April 16, 2024

Dopo l’esordio in fiera, ecco che Robeta rinforza la sua rete vendita italiana con nuovi interessanti veicoli, tutti van, tutti con caratteristiche davvero singolari

I camper Robeta sono arrivati da poco sul mercato italiano ma si sono già fatti apprezzare: la loro presenza in fiera a Parma (Salone del Camper 2021) non è passata inosservata e ora la rete vendita e assistenza è ormai avviata. Del resto, stiamo parlando di un costruttore attivo ormai da dieci anni, un costruttore che si è sviluppato in una realtà industriale come quella slovena dove la produzione di camper è storicamente consolidata. A partire dal 2011, Robeta si è sempre più specializzata nella realizzazione di camper derivati da veicoli furgonati e ora vanta una produzione in piccola serie di vari modelli di van.

L’obiettivo di Robeta è quello di proporre qualcosa di diverso da quello che fanno i costruttori che producono in grande serie. Per questo mette in campo materiali di qualità elevata e ambientazioni d’arredo fuori dalla norma. Ripone un’estrema cura nell’isolamento termico: per rivestire le lamiere dei van, riducendo al minimo i ponti termici, viene utilizzato un materassino da 25 mm di Armafex, un polietilene estremamente isolante e flessibile. Per mezzo dell’Armaflex non viene realizzato soltanto l’isolamento delle pareti e del soffitto, ma anche delle porte posteriori e del portellone scorrevole laterale. E’ importante inoltre sottolineare le numerose possibilità di configurazione del veicolo. Robeta ha cinque modelli base, ma grazie alle molte varianti disponibili si riescono a creare in sostanza numerosi modelli diversi tra loro. Le varianti riguardano la zona giorno, la zona notte e il bagno. Si può anche avere il letto basculante posteriore, così come il tetto a soffietto con letto aggiuntivo. Anche per la base meccanica c’è possibilità di scelta, sono previste infatti le meccaniche Fiat Ducato e Citroen Jumper, e non mancano le versioni a trazione integrale 4×4.

Abbiamo potuto osservare in anteprima tre modelli appena arrivati presso la rete vendita italiana, accomunati dalla lunghezza di 599 cm, ma diversi tra loro, tre modelli che fanno capire quali sono le potenzialità di Robeta. L’Helios è un furgonato di taglia media, con valori standard per lunghezza e larghezza (599 e 205 cm), con il tetto di altezza intermedia H2 (258 cm di altezza esterna). E’ standard anche il passo da 403 cm. La base meccanica Citroen Jumper, con il motore 2.2 HDI, per l’Italia viene proposta di norma nella versione più potente, da 165 cv. La base meccanica offre di serie vari sistemi di sicurezza come ABS, ASR, ESP e Hill Holder. In realtà, è consigliabile equipaggiare i modelli Robeta con due pacchetti accessori opzionali, che portano la dotazione ad un buon livello, auspicabile per dei modelli che si collocano nella fascia alta del segmento van. Si tratta del Pacchetto Chassis e del pacchetto Plus, con i quali si arricchisce il veicolo di fari fendinebbia, Hill Descent Control e altro ancora, a cui si aggiunge l’aumento di portata, perché si passa da uno chassis omologato per 3300 kg ad uno con massa complessiva di 3500 kg.

Diversi i colori disponibili per la carrozzeria: aggressivo e sicuramente d’effetto il nero (optional) che abbiamo potuto vedere e che mostriamo nelle foto. Le finestre Dometic S4 DeLuxe scure, a filo carrozzeria, si integrano perfettamente alle fiancate, soprattutto con il veicolo di colore scuro. L’Helios ha uno schema abitativo classico, con semi-dinette anteriore e letto trasversale posteriore. Il mezzo da noi analizzato, però, adottava il sistema del garage a volume variabile, con il letto posteriore regolabile in altezza grazie a un meccanismo di movimentazione su cinghie, azionato da un motore elettrico.

In questo modo si può lasciare il letto basso, ben accessibile, oppure sollevarlo in modo da incrementare l’altezza del vano di carico e quindi la sua volumetria: con il letto sollevato fino in alto si genera un garage davvero ampio, mentre con il letto a mezza altezza si può ancora dormire in maniera accettabile ma nello stesso tempo si incrementa la possibilità di stivaggio. Aprendo le porte a battente posteriori si può anche estrarre un cassettone, inserito nell’armadiatura bassa posto sotto al letto.

Salendo a bordo, quello che si percepisce immediatamente è lo stile decisamente personale dell’arredo, uno stile inconsueto, che abbandona le soluzioni tradizionalmente utilizzate dalla concorrenza per andare verso ambientazioni più caratterizzate, per certi versi uniche nel loro genere. A fare la differenza è il ricercato contrasto tra gli elementi grigio opaco, con effetto pietra, e le superfici che ripropongono le venature del legno grezzo. Robeta permette di scegliere tra interni in versione Art (riconoscibili per le ante dei pensili con apertura a pulsante) e Style (apertura nascosta, come sul modello esaminato). Per chi ritiene troppo azzardati certi contrasti è disponibile anche un’ambientazione in varie tonalità di grigio.

Ma non dobbiamo assolutamente fermarci al livello estetico, perché c’è ben altro. Sicuramente di pregio è la costruzione dell’arredo, con assemblaggi ad incastro e avvitamento (tramite squadrette metalliche), ma anche con una notevole cura posta nel rivestimento delle pareti e del soffitto: non ci sono lamiere in vista, ma nemmeno parti in legno lasciate scoperte, perché tutto è ricoperto da similpelle o tessuto imbottito. Il rivestimento in similpelle non ricopre solo il soffitto, ma anche le porte posteriori e il portellone scorrevole laterale. Il tavolo della dinette è normalmente agganciato a parete, ma si può anche avere con sostegno centrale telescopico, come sul veicolo fotografato. Il blocco cucina non interrompe la continuità di spazio tra zona anteriore e camera da letto posteriore, perché non ci sono elementi alti.

La cucina mette a disposizione un ampio piano di lavoro, su cui sono inseriti il fornello a due fuochi e il lavello in acciaio. Lo stivaggio della cucina è notevole, grazie alla presenza di due cassettoni (uno con cassetto interno aggiuntivo) più un cassetto esterno. Il frigorifero da incasso è a compressore da 90 litri. Il bagno è reso funzionale, pratico nell’utilizzo, dal sistema del lavabo rotante, che si sposta sopra la tazza del wc quando occorre fare la doccia, in modo da avere più libertà di movimento.

Il Robeta Helios adotta un letto matrimoniale posteriore trasversale e, come anticipato, è disponibile il sistema di sollevamento su cinghie, mediante meccanismo elettrico. E’ utile notare che per salire e scendere dal letto è prevista una scaletta in legno con gradini integrati nell’arredamento (sfruttabili al loro interno come vani di contenimento), di cui uno estraibile a cassetto. L’adozione del letto basculante riduce la capienza dei pensili (sono solo su un lato) e con il letto alto la lunghezza del letto è ridotta per la presenza dei pensili stessi.

Il secondo modello che abbiamo potuto analizzare è il Kronos, che vediamo in conformazione base, di colore bianco. Anche in questo caso la base meccanica è quella del Citroen Jumper, con motore 2.2 HDI da 165 cv, che regala sempre buone prestazioni. La lunghezza è di 599 cm e il passo è quello lungo, da 403 cm.

Su questo modello il letto posteriore è fisso, non sollevabile, però il Kronos si caratterizza per una zona notte a sviluppo longitudinale, quindi il vano di carico è più profondo. Volendo, è possibile asportare reti e materassi (anche separatamente) per creare un vano di carico a tutta altezza. Per quanto riguarda l’impiantistica, Robeta offre diverse possibilità sui propri modelli, con livelli di sofisticazione crescenti. Per il riscaldamento, ad esempio, viene proposta di serie l’unità termica Truma Combi C4 alimentata a gas, ma con il pacchetto Plus (che equipaggia praticamente tutti i veicoli importati) viene inserita la più potente Combi 6 D, da 6000 W e con alimentazione a gasolio. E’ interessante notare che, in opzione, i van Robeta possono adottare una pregevole centralina di controllo delle utenze dotata di indicatore della percentuale di carica della batteria.

Anche il modello Kronos che abbiamo analizzato presenta un arredo di qualità e dallo stile personale. La superficie esterna dell’arredo in legno, in laminato compatto HPL, è antigraffio e fatta per durare a lungo nel tempo senza deteriorarsi. A catalogo troviamo cinque proposte per l’ambientazione interna, con diversi abbinamenti di colori dei pensili e tonalità del legno, ma anche dei rivestimenti delle sedute. Sul modello che vi mostriamo possiamo vedere le ante grigio opaco dei pensili, abbinate a pareti e soffitto, mentre l’effetto legno di quercia caratterizza le superfici verticali dell’arredo e si abbina alle fasce centrali delle sedute. La costruzione accurata, insieme ai rivestimenti e alle imbottiture che ricoprono le lamiere, hanno effetti positivi anche sulla silenziosità di marcia. La zona living del Kronos è tradizionale, con il tavolo agganciato a parete e dotato di una prolunga girevole. Tradizionale è anche la soluzione dello scomparto sopra la cabina, penalizzante dal punto di vista dei movimenti ma in grado di offrire un prezioso vano di stivaggio, utilmente chiuso da uno sportello.

La cucina del Kronos ha il fornello a due fuochi e il frigorifero a compressore da 75 litri. Oltre ai vari cassetti, nella cucina possiamo osservare un elemento a colonna che oltre all’armadio (nella parte bassa) include una singolare vetrinetta angolare: comune su molti motorhome di scuola tedesca, la vetrinetta porta bicchieri è rara sui van e alleggerisce visivamente l’elemento alto.

Sul Kronos l’elemento forse più penalizzato è il bagno, che non è particolarmente piccolo, ma è occupato centralmente dalla tazza del wc ed è dotato di un lavabo di ridotte dimensioni. Valida invece la zona notte: il Kronos mette a disposizione due letti singoli affiancati, una sorta di ampio letto matrimoniale longitudinale con una parte anteriore aperta per agevolare la salita e la discesa. I letti sono particolarmente ampi, soprattutto in larghezza, e il loro utilizzo è semplice, ogni occupante può salire e scendere in maniera indipendente. E’ utile notare che i letti hanno le reti sollevabili parzialmente, per generare una posizione relax. Nella parte alta della zona notte osserviamo poi due lunghe file di pensili, con parecchio spazio di stivaggio per gli indumenti piegati.

Per capire fino a che livello può spingersi Robeta abbiamo dato un’occhiata anche a un prototipo Helios super accessoriato: anche in questo caso parliamo di un van di taglia media, da 599 cm di lunghezza, ma con delle caratteristiche uniche, tante soluzioni particolari riunite in un solo veicolo. Ma è giusto rilevare che tutte le soluzioni proposte sono adottabili, singolarmente o congiuntamente, dai vari modelli standard di Robeta. Per questo veicolo speciale è stata scelta la meccanica Fiat Ducato, con il frontale modificato grazie all’adozione di un paraurti extra serie. La verniciatura verde (uno dei colori speciali proposti da Fiat per il Ducato) di certo non fa passare inosservato questo mezzo: tra gli optional ci sono diversi colori particolari, destinati a chi vuole distinguersi in maniera netta. Il colore verde viene interrotto a metà delle fiancate da una fascia scura, che rende più dinamico l’insieme e incorpora le finestre.

Un’occhiata alla parte alta del veicolo ci permette di notare la presenza del tetto aggiuntivo sollevabile a soffietto, che aumenta il numero di posti letto (che passano da due a quattro) potendo generare una zona notte supplementare, protetta da pareti in tela. Il sovratetto ha un design particolare, con forme dinamiche e il colore nero che contrasta con il verde della carrozzeria, ma si abbina alla fascia scura sulla fiancate. Anche su questo modello speciale dell’Helios troviamo la zona di carico ad altezza variabile. Il letto non è fisso, ma sollevabile, è quindi possibile variare l’altezza del letto dal pavimento e dunque l’altezza del vano di carico.

Possiamo decidere se avere un letto basso, ben accessibile, oppure un letto alto, più scomodo ma in grado di generare un ampio vano di carico sottostante, o ancora, più semplicemente, possiamo sollevare il letto durante il viaggio, per avere il massimo della volumetria di stivaggio, e poi abbassarlo arrivati a destinazione, scaricando le attrezzature trasportate.

I van Robeta possono avere diverse configurazioni della parte impiantistica: in questo caso è stato adottato il Pacchetto Off Grid, con l’eliminazione del gas a bordo e la possibilità di avere una grande autonomia energetica in sosta libera. Il riscaldamento dell’abitacolo è assicurato dall’unità termica Truma Combi 6D, alimentata a gasolio, mentre l’impianto elettrico abbandona la normale batteria ausiliaria per spostarsi su un sofisticato impianto con batteria al Litio da 200 Ah, in abbinamento ad un Inverter da 2000 W. Questo ha permesso di sfruttare la corrente elettrica a 220 V per il piano cottura, il frigorifero a compressore e altre utenze.

La cucina è dunque singolare, senza il classico fornello a gas, sostituito da due piastre a induzione. Nel living notiamo il tavolo a sostegno centrale, regolabile in altezza.

Ma è anche ciò che non si vede a caratterizzare non poco questo mezzo: per l’arredo interno infatti, al posto dei comuni pannelli di legno vengono utilizzati elementi alleggeriti, con rivestimento esterno in HPL e supporto in schiuma sintetica ad alta resistenza. E’ il sistema Robeta AIR, che grazie ad un sandwich molto leggero e allo stesso tempo molto resistente permette di ridurre la massa del veicolo di circa 200 kg.

Riferimenti e contatti

Robeta

Robeta d.o.o.
Selovec 88
2373 Šentjanž pri Dravogradu
Slovenia

Agente per l’Italia:

Indules – Gorizia

tel 0481 550082

Fotogallery

Renato Antonini

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