stesso dei semintegrali Kea P, con varie finiture in similpelle trapuntata che colpiscono l’occhio. Il sapiente gioco di luci crea piacevoli effetti soprattutto la sera. Da notare, ad esempio, le luci dietro l’ampio pannello in metacrilato che protegge le pareti della cucina. Di pregio il rivestimento soft touch del soffitto, gradevole alla vista e al tatto, utile per l’isolamento.

Pur non essendo dotato di doppio pavimento, il Kea I dispone di due vani sotto scocca, uno accessibile dalla botola a pavimento e l’altro raggiungibile aprendo lo sportello ricavato nella bandella laterale.

I tre modelli Kea I riprendono piante e dimensioni dei semintegrali Kea P. Dimensioni generose quindi per il Kea I 90 e il Kea I 86, lunghi 747 centimetri e allestiti su Fiat Ducato con passo da 403 centimetri. Hanno entrambi la dinette face-to-face, ma il Kea I 90 ha il letto nautico, mentre il Kea I 86 ha i letti gemelli. Per mezzo di porte in legno, si può attuare una completa separazione della zona notte e ricavare un vano spogliatoio dall’unione dei due spazi del bagno.

Più compatto il Kea I 67 da 699 centimetri di lunghezza (su Ducato con passo da 380 cm), che mantiene il living con dinette face-to-face, ma cambia totalmente nella parte posteriore, dove troviamo il letto matrimoniale trasversale rialzato che assicura un garage di grandi dimensioni.

Il bagno del Kea I 67 non è diviso in due parti, ma riunisce in un solo vano il wc, il lavabo e la doccia (quest’ultima in apposita nicchia). Ma si tratta di un vano toilette da quasi un metro e mezzo di lunghezza, che offre quindi spazio in abbondanza.

In definitiva, Mobilvetta con il nuovo Kea I 67 non ha voluto rinunciare a una pianta classica, ma sempre vincente per il buon rapporto tra dimensioni esterne e ampiezza del vano di carico.

Ecco quindi che lavorando con tre soli schemi abitativi Mobilvetta è riuscita a creare una gamma articolata, che comprende semintegrali e motorhome dai caratteri differenti. L’allargamento verso il basso dell’offerta Mobilvetta sarà senza dubbio apprezzato dal mercato. Si tratta comunque di un allargamento moderato e ben calibrato. Mobilvetta scende a livelli di prezzo più invitanti, ma non perde la sua connotazione di marchio d’elite.

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